Cosa si può nascondere dietro un viso muliebre? Amore, fascino, timore, disillusione, sofferenza, mistero, sogni, e molto molto di più: frammenti d'anima gelosamente custoditi nel necessaire privato di ogni donna.
Ciò è quanto tenta di spiegarci in versi Antonietta Lestingi nell'agile raccolta II volto delle donne. Una suggestiva esplorazione di quello che si cela, o si potrebbe celare, nella vasta e complessa realtà femminile che ogni giorno, sia pure con diverse sfumature, ci illumina la vita. Se l'autrice mirava a questo, diciamo subito che la meta è stata raggiunta.
Se invece l'intento era di proporci semplicemente una carrellata di figure femminili (ma non lo crediamo), ebbene, il risultato è ugualmente positivo. Perché le poesie di Antonietta Lestingi vanno dirette al cuore, non solo a quello "sinuoso" delle donne: "Nel riandare ai ricordi, ritocca / la memoria i tratti dei volti, / ma immutato rimane il sapore / della linfa che nutriva gli affetti".
Vari e particolarissimi i "ritratti" che ci fa conoscere. Volti di donne sole alla ricerca d'un passaggio verso la speranza o invece laboriosamente accasate nel sicuro grembo della famiglia. In ogni caso schegge d'umanità che la Lestingi offre al lettore senza mai cadere nel superfluo, nello scontato, attraverso immagini vere, sempre diverse ma sorprendentemente vive. C'è lo sconforto di Antonia che "Sa le ore del giorno / cui s'inerpica diafana".
E il quotidiano fardello di Carmela dentro giorni senza più attese "nella luce di paglia di / un sole ogni volta straniero". Ma c'è anche l'allegria, pur se provvisoria, di Anna che salta "muretti di cinta / a portare ciliegie / alla sete d'amore. Questa silloge della Lestingi è, in sintesi, un caleidoscopio di immagini femminili più che convincente e, per certi aspetti, inusuale.
|