Fotogrammi
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Prefazione

  
Fotogrammi

resta, per credere,

la mano di un bambino

che mi riporti al mare

in una serie di salti

a pelo d'acqua


Antonietta Lestingi è arrivata alla poesia dopo un intenso esercizio intellettuale che l’ha vista ottima alunna degli studi classici meravigliando un po’ chi le era vicino, quando all’università intraprese gli studi scientifici, laureandosi in Scienze geologiche. Scelta maturata dopo un’attenta rifles­sione e che denota un interesse ampio per tutto quanto è materia di studio e di ricerca.


Attualmente è impegnata nel lavoro di amministrazione che svolge con professionalità. Da qualche anno è esplosa la carica espressiva-emotiva che racchiudeva nel suo animo, dando libero sfogo ai suoi sentimenti, ai suoi ricordi.


Ha ritrovato la sua energia, e la maturità raggiunta le permette di distaccarsi dalle angustie quotidiane per ritrovare se stessa, gli altri e le cose in cui crede.


Nei suoi versi è riuscita ad esprimere lo spettacolo che la natura offre con la sua trama di fenomeni, non fermandosi all’aspetto esteriore, ma penetrando il mistero delle cose con l’uso di un linguaggio affascinante che le ha permesso di raggiungere l’armonia con se stessa e con la realtà. Infatti alla bellezza serena di uno scorcio paesaggistico segue un ricordo velato da una profonda malinconia che testimonia l’intensità di uno spazio vissuto pienamente. Prorompe un po’ dapper­tutto il canto dell’animo che cresce e si sviluppa attraverso una serie di immagini cui corrispondono nuclei narrativi, a volte accennati e a volte carichi di sentimento. I versi in genere si avvalgono di un lessico apparentemente semplice, ma. in realtà, ricco di profonde implicazioni allusive che riconducono all’immagine.

Pia Garofalo

Recensione tratta dalla Gazzetta del Mezzoggiorno del 2 nov. 1998

  
Fotogrammi

resta, per credere,

la mano di un bambino

che mi riporti al mare

in una serie di salti

a pelo d'acqua


Tra una città misteriosa sdraiata sul mare e colline ubertose (alberi, foglie abbracciate ai frutti e venti fragranti di miele), vive Antonietta Lestingi. In Fotogrammi, la sua prima raccolta di versi (Rangoni ed., Milano) ci narra della sua lunga sfida con il vento, i gabbiani, con notti di plenilunio quando il mare ti scruta, ti tormenta con tutto il suo blu- argento; e scava senza pietà e senza posa, nelle rocce, nell’anima dei sognatori.


Con sussurri, delicati come brezza di primavera, Antonietta ci parla di Polignano a Mare. E per conoscerla ed amarla meglio, si traveste, si mimetizza, ed è «bozzolo di bruco/ alla vista, a dicembre,/ delle viole mammole/ che dalle crepe/ s’offrono ai passanti/ e resto nuda/ per la comunione». Dal suo piccolo davanzale sogna e «canta», sfidando il grande mare: «E finalmente nel mare/ che unisce lidi/ senza condizioni,/ mi salverò col canto/ che va oltre le cancellate/ piantate in mezzo ai fichi/ sugli scogli». Il crudele inverno la segna: «Gennaio ha intriso/ della sua luce parca/ infiorescenze trepide/ che chiedevano/ di schiudersi./ Ora grondano/ gelo, dissolte/ dall’in clemente/ indifferenza/ degli impollinatori».


Antonietta si smarrisce: «Perduta/ in quale cripta/ del microcrosmo/ di quale piccola cellula/ a nascondere il pianto/ aggrumato». Mentre la sarabanda dei giorni: «Intrecciamo i nostri giorni/ come filacce di una gomena/ come rivoli in primavera/ come vilucchi cresciuti insieme/. come dita che si ritrovano». Una poesia che va dritto fino al cuore, che invita al canto, una poesia bilanciata tra dolcezze e delicate tristezze. Che svela le parti più recondite del comune destino umano. Con Fotogrammi, Antonietta Lestingi entra delicatamente ma decisa, nella lirica più significativa nella realtà sia regionale che nazionale.

 

Tommaso Di Ciaula
 
Scheda bibliografica
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Autore Lestingi Antonietta
Titolo Fotogrammi
Editore Laura Rangoni Editore, 1998
Prezzo s.p.i.
data pub. maggio 1998
ISBN 88-8651-89-5
In vendita presso:
Esaurito

 

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