Secondo ciclo di conferenze

Un architetto nel periodo post-unitario in Puglia

SANTE SIMONE (1823-1894)

nel bicentenario della nascita

 
 
 

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Conversano, 12 dicembre2023 - Sala Convegni San Benedetto

 
 

 

 

 
     
 

SALUTI del prof. Pasquale Corsi, Presidente Società di Storia Patria per la Puglia

 

per l'inaugurazione della mostra dei documenti di archivio dedicata a Sante Simone, con il titolo “Un architetto nel periodo post-unitario in Puglia, Sante Simone (1823-1894) nel bicentenario della nascita”

(martedì 12 dicembre 2023, ore 17,30 presso il monastero di San Benedetto di Conversano)

 
 

 

Sono lieto di portare i saluti della Società di Storia Patria per la Puglia, oltre che i miei personali, all'inaugurazione di questa Mostra, che costituisce indubbiamente un contributo di particolare importanza nell'ambito delle manifestazioni programmate per il Bicentenario della nascita di Sante Simone. La sede centrale della Società ha infatti immediatamente apprezzato e condiviso, sin dagli inizi della fase progettuale delle celebrazioni, l'impegno propulsivo ed organizzativo che la Sezione di Conversano ha messo in atto, con il sostegno ed il patrocinio del Comune, ai fini di un recupero integrale della complessa personalità di Sante Simone. Un segno concreto di questa partecipazione è del resto oggi stesso offerto dall'intervento dei due relatori, entrambi soci ordinari di Storia Patria e, per quanto riguarda Vito L'Abbate, presidente (potrei dire di antica data) della Sezione di Conversano.

 

Il titolo scelto per questa mostra è giustamente incentrato su quella che fu l'attività principale di Sante Simone, attivo nel settore dell'architettura e dell'urbanistica. La tipologia dei suoi interventi, dai più semplici a quelli di maggior rilievo, suscitò a suo tempo anche discussioni e critiche, ma certamente ha segnato una fase tutt'altro che trascurabile nelle strutture abitative cittadine e nei lavori di restauro dei suoi monumenti. Non sarà quindi un compito facile quello che gli esperti dovranno affrontare, allo scopo di esaminare tutta la problematica che vi è connessa e di giungere ad una lettura, in prospettiva storica, delle operazioni compiute da Sante Simone. Sono certo che si potranno accertare compiutamente i risultati di questa analisi scientifica alla conclusione delle tappe previste nel già delineato percorso di ricerca, che oggi trova (per così dire) un imput ricco di stimoli e di suggestioni interpretative.

 

Ai fini di una valutazione ottimale e completa del ruolo svolto da Sante Simone. occorre ovviamente prendere in considerazione due altri aspetti, tutt'altro che secondari ed anzi concorrenti alla formulazione di un quadro esaustivo e fondato su basi solide. Mi riferisco, come del resto è previsto anche dalla programmazione generale di queste celebrazioni del Bicentenario, alla opportunità di un approccio pluridisciplinare e pluridirezionale, che tenga cioè conto - da un lato - della situazione politico-sociale in cui Sante Simone si trovò ad operare, e che era quella del Mezzogiorno postunitario; dall'altro lato, [che si tenga conto] della abbastanza articolata varietà dei suoi interessi culturali, da quelli propriamente artistici e archeologici a quelli di cultore (anche al di là dei limiti locali) delle memorie patrie, di cui restano tracce molto significative in una serie di pubblicazioni.

 

Molto ci sarebbe ancora da dire, ma non voglio sottrarre tempo ai relatori. Concludo con l'auspicio che questo cammino di ricerca, da poco intrapreso, faccia tesoro di tutta la letteratura storica già esistente e porti alla luce ulteriori riflessioni ed approfondimenti, non solo di carattere erudito, ma anche illuminanti riguardo ai problemi, certo diversiva comunque utilmente comparabili con quelli che si riscontrano nella società e nella cultura contemporanea.

 

 

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