Nel 2018, la Pro Loco di Castellana, lanciò un ambizioso progetto: “rendere bello il brutto” attraverso la realizzazione, nel borgo antico, di una galleria a cielo aperto con oltre dieci opere dipinte sulle vecchie porte.
Quest’anno, in occasione delle manifestazioni per gli 850 anni della fondazione della città patrocinate dal Comune, abbiamo voluto riprendere l’iniziativa “Le porte della badessa” coinvolgendo dieci pittori locali con la direzione artistica di Danilo Babbo, che armati di pennelli, tavolozze e colori, trasformeranno le decrepite porte d’ingresso, di alcuni locali del centro storico, in veri quadri d’autore.
Le opere saranno incentrate sul tema delle badesse “mitrate” del monastero di San Benedetto di Conversano, che dal 1266 fino 1810 con gli stessi poteri del vescovo, esercitarono l’autorità temporale e spirituale su Castellana che da tempo rientrava nelle proprietà del monastero. Solo a queste donne era permesso di gestire liberamente, sia i diritti feudali sulla terra di Castellana, sia quelli canonici ovvero, il destino della Chiesa locale. Un autentico esempio di disparità di genere, ma al contrario rispetto a quelli dei nostri giorni.
Per cui, attraverso questa originale operazione culturale e nello stesso tempo di decoro urbano, la Pro Loco mira a far conoscere periodi importanti della storia della nostra città attraverso un laboratorio artistico, impreziosito da un comitato scientifico presieduto da Antonio Fanizzi, profondo conoscitore della storia locale. Tonino, uno tra i migliori allievi di Marco Lanera, in qualità di “ricercatore inesausto” ha basato i suoi studi sulla rigorosa ricerca di documenti, smascherando fatti più legati alle “leggende e alle favole” che purtroppo, sovrabbondano su internet.
Autore di pregevoli opere ed interessanti studi pubblicati su qualificate riviste e periodici, Fanizzi ha già dato alle stampe un pregevole volumetto, ormai introvabile, dal titolo “Il baciamano delle badesse “che ha rappresentato per noi della Pro Loco, una sapiente guida per la conoscenza di alcune pagine di storia locale poco note ma altrettanto affascinanti. Per questo abbiamo pensato di farci carico, grazie anche alla sensibilità e alla disponibilità della BCC cassa rurale ed artigiana di Castellana, di ristamparlo.
Questa copia del “Baciamani" che il lettore ha tra le mani, si presenta in un formato originale, in quanto capovolgendo il libro, dalla parte opposta, è ospitato un pregevole studio della professoressa Enza Aurisicchio (rielaborazione del testo pubblicato sulla rivista Riflessioni-Umanesimo della Pietra luglio 2003 e 2004 diretta da Nico Blasi edita a Martina Franca) sulle antiche e ghiotte ricette delle monache di clausura del tardo Ottocento, quasi sempre tramandate oralmente di generazione in generazione e che invece, caso raro, questa volta sono riportate in un ricettario compilato nel 1887 da Angelina Brunetti (bisnonna dell'autrice), studentessa del collegio Vescovile di Conversano retto dalle Benedettine.
Ci auguriamo che questa pubblicazione, non solo possa arricchire la manifestazione “Le porte della Badessa” prevista nel borgo antico il 15 settembre 2022, ma nello stesso tempo auspichiamo possa diventare un punto di partenza per un grande evento che ogni anno la città dovrà ospitare, con rievocazioni, mostre, giornate di studio, approfondimenti, degustazioni. Con il coinvolgimento non solo delle associazioni che sebbene da prospettive diverse, si sono già occupate e bene, delle Badesse, si potrebbe costituire un comitato presieduto dal Comune, con il quale, coralmente mettere insieme un nutrito programma, in modo tale che, dal prossimo anno possa divenire un appuntamento di grande interesse turistico. Ma se si vorrà, avremo modo di riparlarne.
Su questa direzione sinergica e collaborativa che ci ha sempre contraddistinti, già quest’anno abbiamo mosso i primi passi con le amiche e gli amici dell’associazione “1171 l’origine”, concordando di organizzare autonomamente e per giunta nello stesso giorno, due iniziative, la nostra estemporanea di pittura che si lega, si integra e si completa perfettamente con la loro: “Metti una sera a cena con la badessa nel giardino del castello” per rendere onore agli 850 anni della fondazione della città.
Insomma, “la strada delle Badesse” mitrate è stata tracciata, ora occorre percorrerla. Dipende solo da noi.
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