Storia e Cultura in Terra di Bari - V
vuoto
Recensito per "Scaffale" da Francesco Saverio Iatta
    
V Studio e Ricerche

     Appena ho terminato di sfogliare il quinto volume di ‘Storia e cultura in Terra di Bari. Studi e ricerche’ (edito, curato e voluto anche dai componenti la locale sezione della Società di Storia Patria per la Puglia), mi sono ripetutamente- chiesto se i membri della nostra comunità meritino, per davvero, il dono che è stato loro consegnato. Lo stesso Vito L’Abbate, nella ‘Premessa’ di questo quinto tomo di ‘Storia e cultura’, ha, infatti, ritenuto utile precisare che si tratta di una ‘nuova serie’. Lo ha, per l’appunto, specificato per rimarcare, immaginiamo con un briciolo di rattenuta malinconia, la discontinuità con il passato dello stesso ‘periodico’ culturale cittadino. Circostanza che, per altro verso, salta immediatamente agli occhi sol che si dia una scorsa al frontespizio di questo quinto tomo di ‘Storia e cultura’.
     Il mio iniziale, sconsolato interrogativo è, infatti, dettato da una serie di circostanze di cui non potevo far a meno di prender atto.Il quinto volume di ‘Storia e cultura in Terra di Bari’ che avevo tra le mani e che, idealmente, intende proseguire la serie iniziata nel 1984 (che era curata dai componenti il ‘defunto’ Museo Civico) appare -dopo il quarto- ben undici anni dopo che quest’ultimo era stato offerto alla parte più avvertita della nostra comunità. 
     La ‘vecchia’ serie, però, a differenza dell’attuale poteva vantare tra i suoi sponsor l’Amministrazione comunale cittadina e quindi poi la stessa Banca di credito cooperativo cittadina.  Enti che, in passato erano di fatto i promotori e quindi i materiali sostenitori di un’iniziativa che definire benemerita significherebbe solo sminuirne gli indubbi meriti.  Enti che quindi potevano sostenere di volere fortemente che i volumi di ‘Storia e cultura’ continuassero ad apparire (sia pure con una periodicità non sempre rispettata) perché si proponevano, ricorrendo a questoescamotage, di consolidare una strategia d’interventi in cui la cultura aveva un suo specifico primato. Che aveva, insomma, una priorità che doveva essere difesa perché il disegno strategico che intendevano realizzare, anche con la sponsorizzazione dei tomi di ‘Storia e cultura’, rispondeva ad una precisa scelta programmatica, per nulla ideologica. Ma squisitamente pragmatica.
     Questa scelta, ovviamente la si leggeva tra le righe, intendeva precipua- mente rimarcare che con la sponsorizzazione dei volumi di ‘Storia e cultura’ si sapeva guardare, realisticamente, al futuro. E, per ciò stesso, si intendeva preparare il terreno per interventi attuabili, nel più proficuo dei modi, sol se preceduti da una rigenerazione culturale sistematica e rzionale della comunità in cui doveva incidere, positivamente, anche l’operato di chi collaborava alla riuscita dei tomi di ‘Storia e cultura in Terra di Bari’.
     Una volta, invece, fatta ‘morire’ la pubblicazione della sere prima di ‘Storia e cultura’- per averla brutalmente garrottata privandola di ogni genere di sponsorizzazione - nessun altra iniziativa consimile ha preso il suo posto (intendiamo finanziata specificamente dalle Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo). Di fatto non tenendo per nulla  presente che a due passi da Conversano (ritenuta culla della cultura del Sud Est barese), imperterrita al trascorrere del tempo, ‘Studi bitontini’ continuava a vivere grazie al contributo oltremodo fattivo dell’Amministrazione civica di quel fortunato borgo. 
     Al contrario, invece, si son meritata qualche lode il ‘Centro di storia e arte cittadino’ (che pare, in questi tempi, sopravvivere a se stessa, ma sol perché ha costruito un suo sito web), mentre il ruolo di vera supplenza -alla mancata apparizione dei tomi di ‘Storia e cultura- è stato svolto da una iniziativa voluta dal nostro vescovo, anche se di fatto ideata, curata e materialmente sostenuta da Angelo Fanelli, l’attuale direttore dell’Archivio Diocesano di Conversano. Si deve, infatti, anche al nostro benemerito vescovo se sino ad ora sono apparsi ben tredici numeri dei pregevolissimi ‘crescamus’ diretti da don Vito Castiglione Minschetti e don Angelo Fanelli.
     Insomma, i responsabili dell’Archivio Diocesano, dell’Archivio Capitolo Cat- tedrale e della Biblioteca Diocesana ‘D. Morea  hanno svolto una funzione di supplenza che, al contrario, spettava e riteniamo tutt’ora spetti ad altre istituzioni cittadine. Ebbene, per la latitanza dei maggiori enti cittadini, nel frattempo gli studi di «storia locale» sono stati colpevolmente delegati, di fatto, all’iniziativa di alcuni benemeriti privati cittadini che hanno però la possibilità di pubblicare, a proprie spese, le ricerche che hanno condotto con una costanza davvero invidiabile.  
     È, quindi, mai possibile  (mi chiedo, mentre rivolgo a chi legge queste righe lo stesso interrogativo) è mai possibile che la nostra comunità e, anzitutto chi ne dovrebbe curare i sogni e quindi gli stessi bisogni (culturali e materiali), non abbia avvertito l’imperdonabile assenza di una pubblicazione che  divulgava, disinteressatamente, il frutto dei migliori cervelli che poteva vantare la nostra comunità?
     È mai possibile, insomma, che non ci si sia resi conto     ch’essere (e, quindi, anzitutto sentirsi) conversanesi  in fondo è una specie di miracolo? Anche se in molti non lo avvertiamo ancora distintamente? Eppure,  chi ha scritto e continuerà a scrivere per i volumi di ‘Storia e cultura’ non ha fatto altro e quindi non farà altro che ricostruire la storia del passato -non certo inglorioso- del nostro borgo. E, per ciò stesso, ci ha fatto avvertire e quindi ci farà avvertire, anche nel prossimo futuro - e per giunta nella maniera più specifica - ch’essere conversanesi e vantarsene, sia pure un po’, non è poi proprio affatto disdicevole. Anche perché la validità dei contributi dettati per i volumi di ‘Storia e cultura’, come è nella tradizione del periodico culturale conversanese, hanno il pregio di presentare i risultati di ricerche che -valendosi di metodologie squisitamente scientifiche-  sono utilizzabili anche per pianificare il futuro del nostro borgo. 
      Ad ogni modo, con la pubblicazione di questo quinto tomo di ‘Storia e cultura’, i componenti della locale sezione della Società di Storia Patria per la Puglia tentano, pur superando mille anacronistiche remore, di far invertire una tendenza che è solo scandalosa, in specie per un borgo che si vanta (o si vantava?) d’essere anche un centro di studi invidiabile. 

 

Francesco Saverio Iatta

 

Premessa
    
V Studio e Ricerche

Il volume, che è il quinto della serie dedicata a “Studi e Ricerche” sull’area del Sud-est barese, si caratterizza per quell’attenzione al territorio che unisce studiosi di diverse discipline, e che passa dall’archeologia all’arte, dalla storia al recupero urbanistico, dalle tradizioni alla cultura popolare.
Dei contributi inseriti nel volume sono autori: G. Boraccesi, M. Cacciapaglia, A. Caprio, S. Cito, R. Colaleo, F. Dicarlo, A. Fanelli, A. Fanizzi, M. Intini, P. Intini, V. L’Abbate, G. Lenoci, F. Lofano, G. Lorusso, D. Mastronardi, D. Resta, L. Roscino, S. Valerio, F. Vona.

 

Sommario del volume

 

Antonella Caprio:
Il megalitismo in area italica: le mura antiche di Conversano e Castiglione. 
Vito L’Abbate:
Tra Antico e Medioevo. L’insediamento di masseria Ricci nell’interland di Egnazia.Fabrizio Vona:
Le decorazioni parietali policrome della chiesa di San Benedetto in Conversano e alcuni nuovi ritrovamenti.
Michele Sforza:
Il Capitolo di S. Nicola contro i d’Azzia, conti di Noia, per il feudo di Rutigliano.
Vito L’Abbate:
Beni monastici a Conversano: il trappeto di San Benedetto.
Domenico Resta:
Il feudo di Turi dai Moles ai Venusio.
Antonio Fanizzi:
Soprannomi antichi e moderni dei Conversanesi.
Sebastiano Valerio:
Noja, la peste e il Grand Tour: il viaggio “letterario” di R. Keppel Craven.
Rosaria Colaleo:
Notariati ottocenteschi di Sammichele, Putignano, Turi e Casamassima.
Francesco Dicarlo:
Santa Eleutera nella Chiesa Madre di Rutigliano.
Marisa Cacciapaglia:
Le tavole nuziali di un matrimonio borghese di fine ‘800.
Guido Lorusso:
Per il 70° anniversario della morte di Piero Delfino Pesce: le battaglie democratiche del capo storico del repubblicanesimo in Puglia.
Sabrina Cito:
Il luogo della memoria. Il cimitero neoegizio di Antonio Curri in Alberobello.
Mariella Intini – Piernicola Intini:
La fontana monumentale di piazza Garibaldi a Noci.  
Francesco Lofano:
Tre casi problematici di collezionismo in Terra di Bari. Inediti e ricerche.
Giovanni Boraccesi:
Aggiunte all’opera di Domenico A. Carella.
Cosimo Damiano Mastronardi:
Progetto di restauro dell’ex Orfanotrofio delle Monacelle in Casamassima (Bari).
Luigi Roscino:
Albergo diffuso “Corte Altavilla” a Conversano. Restauro, consolidamento e riqualificazione.
Piero Intini:
Enigma di pietra nel cuore di Noci.
Giuseppe Lenoci:
Conversano. Il “Boschetto”.


"Storia e cultura in Terra di Bari" non è un nuovo prodotto editoriale e, quindi, questa premessa non vuole essere una "presentazione".
Sono quattro i volumi già pubblicati tra gli anni 1984-99, quando il Museo Civico di Conversano promosse e realizzò una serie di attività che indagavano fatti storici e culturali in relazione all'arca territoriale del Sud-est barese. Fra quelle attività, che si svolgevano tra archeologia e arte, tra storia e recupero delle fonti, assunse una particolare valenza quella ``rivista" che non solo raccoglieva "studi e ricerche" nati e sviluppati all'interno dell'Istituzione museale, ma si poneva anche coree raccordo tra organismi di ricerca locali e enti pubblici, tra collaboratori esterni del Museo conversanese da un lato e mondo scientifico dall'altro (Università, Soprintendenze, Archivi e Musei).
La "rivista" (ma non era possibile in realtà rispettare una periodicità fissa e sicura, ed i tempi di pubblicazione seguivano quelli dettati dalle disponibilità soprattutto economiche) divenne di volta in volta un volume sempre più corposo e vario nella sua articolazione: restava immutata la finalità principale, volta all'approfondimento della conoscenza storica; e si confermava lo scopo anche di­dattico dell'opera. Essenziale rimaneva la metodologia di lavoro: le fonti storiche e materiali sempre alla base di ogni indagine, il collegamento agli studi di carattere generale per chiarire le problema­tiche di fondo, il confronto e l'analisi dei dati per sostenere le interpretazioni e le valutazioni dei singoli studiosi.
In definitiva, la pubblicazione si dimostrò valido strumento - non troppo specialistico nei temi affrontati - rispetto al campo della ricerca culturale sul territorio, e fu "accolta" con apprezzabile attenzione. Poi, i cambiamenti nell'organizzazione amministrativa del Museo e la conclusione di un periodo di attività ne fermarono la prosecuzione.
Oggi, grazie alla autorizzazione che ne consente la ripresa, è la Sezione di Conversano-Noicattaro della Società di Storia Patria per la Puglia a rimettere in vita il titolo e a riproporre, con un quinto volume, una ricca panoramica di temi e di argomenti che più direttamente portino in primo piano la storia del territorio.
Molti potranno trovare più di un motivo di interesse nei saggi qui pubblicati: l'interesse suscitato dagli argomenti trattati, ma soprattutto gli stimoli prodotti dall'insieme dei contributi di studio. E questa, a nostro giudizio, la caratteristica principale dell'opera: attraverso le tante pagine in cui si presentano inediti documenti, si illustrano angoli più o meno noti del Sud-est barese, si discutono temi di varia natura, il volume si rivolge verso molti fronti, spazia su un vasto territorio, richiama o ricollega molte vicende. Insomma, ha il pregio di una ricerca nuova e originale, che procede con il metodo sperimentato della ricerca storica.
Apriamo il volume con un saggio dedicato agli splendidi e originali mosaici inseriti nelle facciate della chiesa di San Benedetto di Conversano, da poco riportati alla loro piena leggibilità grazie alla pulitura e al restauro che ne ha curato la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici della Puglia. Un "segno" di quella ripresa di attività e di attenzione per il nostro passato storico, che proprio in San Benedetto, luogo per eccellenza delle "patrie memorie" di questo territorio, vede legati storia e arte, fede religiosa e tradizioni, cultura e documenti preziosi del nostro passato. Ma in San Benedetto, inoltre, ci aspettiamo di vedere a breve riprendere vita quella istituzione culturale, il Museo Civico con la sua Sezione Archeologica, presso cui è nata oltre venti anni fa questa pubblicazione.
Perciò l'immagine di copertina-quel Grifo alato che nella lastra scolpita sormonta una finestrella della chiesa-ci piace proporla come segno di un cammino ripreso, di un itinerario che ci auguriamo sia ricco di incontri e interessante nei risultati.
Vito L'Abbate
Scheda bibliografica
vuoto
Autore Vito L'Abbate
Titolo Storia e Cultura in Terra di Bari
Editore ComunicaAzioni - Conversano
Prezzo € S.P.I.
data pub. maggio 2010
In vendita presso: Società di Storia Patria per la Puglia - Sezione di Conversano - Noicattaro
vuoto

Mostra posizione