La nuova raccolta di racconti, come quella che la precede edita nel 2010, conserva la stessa struttura narrativa e la stessa ambientazione delle vicende, che si svolgono in Conversano e che vedono protagonisti dei conversanesi spesso realmente esistiti.

Dopo lo straordinario successo della prima raccolta – successo che ha richiesto una sua ristampa a distanza di pochi anni – l’Autore ha continuato a concedersi al piacere di costruire vicende e personaggi nuovi sempre e comunque legati al suo paese natio, Conversano. Una novità, in questo senso, è costituita da Castiglione, che fa da sfondo a ben tre racconti, un dedicato all’ultimo abitante del borgo, un secondo alla magnifica roverella che si erge a pochi passi dalla ‘Torre’ e un terzo che celebra epicamente le imprese di un eroe operante nel IV secolo a.C.

Come nella precedente raccolta, i racconti sono distinti in tre gruppi costituiti da persone della vita cittadina, da angoli e ambienti della Conversano medievale, mentre le storie di vario genere sono raccolte nel terzo gruppo.

Interessante la rievocazione di alcuni personaggi popolarmente molto noti nella Conversano degli anni Cinquanta del secolo scorso (Brighella, Michelone, Carminuccio, Michelasso, Tutuccio): essi sono delineati nei tratti caratteristici della personalità e sono protagonisti di storie molto ampie e articolate, spesso anche divertenti.

Nel caleidoscopio delle figure che anima il complesso delle vicende l’Autore esprime la sua visione della vita spesso amara e triste ma a volte anche vivace e a lieto fine, come in realtà è la vita umana. Inoltre, forse in via sperimentale, si avventura in argomenti metafisici ed esistenziali (L’Eremita) che vogliono porre il lettore di fronte ai perché della vita e dell’universo. Insomma l’Autore ci regala una godibile e varia lettura, destinata a riempire piacevolmente i momenti vuoti della giornata di ciascuno di noi.