Filippo Turati e il Movimento Socialista Italiano
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Comuicato stampa di G. Mastroleo
    
Carlo Rosselli

Il primo settembre alle ore 19 nella ex Chiesa di San Giuseppe in Conversano la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) ha presentato la ristampa del Saggio di Carlo Rosselli “Filippo Turati ed il Movimento socialista Italiano” con la presentazione del presidente della Fondazione, G. Mastroleo.

Interessante la storia di questo saggio:

a) nel 1943 Antonio Lucarelli, storico socialista di Acquaviva delle Fonti, amico personale di Carlo Rosselli dette vita al Centro socialista di Cultura Giuseppe Di Vagno, con sede in Bari via Dante 84; di questo centro dette notizia l’Avanti!, quotidiano socialista il 4 dicembre 1943;

b) nel 1944 Lucarelli – al quale il saggio era stato inviato da Rosselli con uno stratagemma per sfuggire ai controlli della polizia fascista – (testuale) avvia le attività editoriali del Centro con la pubblicazione in Italia del Saggio che era stato pubblicato in Francia nel 1932 sulla rivista “Quaderni di Giustizia e Libertà” subito dopo la morte di Turati.

La Fondazione, che idealmente si ricollega al Centro socialista di cultura di Lucarelli, ripubblica quel testo con il rito propiziatorio di riavviare le proprie attività editoriali, con un dibattito-intervista di Nicola Colonna e Luigi Quaranta all'on.le EMANUELE MACALUSO, direttore della rivista "Le nuove ragioni del socialismo" che ha come tema: Inattualità longeva del socialismo riformista? da Filippo Turati a Josè Luis Zapatero:

Il saggio di Rosselli, scrive fra l'altro il presidente della Fondazione avv. Gianvito Mastroleo nella prefazione, mette in evidenza la straordinaria attualità del pensiero di Turati
....."La coerenza nel rimanervi legato anche quando il Partito non riuscì a comprendere il suo messaggio e massima fu l'incomprensione, se non l'ostilità nei suoi confronti; la convinzione che occorreva sempre "convincere" più che "vincere"; l'acume nel prevedere le disastrose conseguenze del fascismo e la chiarezza del presagio "a fascismo compiuto ", quando i problemi "non saranno più di opposizione e di propaganda ma di governo vero e proprio "; il rifiuto del massimalismo e che solo il contatto organico tra socialismo politico ed economico, tra élite e massa "... impedirà le degenerazioni oligarchiche, favorirà la democrazia sostanziale" ... se "organizzazione sindacale (la società civile d'oggi?) e organizzazione politica " diverranno "un solo organismo, un solo cuore un'anima sola... "; la visione del pacifismo che "in tanto può suscitare entusiasmo in quanto si trasformi in una guerra alla guerra"; "non aderire e non sabotare ", quel sottilissimo filo di rasoio rispetto al quale la finezza dell'analisi politica non supera le perplessità per la mancanza di decisione; il programma "Rifare l'Italia" del quale sarà grande ma inascoltato profeta; "la gloriosa fatica che ci eleggemmo di marciare contro corrente, in odio ai congiurati misoneismi di tutte le folle, ... di aver torto sempre oggi per avere ragione domani. "....

 

Scheda bibliografica
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Autore Antonio Lucarelli
Titolo Filippo Turati e il Movimento Socialista Italiano
Editore Tipografia Romana SpA di Capurso (Ba)
Prezzo s.p.i
data pub. agosto 2004
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