È con grande gioia che ho accettato di presentare questa preziosa raccolta di Nicola De Dominicis, scrittore e amico che stimo molto per la sua capacità di esprimere, e direi quasi tradurre, la nostra tradizione culturale in testi sempre originali e ricchi di significato.

L’estraneo perfetto è un viaggio in versi. Attraverso cinque fasi evolutive l’autore si invola nel suo cielo interiore alla ricerca costante delle proprie radici e della salvaguardia estrema del proprio essere più autentico e puro. E di questo volo, forse folle, restano poi le sue parole scritte, unica traccia da seguire per lui e per noi lettori.

Come un equilibrista in bilico tra passato e futuro, l’autore ci rivela che la fame di felicità e il desiderio di “un abbraccio di vere parole” sono l’unico carburante possibile per risorgere dalle proprie ceneri e superare il male subito da “amori sbagliati e amici sfumati”.

È infatti necessario andare sempre avanti con coraggio per vincere i soliti “orchi del cuore” ma anche, spesso, per trovare la forza di riconoscersi “aguzzini” di sé stessi e abbandonare il “comodo” posto di vittima al fondo di un buio dove poi si è sempre soli.

Nicola De Dominicis “grida tutto il suo cuore in faccia” a chi sceglie di leggerlo, perché quando si incontra l’Amore non si ha possibilità di restare indifferenti, non si può continuare a essere gli stessi, mentre è inevitabile aprire il cuore alla speranza conferendo un senso nuovo all’intero corso della propria esistenza.

Questa raccolta racchiude messaggi di fondamentale importanza che parlano al cuore di chi si accosta ad essa con semplicità, perché questo autore sa sempre stupire per il senso profondo che conferisce a ogni singola parola, e testimonia l’importanza imprescindibile di scegliere con cura non solo le parole da pronunciare, ma anche quelle da tenere per sé o sussurrare appena. Ogni lirica di questa raccolta lascerà un segno del suo passaggio nell’anima.