La mia anima
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Recensione

  
La mia anima

... desideri
s o g n i
visioni...



È e non è una biografia questo nuovo, inerme libro di Santa Fizzarotti Selvaggi: un libro bianco, come la copertina, ma con desideri sogni visioni rosso sangue, perché c’è dentro la vita come l’ha desiderata, sognata e vista e come spera e desidera di continuarla a vivere per lungo tempo ancora e già ci anticipa, in ultima pagina, che ci farà di nuovo partecipi…

Santa Fizzarotti Selvaggi ci prende per mano e ci porta dentro l’anima. Ci porta senza fretta, senza ansia, perché lì, dentro l’anima, l’orologio non serve, non c’è più il tempo lineare, ma quello circolare, dei calendari delle gioie e dei dolori, dei miti e della letteratura, delle riflessioni, dei ricordi, delle nostalgie e dei progetti. ‘La mia Anima’ è biografia dolce, amorosa.

Il fascino del libro sta a centro pagina ma anche negli angoli più riposti. L’incanto del testo - come ha osservato Francesco De Martino - sta negli occhi e nelle vedute. È una biografia vedutista. Le descrizioni sono “rapimenti” di un’anima rapita. La seduzione sta nelle innumerevoli appassionate descrizioni delle piccole e grandi cose: la sciarpa-velo delle stagioni che si alternano; il canto del vento e delle onde del mare di Creta; l’austerità del palazzo Fizzarotti pur tanto bello da sembrare incantato; la malia del teatro Petruzzelli; la leggiadria del giardino odoroso nel quale è leopardianamente dolce smarrirsi.

Ancora un fascino, rigoglioso e rigoroso al tempo stesso, ritroviamo nei ritratti e ‘ritrattini’ di familiari, persone semplici ed eroi d’altri tempi, fra i quali giganteggia Aldo Moro, al primo anno di Giurisprudenza in quell’Università che un giorno avrebbe preso da lui un nuovo e più degno nome. Nella Bari degli anni Trenta Aldo Moro non passava inosservato.

Una Vita è sempre vita di ieri e di oggi. Ma in questa di Santa Fizzarotti Selvaggi c’è anche un sogno del “domani” che fa continuamente capolino
Oltre trecentocinquanta pagine di vita che straripano dall'indice analitico che è già esso stesso un piacere da scorrere. Una vita vissuta con tutta l’anima che però ha scelto di non impoverirsi staccandosi dal corpo. Desideri, sogni, visioni di una biografia visionaria ma vera, tanto vera che qualcosa può persino non essere sincera, perché come ricorda la Fizzarotti il maestoso Oscar Wilde ce l’aveva detto con una delle sue stupende provocazioni: «È pericoloso essere sincero, se non sei anche stupido». E in queste pagine c’è profumo di intelligenza, quella di cui l’autrice in questi anni ci ha dato grande prova con le sue molteplici pubblicazioni e scorribande in tanti percorsi artistici. Questa estate l’editrice Levante nella persona di Gianni Cavalli - un soggetto che affiderei volentieri allo studiosa di psicoanalisi per capire cosa si celi dietro quel suo andare sempre di corsa e concedere a chi va a trovarlo non più di otto minuti, trascorsi i quali ti trasmette una tale ansia che sarai costretto a scaricare sulla prima persona che avrà la sfortuna di incontrarti… questo il motivo per cui lasciatolo, torno subito a casa da mia moglie, per circoscrivere i danni all’ambito famigliare – mi ha regalato un libro curato dalla Fizzarotti dal titolo ‘L’uomo dalle mani magiche’ (Grafischena 1999) dedicato al padre. Ho provato più volte a realizzare una piccola recensione del libro, dopo averlo letto interamente, e mi sono sempre scontrato con una esigenza impalpabile: la poetessa-scrittrice vuole che tutto ciò che è avvenuto all’interno di questa enorme casa con giardino resti una storia privata tra lei, l’uomo dalle mani magiche e l’esclusivo contesto famigliare. Si tratta di un libro scritto per un uomo, che poteva essere stampato in una sola copia perché era il tributo di una figlia ad un padre tanto amato… da offuscare tutti gli altri uomini.

In questo momento non sta scrivendo il giornalista, ma l’uomo padre di due figlie che benedice il giorno in cui volle dare una sorella alla sua primogenita. Mi fermo qui e non vado oltre, ma posso affermare, con la consapevolezza di chi non si è abbeverato allo studio della psicoanalisi, che il recente volume ‘LA MIA ANIMA’ sia per l’autrice l’inizio di un nuovo cammino, in cui oltre a essersi liberata di alcuni pesi dinastici, accetti in maniera compiuta che un altro uomo, il marito Francesco cui dedica il libro, possa meritare di accompagnarla per il resto della vita. Con il padre sempre nel cuore, ma con il marito finalmente approdato al rango di ‘uomo dalle mani magiche’. Leggendo il libro della Fizzarotti si entra in corto circuito con la propria Anima e, nel caso di persone sensibili, si finisce quasi, come nel mio caso, di considerare terapeutiche le ansie dell’editore di cui sopra.

Davvero bellissima l’immagine del retro copertina firmata da Andrea Carnemolla, avente per titolo ‘Apparizione a Falassarna’. Non più grande di un francobollo il disegno sprigiona una luce di sapiente serenità e, nella disarmante semplicità di tutto l’insieme, occupa subito un posto di rilievo nella nostra memoria visiva.

Vittorio Polito

Scheda bibliografica
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Autore Santa Fizzarotti Selvaggi 
Titolo La mia anima
Editore Levante editori - Bari
Prezzo 22,00 euro
data pub. novembre 2014
ISBN 978-88-7949-645-2
In vendita presso:
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