Il mondo s'è fatto male
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Recensione

  
Il mondo s'è fatto male
Poesie

Quello di Antonella Vairano è, fin dalle prime righe, un atto di strenua fiducia nella parola e, in particolare, nella parola poetica, alla quale l’autrice dedica una brevissima spiegazione iniziale, che già tramuta in inno.

La qualità sonora della poesia di Vairano è infatti quella dell’inno, la sua è parola piena, sebbene contenuta da un ritmo percussivo, quasi sincopato: parola piena di slancio energico alla fusione vivente e piena di resistenza e disperazione. Insomma, di ribellione.

Il libro è infatti un’opera sul male, che attraversa le nostre esistenze come un inevitabile pedaggio: alla parola di Vairano importa considerare la parte morta e oscura dell’esistente, in un primo momento per decrittarla e indicarla a mano ferma, quindi per esortare al taglio netto, una volta delimitati i confini. Proprio come si elimina una necrosi dai tessuti vitali. Conservare il bene, eliminare il male. Espungerlo da noi attraverso la grazia feroce della parola, che possiede la facoltà alchemica della trasformazione dell’infezione fino alla brillantezza.

Ma a volte anche la parola lascia cadere le braccia, impotente, al cospetto del male. Nonostante ciò, il protagonista, che attraversa il libro delle umane vicende, è il Poeta: sebbene a volte ammutolito, è invocato e pregato, perché Vairano è consapevole di quanto la parola “stanca e resiste”.

Le atmosfere de Il mondo s’è fatto male sono bibliche, estreme, le creature nominate si muovono in un tempo da tragedia, pieno di simboli e figure che vaniscono e tornano, un tempo che pone sé stesso fuori dal tempo che si consuma e dal tempo del consumo: la riflessione è ontologica e perciò, poiché riguarda l’essente, riguarda anche, di riflesso, il contemporaneo, poiché il male cambia faccia, ma ovunque e quandunque risiede. Ed è bene che questo sia, poiché arriviamo a contemplare la sua temporanea necessità, per poterlo definitivamente individuare, tenendo alta la guardia con toni e sollecitazioni anche violente.

Il ritmo dell’intero libro è infatti a fiato corto, fatto di versi brevi e incisi. In poesia il senso delle parole si ricava, ovviamente, anche dalla loro disposizione sulla pagina e, in questo caso, la loro disposizione suggerisce una precipitazione ininterrotta verso la promessa finale, come se i singoli testi che costituiscono il volume fossero un’unica presa di fiato per dire: adesso basta.
Così, il rapido discorso chiude su una promessa di svuotamento dal male, rilanciando al futuro l’avvenuta conquista.

 

Maria Grazia Calandrone
Scheda bibliografica
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Autore

Vairano Antonella

Titolo Il mondo s'è fatto male
Editore CSA Editore - Castellana Grotte (Ba)
ISBN 9788893540889
Prezzo € 12,00
data pub. giugno 2019
In vendita presso:
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