"Franco Cassano" a passeggio sui confini

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Recensione tratta dalla  Gazzetta del Mezzogiorno del 22 feb. 2023  
  
Il Volto dell’altro  

 

Collana: I formiconi

 

Il libro di Chiarello tra biografia e ritratto umano del sociologo scomparso

 

Amava passeggiare, Franco Cassano. Sul lungomare di Bari, con l'Adriatico da una parte e un compagno di strada dall'altra. Oppure da solo perché la camminata, in fondo, è soprattutto il giro dei pensieri quotidiani e non soltanto un movimento del corpo un passo avanti all'altro. Non a caso, da amante del calcio, gli piacevano i portieri come Giorgio Ghezzi, il kamikaze, formidabile numero uno degli anni Cinquanta. Alla fine, il portiere è un uomo solo che vince e perde con i compagni, certo, ma che guarda il gioco dal confine estremo del campo, spesso passeggiando (e pensando), mentre tutti gli altri corrono rischiando di non pensare. E di non capire.

 

Si deve partire da qui, allora. Passeggiate e confini. E da qui è partito il sociologo Franco Chiarello, che di Cassano è stato amico e compagno di strada, nel dedicargli un omaggio a due anni dalla scomparsa con il volume Franco Cassano. A passeggio sui confini per i tipi di Radici future (pp. 182, euro 16). Una biografia intellettuale, si potrebbe definirla, ma anche un ritratto umano e una ricognizione del percorso accademico e politico. Dentro c'è tanto. Nomi, date, accadimenti, testimonianze, racconti a iniziare da quelli, preziosi, della moglie Luciana. I protagonisti di quella stagione si ritroveranno senza fatica, integralmente, in ogni pagina di una vicenda al contempo individuale e collettiva. Ma si parte, prima di ogni altra cosa, dall'uomo. Dal «mediano roccioso di quantità» (la definizione calcistica è di Enzo Augusto) che poi, fuori dal campo, avrebbe eccelso in qualità: nella profondità delle analisi, nella capacità di innovare e catalizzare energie intellettuali, nella bellezza di una prosa che non è mai stata accademica perché, innanzitutto, accademica non è mai stata la posa. Come d'altra parte, mai chiuso è stato lo sguardo, nemmeno di fronte all'alterità che Cassano ha frequentato perfino come esercizio intellettuale (Approssimazione, 1989) e che ha autenticamente rispettato come può fare solo chi nasce in una famiglia con orientamenti diversi dai propri (il padre fu repubblichino e poi prigioniero in Jugoslavia).

 

Raccontato l'uomo e definita la sua postura nel mondo, da «sociologo pubblico», nell'accezione di Michael Burawoy, il resto è in discesa. Chiarello passa in rassegna, uno dopo l'altro, i principali volumi di Cassano, disegnandone la lunga parabola, da studioso di Marx e Weber a originalissimo indagatore del L'Umiltà del male (2011) nel suo testo, a parere del recensore, forse più prezioso e meno compreso. Nel mezzo, il costante intreccio con l'attività politica. Il Pci prima, poi le stagioni effervescenti dell'Ecole barisienne e di Città Plurale, nonché della Primavera pugliese di cui fu il volto nobile, chiuse infine dalla non felicissima, e comunque equivocata, esperienza di parlamentare in un Pd in piena torsione renziana – una parentesi che Chiarello contribuisce a inscrivere in una cornice di più equo giudizio. Una operazione di giustizia, non l'unica in un libro prezioso soprattutto per chi Cassano non lo ha conosciuto o lo ha conosciuto poco e magari tardi, accontentandosi così di ricostruirne il percorso attraverso racconti di terza mano ed echi lontani. «Il sociologo del Pensiero meridiano (1996)», come da abusata semplificazione.

 

La trappola non è nuova: un grande successo editoriale che si trasforma, sostanzialmente, in una prigione per l'autore. Una prigione da cui però Chiarello, sagacemente, fa evadere il pensiero dell'amico sociologo con uno stratagemma che non passa inosservato: il volume è citato pochissime volte, l'alternativa mediterranea, invece, in esso contenuta, è spiegata a fondo e restituita al pubblico nella sua complessità: non una adesione acritica alla modernità, non un Sud che deve farsi Nord, ma nemmeno un Meridione che si fa merito del proprio attardarsi. Ma un modello integralmente diverso, una «modernità temperata».

 

Un modo di stare nel Grande gioco ma da una prospettiva propria che non ha l'ottusità della terra né lo spaesamento del mare, bensì le radici della prima e l'apertura del secondo. «Egli - scrive Chiarello – è il pensatore di un altro Sud, all'interno di un'altra Italia e di un'altra Europa». In tempi di autonomie differenziate e di forsennate competizioni globali, l'obiettivo è forse ancora più lontano che in passato. Ma proprio per questo la lezione di Cassano resta di straordinaria attualità. La passeggiata lungo i confini del suo pensiero non è finita.

 

 Leonardo Petrocelli

Scheda bibliografica
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Autore Franco Chiarello
Titolo Franco Cassano a passeggio sui confini
Editore Edizioni Radici Future
EAN 9791254900291
Prezzo € 16,00
data pub. 1 gennaio 2023
In vendita presso:
Disponibile presso:  Disponibile presso la libreria di Skribi di Conversano

 

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