San Rocco in Contea
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San Rocco in Contea


Conversano (Ba) - Festa di San Rocco - cavalcata e corteo in abiti storici, a cura del Comitato Festa San Rocco e dell'Associazione Culturale.

Tra leggenda e storia in tempo di pestilenze, Conversano rende omaggio al Santo Taumaturgo. Oltre 200 figuranti (provenienti da tutto il Sud Est barese) tra cavalieri, madonne e pellegrini, sul messaggio di pace di antiche 'Nzegne' medievali, restituiscono alla tradizione il culto locale rivisitando la stravaganza del costume nel corso dei secoli. Il corteo in abiti storici è la prima tappa di un viaggio devozionale a partire dal costume Medioevale e pone come obiettivo la valorizzazione del patrimonio turistico-culturale e umano della nota Città d'Arte, in piena armonia con la politica regionale che punta proprio su questi aspetti.

L'evento riporta così la tradizione alle consuetudini originali mettendo in risalto l'identità culturale del territorio conversanese. Nel rispetto delle epoche, l'allestimento rende omaggio alla cultura religiosa popolare, testimone e artefice del cambiamento avvenuto nel corso dei secoli, racconto vivo e dinamico di bizzarre interpretazioni.  Dunque non si tratta di una semplice rappresentazione ma di un vero e proprio Progetto Culturale. Attraverso varie fasi ha attinto alle risorse culturali del territorio in senso lato:

1.Semplici cittadini, anche diversamente abili, impegnati in laboratori operativi di ricerca del costume e provenienti dai comuni limitrofi, quali: Rutigliano, Noicattaro, Monopoli, Turi.

2.Istituzioni scolastiche, Associazioni, Artisti

3.Operatori culturali e ricercatori (Archivio Diocesano Conversano-Monopoli) Nello spirito del progetto chiunque può diventare protagonista della Cavalcata e del Corteo Conversanese.

CENNI STORICI - San Rocco di Montpellier, secondo gli studiosi è originario della nota città della Francia Meridionale, tutt'oggi meta di pelegrinaggio. Il suo culto si è diffuso in tutta Europa già dal 400 per le sue qualità di taumaturgo. Si racconta, infatti, che il Santo dopo aver lasciato la sua terra sia giunto finanche in Italia seguendo un lungo cammino di fede: intorno al 1371 è a Piacenza per portare aiuto e giovamento ai malati dell'ospedale di Nostra Signora di Beltlemme, quando la pestilenza è il male più temuto. Così a Conversano tra storia e leggenda la festa liturgica in onore del Santo guaritore ("coloro che colpiti dalla peste ricorreranno al nome e alla intercessione di San Rocco saranno liberati dal male") si innesta ad una ricostruzione storica della cavalcata e del corteo in abiti medievali, ricordata negli scritti di Sante Simone come una delle feste principali del paese in devozione di San Rocco. "Percorrendo il paese il Santo era portato sotto di un baldacchino, illuminato con i lampioncini di carta che sovente prendevono fuoco - scrive Sante Simone nella seconda metà dell'800 – e a questa processione prendevano parte solo la congrega patrona e con qualche altra che era con essa in buoni rapporti, e i devoti scamiciati prendevano la cavalcata... "  Dunque per devozione alla cavalcata partecipavano i benestanti del tempo (la classe borghese) che sfilando per le vie principali del paese avevano la possibilità di pavoneggiarsi agli occhi dei fedeli, vestendo abiti importanti e seguiti dai vassalli. Di fatti come ricorda lo stesso Sante Simone più vassalli aveva il cavaliere più questi aveva importanza. Nel corso della cavalcata sfilavano circa quindici cavalieri seguiti dalle congreghe e poi dal Santo. 

(Fonte: San Rocco Contro la Malattia di Paolo Ascagni)

 

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