Premio di studio "Maria Marangelli"
XXIV edixione 2015

 
 
"Cultura e società nella Puglia di ieri e di oggi" - 14 marzo 2016
 

 

 

 
Premio di Studi "Francesca Marangelli" XXIV
edizione 2015

 
 
"Cultura e società nella Puglia di ieri e di oggi" - 14 marzo 2016
 



 

 

 
Centro Studi "Maria e Francesca Marangelli" Conversano
 
 
presentazione del libro
"Francesca Marangelli (1910-2007) Studi passioni ideali" di Marisa Cacciapaglia
 



 

Donato Arienzo (1917 - 1997)
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Recensione
    
Profilo biografico e testimonianze

 
 

     UN OPUSCOLO DEDICATO AL PROFESSOR DONATO ARIENZO

Approntato con il sostegno finanziario  della Banca di Credito Cooperativo di Conversano e con la fattiva collaborazione di alcuni componenti il direttivo del Centro Studi “M. Marangelli” è stato presentato - in occasione della cerimonia di premiazione della  III edizione del premio di studi intitolato al “Prof. Donato Arienzo” - un opuscolo dedicato a “Donato Arienzo (1917-2997). Profilo biografico e testimonianze. Arti Grafiche Scisci, Conversano 2006, pp. 48 con una illustrazione a colori e 18 in bianco e nero”. 
La prima parte della brochure è dedicata alle “presentazioni”. L’avvocato Francesco Judice - nella sua duplice qualità di Sindaco di Conversano e di Presidente pro-tempore del “Centro Studi «Maria Marangelli» - nella sua presentazione tiene a sottolineare le peculiari valenze del premio intitolato al professor Arienzo che, già giunto alla sua terza edizione, ha così coinvolto più volte gli alunni degli Istituti delle scuole medie superioni della provincia di Bari che si sono cimentati nel produrre lodevoli lavori sul tema “Ieri e oggi in Puglia… fatti e personaggi della società pugliese”. Ed ha colto, del pari, l’occasione per evidenziare quale apporto significativo ha avuto l’attuale presidente della Banca di credito cooperativo di Conversano, il sig. Giuseppe D’Orazio, sia nel promuovere e sostenere munificamente il premio intitolato al preside Donato Arienzo ch’era stato, prima del sig. D’Orazio, presidente del medesimo Istituto bancario cittadino. Dal suo canto l’attuale presidente del Banco di Credito Cooperativo di Conversano, il sig. Giuseppe D’Orazio, nel suo intervento ha messo in rilievo l’apporto profuso dal professor Donato Arienzo nel fondare e quindi nel consolidare le fortune dell’Istituto bancario conversanese che oggi - grazie  alla competenza, l’abnegazione e la lungimiranza del professor Arienzo - può vantare, oltre alla originaria sede centrale, ben due Agenzie di Città (che sono la più palmare testimonianza di quanto sia radicata nel territorio la Banca conversanese) e, quindi, ben altri sei “sportelli” in altrettanti centri nel Sud est barese (Rutigliano, Mola, Putignano, Bari e Triggiano). Per questo il sig. D’Orazio non ha potuto far a meno di enumerare almeno una parte delle benemerenze acquisite dal professor Donato Arienzo durante la direzione della Banca conversanese perché – ha rimarcato D’Orazio - il preside Arienzo non si è  limitato unicamente a stimolare, sostenere e quindi far crescere le principali attività artigiane e/o cooperative cittadine quanto non ha mai mancato di far intervenire, con interventi mirati, l’Istituto bancario conversanese da lui diretto nei più disparati settori produttivi cittadini prediligendo quelle iniziative, in senso stretto culturali, che miravano a mettere in risalto il patrimonio culturale, artistico e monumentale di Conversano.  
La seconda parte della brochure è stata dedicata, interamente, al profilo biografico del professor Arienzo. Ritratto, a tutto tondo, ch’è stato tratteggiato dal preside Domenico Zito. Questi non ha messo in rilievo non solo gli aspetti umani e professionali più significativi del professore Arienzo quanto poi pure quelli del manager dell’Istituto bancario della nostra comunità. Questo intento ha permesso al preside Zito di ricostruire il tipo di studi compiuti dal professor Arienzo, quindi le lauree che ha conseguite prima a Napoli e poi a Bari, e inoltre ha potuto delineare alcuni momenti della non modesta carriera politica del professor Arienzo cui ha fatto seguire, indicandoli partitamente, l’indicazione degli apporti che le capacità manageriali di Donato Arienzo hanno permesso prima la fondazione e poi la successiva fortuna dell’Istituzione bancaria conversanese che ha presieduto per ben 27 anni. Ovviamente non sono stati del pari taciuti, dal preside Domenico Zito, gl’interventi patrocinati dal professor Arienzo, nella sua qualità di Presidente dell’Istituzione bancaria conversanese, volti a sostenere quelle iniziative specificamente socio culturali che hanno permesso alla nostra cittadina di primeggiare, come nel passato, tra i comuni limitrofi.
La terza sezione della pubblicazione è stata dedicata, invece, a raccogliere le testimonianze e di ricordi di estimatori dell’operato del professor Arienzo. In proposito il preside Gaetano Filipponio ha consegnato, al curatore dell’opuscolo, un contributo ch’è stato intitolato “Ricordare Donato Arienzo” nel quale specificamente ricorda le peculiarità umane, culturali e intellettuali del preside Arienzo quindi quelle del Presidente dell’Istituzione bancaria conversanese che si è sempre dimostrato sensibile ai più pressanti bisogni delle scuole cittadine. E a testimoniare questa ultima benemerita tendenza il preside Filipponio ha avuto modo di ricordare, fra l’altro, come Arienzo si sia adoperato - proprio nella sua qualità di Presidente dell’Istituzione bancaria conversanese - per far dotare la Scuola Media “F. Carelli”, prima tra le scuole di Conversano, di un’aula informatica.  Vito L’Abbate, nella sua qualità di direttore del “Centro studi «M. Marangelli», ha, a sua volta, dedicato al professor Arienzo una sua commossa quanto partecipata testimonianza. Infatti, per l’ex Direttore del Museo civico ricordare il preside Arienzo ha significato riandare con la memoria alle sue prime incursioni nel mondo della scuola e quindi di fatto ad un periodo della sua giovinezza. Quando poi il professor L’Abbate ha dovuto rammentare le benemerenze del Presidente dell’Istituzione bancaria conversanese non ha potuto non accennare, anche con non poca riconoscenza personale, al patrocinatore di orami storiche e non ancor  superate iniziative culturali, curate dai componenti il civico museo. Iniziative tutt’altro che peregrine che, per l’appunto, hanno sempre trovato il professor Arienzo sempre disponibile non solo a sostenere finanziariamente quanto gli veniva prospettato (e che senza l’apporto concreto dell’Istituzione bancaria cittadina non si sarebbe affatto potuto realizzare) quanto anche a divenire il sollecito, stimolante propugnatore di tutto quanto poteva essere realizzato “Perché Conversano [fosse] più conosciuta ed amata”.
L’apparato paratestuale della brochure, particolarmente curato in ogni sua parte, è stato arricchito da una non modesta documentazione ch’è costituita da una serie di foto che illustrano ogni singola parte dell’opuscolo. Un ritratto a colori in quadricromia del preside Arienzo campeggia sulla copertina. Quindi ben altre 18 fotografie, in bianco e nero, documentano sia alcuni tra i momenti più significativi della vita del nostro professor quanto altresì non poche manifestazioni pubbliche che sono state presiedute o organizzate dal professor Arienzo nella sua qualità di presidente della locale Cooperativa di Credito. Queste ultime fotoriproduzioni permettono di rivivere visivamente alcuni momenti non marginali della vita della nostra comunità e dei quali è stato uno dei protagonisti, per l’appunto, il professor Arienzo. Nelle foto riportate nell’opuscolo che -intende essere un omaggio postumo al professore e al manager conversanese - infatti appaiono - di volta in volta - accanto al Nostro:  monsignor Domenico Padovano, il professor Matteo Fantasia, il senatore Pietro Mezzapesa quindi alcuni sindaci di Conversano e dei comuni limitrofi. Insomma il lettore ha la possibilità – proprio grazie alla documentazione fotografica ch’è stata allegata alla brochure - non solo di prendere visione diretta di alcuni particolari della vita privata del professor Arienzo quanto di poter riandare con la memoria a non pochi tra i momenti più significativi che la nostra comunità ha vissuto nella seconda metà del secolo appena trascorso.
Per quanto abbiamo prima indicato, riteniamo che sia un vero peccato che la pubblicazione dedicata a testimoniare l’attività meritoria di un nostro concittadino, scomparso solo sul finire degli ultimi anni del secolo scorso, non contenga un maggior numero di testimonianze rese dai pur molti suoi amici ed estimatori tutt’ora viventi. Riteniamo, altresì che sia altresì un peccato che la biografia tracciata, pur con così abile maestria dal preside Mimmo Zito, non si sia valsa della ricognizione degli archivi municipali cittadini (per l’attività svolta dal professor Arienzo prima come Commissario prefettizio, poi come Podestà della nostra cittadine e quindi come uomo politico interessato alla crescita della comunità conversanese) quindi poi pure della ricognizione degli archivi dell’Istituzione bancaria cittadina - ricognizioni di archivi che avrebbe permesso di poter ricostruire, davvero per intero, l’operato di Arienzo sia come manager della Banca di Credito cooperativo di Conversano che come professore e politico. 
Siamo, infatti, dell’avviso che una sistematica ricognizione dei due precitati archivi cittadini avrebbe potuto offrirci solo particolari inediti della sfaccettata  personalità del professor Arienzo quanto anche avrebbe fornito una documentata analisi delle iniziative che il nostro professore aveva felicemente comndotto in porto grazie alla sua preveggente duttilità di manager che - com’è noto - era vivamente interessato a promuovere la crescita, non solo economica, della comunità della quale si sentiva come uno strumento al suo servizio. 
Quanto abbiamo lamentato nelle ultime nostre righe non è dettato (lo si tenga ben presente) dal gusto peregrino di elencare lievi mente, ma è ispirato da una quanto mai ovvia constatazione. L’omaggio doverosamente tributato - questa volta - al  professore, al preside e al manager Arienzo quando mai potrà essergli rivolto - ben più compiutamente - in altra occasione?

Certo a tributare un omaggio - annuale - alla memoria di Donato Arienzo vi è il “Premio di Studio” a lui non peregrinamene intitolato. Ma quando si potrà ripetere una nuova occasione per tributare a Donato Arienzo un altro altrettanto sentito quanto doveroso omaggio? Si dovrà attendere, non vanamente, il centenario della sua nascita? Ci auguriamo-  ad ogni modo - che questo opuscolo dedicatogli da amici ed estimatori non sia o divenga una sorta di pietra tombale sotto cui si pone, una volta per tutte, il ricordo del Donato Arienzo educatore, preside e poi – infine - manager dai non modesti meriti imprenditoriali e civici.
 
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Scheda bibliografica
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Autore AA.VV.
Titolo Donato Arienzo (1917 - 1997)
Editore Arti Grafiche SCISCI - Conversano
Prezzo s.p.i
data pub. ottobre 2006
In vendita presso: Banca di Credito Cooperativo 
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Il Premio di Studio "Conversano - Maria Marangelli"
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Presentazione
    
nel quarantesimo
anniversario della
istituzione 1967 - 2007

Nel momento di concludere la XX edizione del Premio di Studio "CONVERSANO - MARIA MARANGELLI ", saluto con grande piacere e personale soddisfazione la realizzazione di questa pubblicazione, con la quale la Civica Amministrazione di Conversano ed il Centro Studi "M. Marangelli "presentano i risultati di una iniziativa culturale avviata nel lontano 1967, ripercorrendone le numerose tappe successive.
In quell'anno fu istituito in ambito comunale il Premio di Studio "Maria Marangelli ", allo scopo di ricordare e tener vivo nella collettività locale il ricordo della professoressa da poco scomparsa: nobile personalità che aveva a lungo operato nel mondo scolastico dando alto esempio di impegno umano, morale e culturale, e che si era spesa anche sul piano personale quando con serietà e dedizione aveva esplicato negli anni '50 del passato secolo il ruolo di pubblico amministratore, rivestendo la carica di assessore e di sindaco.
Il Premio di Studio che l'Amministrazione comunale dell'epoca alla unanimità volle intitolare alla prof. Maria Marangelli nasceva con l'obiettivo di far maturare una larga sensibilità culturale e civile in particolare nelle fasce giovanili, chiamate a produrre qualificati contributi di studio inerenti in primo luogo alla realtà locale, e puntava alla più generale finalità di far crescere e progredire la consapevolezza e l'impegno civile della collettività.
Non sono certamente pochi gli anni trascorsi dalla nostra Istituzione culturale, che da quel lontano 1967, di biennio in biennio, ha percorso una strada a volte non facile, ha superato brillantemente le singole e numerose tappe, si è impegnata con energia e passione ad affrontare ogni nuovo traguardo.
Come è tradizione in Conversano, una tradizione confermata e ravvivata anche attraverso le venti edizioni fino ad oggi celebrate del Premio di Studio, denominato dalla settima edizione in poi "Conversano - Maria Marangelli ", la nostra Città manifesta anche in questa iniziativa istituzionale il forte impegno riservato nei confronti degli studi e delle ricerche effettuate nel campo storicoculturale, ed insieme la capacità di dar vita ad opere e attività concrete.
Come è stato detto in altre circostanze, l'itinerario di vita del Premio di Studio costituisce una "esperienza" culturale importante, in cui si ritrova "una parte significativa della storia recente della nostra Conversano sotto gli aspetti propri del settore culturale". Una esperienza che ha dato nuove e importanti occasioni alla Città: riscoprire e valorizzare la propria storia ed il proprio patrimonio culturale, e, attraverso questa strada, realizzare qualificate istituzioni: la Biblioteca Civica, il Museo Civico, l'Archivio Storico, la Pinacoteca Comunale. Un patrimonio storico-artistico di enorme valore è stato, dunque, "riconquistato" alla Città anche grazie all'apertura al mondo della ricerca e degli studi su scala regionale, e grazie all'incontro con la nostra Città -proprio per il tramite del Premio di Studio - di numerosi e valenti studiosi, autori di una ricca produzione scientifica che costituisce il corpo della moderna storiografia regionale. Questo ci ha permesso, inoltre, di avere un collegamento con la ricerca in atto, con il lavoro sul campo che giovani ricercatori conducono sia presso l'Università che presso le Soprintendenze, gli Istituti e i centri di studio regionali.
Il Premio di Studio conversanese, dunque, se da un lato ha stabilito, col suo lungo ed interessante percorso segnato dal tema rimasto stabilmente fissato su "Società e cultura nella Puglia di ieri e di oggi ", un costante rapporto di relazioni tra la nostra Città e il mondo scientifico e della ricerca storico-culturale in Puglia, dall'altro ha dato continui stimoli all'ambiente locale e ne ha indirizzato talune scelte, effettuate appunto nel corso di questi decenni nell'ambito istituzionale.
Basterà ricordare la istituzione in Conversano del Museo Civico e richiamare alla memoria i numerosi interventi operati nel territorio in questo settore, che proprio in tante edizioni del Premio ha visto in primo piano studi e pubblicazioni sulla storia antica della Puglia e sulle sue scoperte archeologiche - dalla Daunia alla provincia di Bari, dal Tarantino al Salento -.
E ugualmente occorrerà sottolineare la forte convergenza tra studi e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale della Città, che ha avuto in Paolo Finoglio e nella sua opera artistica un momento di grande attenzione, e che ha coinvolto Conversano e tante altre località pugliesi in un importante connubio con gli studi storico-artistici di ambito napoletano e italiano in genere.
Bisognerà riferirsi, infine, per fare un ultimo richiamo ad un'altra parte importante del nostro patrimonio culturale, agli studi sui documenti storici e sul complessivo patrimonio archivistico, che certamente hanno avuto per Conversano un forte impatto, se solo consideriamo la presenza delle pergamene del Monstrum Apuliae, il famoso San Benedetto di Conversano, che già con il Chartularium del Morea di fine Ottocento e poi con le edizioni del Codice Diplomatico Pugliese curate dalla Società di Storia Patria per la Puglia hanno dato un contributo fondamentale alla conoscenza storica e delle tradizioni della nostra regione.
Sono queste le ragioni che hanno contribuito a riservare al Premio cittadino un ruolo ed un posto ormai storicamente riconoscibili non solo a livello locale, e d'altra parte gli hanno giustamente meritato (e bene lo dimostra proprio la sua vita quarantennale) la considerazione del mondo culturale su scala regionale.
E per questo dobbiamo sicuramente ringraziare gli studiosi che in questi anni se ne sono occupati, e gli Autori che vi hanno riferito i propri lavori: sono stati gli uni e gli altri a caratterizzarne la natura e a segnalarne la qualità.
Questa pubblicazione, oggi, vuole riportare in primo piano la serie di nomi di studiosi che hanno partecipato alle varie edizioni del Premio conversanese e ne hanno contraddistinto i momenti di vita.
Soprattutto va riconosciuto il qualificato lavoro delle Commissioni giudicatrici che si sono succedute negli anni e va sottolineato il continuo prodigarsi di chi ne ha coordinato a lungo l'attività anche sul piano organizzativo.
Mi riferisco in primo luogo agli illustri presidenti della Giuria: i professori Mario Sansone, Giuseppe Semeraro, Francesco Tateo e Pina Belli D'Elia, che dagli anni dell'avvio a quelli a noi più vicini hanno apportato contributi di elevato profilo intellettuale e scientifico. Ma non minore riconoscimento si deve esprimere nei confronti dei componenti della Commissione che per tanti anni ne hanno fatto parte: il prof. Francesco M De Robertis, il prof. Francesco Vernaleone e, negli anni più recenti, il senatore prof. Pietro Mezzapesa, il prof. Angelo Massafra, lo scrittore dott. Raffaele Nigro. Tutti hanno esercitato con impegno e passione il ruolo di studiosi attenti, aperti alla varietà dei temi presentati al concorso, pronti a sottolineare i moderni indirizzi di ricerca e di metodo, nel segno dell'apertura della storia cittadina e regionale al lavoro scientifico e alla cultura nazionale.
Dobbiamo naturalmente ricordare, insieme agli studiosi anzi citati, tutti gli Autori che a vario titolo sono stati premiati nelle diverse edizioni del Premio, e che alla Istituzione conversanese hanno guardato come ad un punto di riferimento nell'attuale panorama regionale sulle ricerche di storia sociale, artistica, culturale e sulla storia delle istituzioni in un passato più o meno lontano.
A tutti loro dobbiamo essere grati.
Né possiamo qui tacere la essenziale collaborazione assicurata all'iniziativa dalla famiglia Marangelli, a partire dall'idea e dalle proposte che Francesca Marangelli - indimenticabile animatrice e generosa protagonista di tanti interventi culturali in Conversano, purtroppo scomparsa nel corso di quest'anno - trasfuse nel progetto del Premio cittadino e seppe concretizzare intorno ad esso. Fra l'altro, a lei si aggregò un gruppo di studiosi e di validi collaboratori, che diede vita fin dai primi anni '90 al Centro Studi "M Marangelli ", nato con la finalità di sviluppare proprie attività e di approfondire gli studi sul territorio.
A questo Centro Studi il Comune affidò nel 1994 il compito di curare gli aspetti scientifici ed organizzativi del Premio di Studio cittadino, assicurando così la continuità e regolarità degli interventi e garantendo un sicuro legame fra le istituzioni locali e il mondo della cultura, tra gli interessi culturali sempre più ricchi e diffusi sul territorio e la ricerca scientifica in corso presso istituzioni quali l'Università, le Soprintendenze, la Società di Storia Patria, i Musei regionali.
E noi siamo di ciò grati, come cittadini di Conversano, perché è proprio attraverso quelle relazioni e lungo il percorso segnato dal Premio di Studio che si è prodotto negli anni un arricchimento dell'ambiente locale e un contributo alla valorizzazione delle sue risorse culturali.
Conversano ha avuto anche grazie a questi interventi il riconoscimento di "Città d'Arte ", riconoscimento che rispecchia non solo la ricchezza e la qualità del suo patrimonio artistico, ma dà testimonianza anche delle iniziative culturali di cui la Città è divenuta promotrice e della qualità degli interventi di cui essa è sicura protagonista.
Di quel legame e delle collaborazioni di cui si è detto, vuole essere oggi testimonianza questa pubblicazione sul Premio di Studio "Conversano - Maria Marangelli ". La lunga attività svolta in questi 40 anni di vita dall'istituzione conversanese non solo dimostra la sua piena e attuale vitalità, ma altresì ci conferma nell'intento di proseguire nel far conoscere la storia generale e quella delle tante località pugliesi, ricche di arte e di cultura, e indirizza i nostri obiettivi verso ulteriori e migliori traguardi.

 
Francesco Iudice
Sindaco di Conversano Presidente del Centro Studi "M. Marangelli"
Scheda bibliografica
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Autore Vito L'Abbate
Titolo Il Premio di Studio "Conversano - Maria Marangelli"
Editore ComunicaAzioni - Conversano
Prezzo s.p.i
data pub. novembre 2007
In vendita presso: Centro Studi "M. Marangelli"
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