MUSeCO - Polo Museale della Città di Conversano

 
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La sezione Archeologica del Polo Museale   Sezione Paolo Finoglio
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MUSeCo il Polo Museale della Città di Conversano è una istituzione importante per conoscere sotto diversi aspetti le tradizioni, l’arte, la storia della città: il patrimonio culturale in esso raccolto contribuisce alla identità di Conversano ‘Città d’Arte’.
Dislocato tra il Castello Acquaviva d’Aragona e l’ex Monastero di San Benedetto, il Polo Museale di Conversano, si articola oggi in varie Sezioni: la Pinacoteca, distinta in “Sezione Paolo Finoglio” e “Sezione Francesco Netti”', il Museo del Territorio, con la “Sezione Abiti storici” e la “Sezione Bande Cittadine il Museo di Arte con la “Sezione Mostre Temporanee”. Nell’ex monastero di San Benedetto è sistemata la “Sezione Archeologica".

Il Castello fu edificato dai Conti di Conversano che si succedettero dall’XI secolo in poi, e in esso presero dimora da metà ‘400 i potenti feudatari che dominarono la contea per tre secoli e mezzo, gli Acquaviva d’Aragona (1456-1806). Nel ‘900, dopo le acquisizioni da parte del Comune, il Castello è diventato il principale polo attrattivo per le attività culturali ed espositive in Conversano.

In quello che era il “piano nobile” del Castello, l’odierna Pinacoteca ha preso il posto della Galleria dei conti, di cui si conserva integro nella sua unicità il ciclo pittorico sulla Gerusalemme liberata del Tasso. Lo dipinse per questi ambienti negli anni intorno al 1640 il pittore napoletano Paolo Domenico Finoglio (circa 1590-1645), attivo non solo a Napoli presso la Certosa di S. Martino, ma anche a Pozzuoli e in altri centri campani prima di passare in Puglia nel Salento; si trasferì poi definitivamente in Conversano, per assolvere presso gli Acquaviva d’Aragona al compito di “pittore di corte” e rispondere a numerose committenze di temi profani e religiosi.

Nei dieci grandi dipinti ispirati ad episodi tratti dalla Gerusalemme si rappresentano eroici personaggi (Tancredi, Rinaldo, Raimondo di Tolosa) e donne prese da intense passioni (Armida, Erminia, Clorinda), visti in movimentate scene di guerra e in intensi o dolorosi episodi di amore. In quelle raffigurazioni cariche di slanci di tono barocco (pur sostenute da dettagli di tipo naturalistico post-caravaggesco) il pittore trasferisce, con forte vigore espressivo, una visione energica e passionale della vita, nella quale poteva riconoscersi il fiero signore committente, il potente conte Giangirolamo II, il Guercio di Puglia. Questo ciclo pittorico viene considerato, per la sua completezza e organicità, uno dei più importanti episodi di arte di carattere profano del Seicento italiano.
Al piano superiore del Castello, ancora una sezione artistica è quella intitolata al pittore pugliese Francesco Netti (Santeramo in Colle, 1832-1894), le cui opere raccolte nella collezione di famiglia da Nicola Accolti Gil Vitale furono donate al Comune di Conversano. Nei dipinti di Netti si possono gustare “la rappresentazione precisa e luminosa del paesaggio urbano, l’osservazione attenta della natura, l’attenzione al paesaggio, la realizzazione di effetti di luce”. Questi aspetti ritroviamo nei dipinti con scorci urbani e paesaggi rurali, oltre che in dipinti in cui sono protagoniste le sue affascinanti figure femminili: Le ricamatrici levantine e Ragazza assopita sono due veri capolavori del mondo artistico del Netti.

Nel Museo del Territorio un interessante spazio è quello ricreato nella Sezione Abiti storici, che prende il nome dalla coppia “Capochiani-Pascale”, appartenente ad una benestante famiglia borghese il cui corredo nuziale, integralmente conservato dagli eredi, arricchisce questa Sezione museale di contenuti eleganti e di vero pregio. Qui abiti, indumenti, arredo domestico, oggetti di abbigliamento personale di alcune famiglie borghesi della società meridionale illustrano, con sobria ed efficace esposizione che attinge anche ad una originale documentazione d’epoca, i modi di vita e di esibizione tra metà ‘800 e primo ‘900.

Ancora tradizione e cultura locali, ma con i temi ed i toni accattivanti della musica popolare, si ritrovano nella Sezione dedicata alle Bande musicali cittadine: strumenti, divise, spartiti, ed inoltre motivi ed arie musicali tratte da opere dei grandi maestri italiani dell’Ottocento e del Novecento e da brani di celebri maestri pugliesi, accompagnano il visitatore attraverso le stanze dedicate a questo tema.
Infine, le opere di noti artisti contemporanei e non, vengono ospitate e ammirate in mostre temporanee nelle sale della Sezione di Arte.

La sezione Archeologica del Polo Museale è sistemata in alcuni spazi dell’ex monastero di San Benedetto (Monstrum Apuliae), complesso monumentale dalla ricca tradizione storica e religiosa che ha rappresentato uno dei fulcri più vitali della città dall’età medievale all’epoca moderna.

Qui è esposta una parte significativa del patrimonio archeologico di Conversano e del suo territorio (importanti materiali provengono infatti anche dalla località di Castiglione, ove sono i resti di un antico abitato risalente all’VIII-VI sec. a.C.), che documenta l’origine prelatina della città e la sua persistenza fino ad età romana. I numerosi reperti risalgono soprattutto ai secoli IV-II a.C. e sono stati recuperati in centinaia di tombe della necropoli antica che si estendeva al di sotto dell’odierna città. La parte alta della collina conversanese, racchiusa da una potente cinta di “mura megalitiche”, di cui un tratto si conserva proprio sotto la rampa che porta a S. Benedetto, costituiva il cuore della città peucezia e poi romana che si chiamava Norba: come dicono gli studiosi di linguistica, il nome Norba significava città fortificata.

I ‘corredi funebri’ provenienti dalla necropoli locale testimoniano la storia del popolamento nel territorio di Norba: vasi in ceramica, grezzi o dipinti a figure (la ceramica indigena e quella apula a figure rosse); oggetti di metallo comune come il ferro o più pregiato come il bronzo; oggetti di lavoro come i pesi da telaio, i pestelli, i rulli del vasaio; elementi di valore simbolico, quali lo strigile, il cinturone metallico, gli spiedi; alcuni oggetti preziosi, come anellini, fibule, monete in argento o bronzo, attestano la presenza di gente semplice ma anche di gruppi sociali benestanti e di un ceto aristocratico che dominava nella vita urbana.

Il Polo Museale della Città di Conversano si offre così al meravigliato turista, che spesso non si aspetta tanta bellezza e ricchezza di motivi, e che viene invogliato a conoscere anche il pregiato patrimonio artistico racchiuso nelle chiese della città (Cattedrale, S. Benedetto, S. Cosma, Carmine, S. Maria dell’isola), nella Pinacoteca Diocesana di Santa Chiara e nell’insieme, molto suggestivo, del “centro storico” cittadino, ricco di tanti angoli caratteristici e di pregevoli elementi architettonici carichi di memorie.

 Vito L'Abbate
già direttore emerito del Polo Museale della Cità di Conversano
testo tratto dal catalogo "Giorgio de Chirico | Ritorno al Castello" | pp. 147-149
 

 

 
MUSeCO - Polo Museale della Città di Conversano

 
 
Presentazione del catalogo "Giorgio de Chirico - Ritorno al Castello"
della mostra  di Giorgio de Chirico.
 

  

 

 

 
Museco Musei in Conversano

 
 
Presentazione del catalogo "Giorgio de Chirico - Ritorno al Castello"
della mostra  di Giorgio de Chirico. 
 




 
Guarienti una bottega
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Presentazione
  
Catalogo della mostra

I nuovi spazi espositivi del Castello di Conversano si presentano al pubblico per la prima volta. La Città, ed in particolare tutti coloro che amano l’arte, si riappropriano di luoghi che appartengono alla storia.
Così dal 17 dicembre 2015 la storia di Conversano “Città d'Arte” riparte con la meravigliosa mostra del maestro Carlo Guarienti che egli ha denominato “la bottega”.
L’esposizione consente al pubblico di vivere un’intensa esperienza conoscitiva ed emotiva attraverso un percorso che si avvia con la immensa classe dell’esperto Cuarienti che esprime una personalità profonda e travagliata con l’energia di una mano che plasma la materia spingendola oltre la realtà.
Il “viaggio” prosegue con il talento della giovane Virdi (Verdiana Patacchini) che presenta interessantissimi dipinti e sculture tra cui una serie dedicata al Finoglio.
La pittrice reinterpreta alcune scene della Gerusalemme liberata concependole in modo originale, vivace ed efficace.
La “bottega” accoglie e propone, inoltre, i tratti delicati ed ispirati dei dipinti di Irving Petlin, le eleganti ceramiche scolpite da Elisa Zaninoni e da Silvia Perotti e chiude con le strepitose, suggestive immagini fotografiche prodotte da Irene Kung utilizzando una straordinaria tecnica di elaborazione della luce.
Con soddisfazione ed un pizzico di orgoglio sento di poter dire che con questa mostra si scrive una pagina di storia moderna degna dell’antico splendore del Castello di Conversano e della prestigiosa bottega di Paolo Domenico Finoglio.
Ringrazio tanto coloro che nella nostra Puglia credono nell’arte e nella cultura.

Sindaco di Conversano avv. Giuseppe Lovascio
Scheda bibliografica
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a cura di AA VV
Titolo Guarienti una bottega
Editore Fotolito e stampa Litho Art New - Torino
Prezzo € 15.00
data pub. dicembre 2015
In vendita presso:
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Veronese, Tintoretto e la pittura Veneta
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Presentazione
  
Catalogo della mostra

Conversano, città d'arte e di storia, terra generosa di ogni bontà, antica contea arroccata su una collina che guarda al vicino mare, è orgogliosa di ospitare nella Galleria della Pinacoteca Paolo Finoglio i capolavori italiani di fine Cinquecento del Palais des Beaux-Arts di Lílle, opere di notevole pregio e valore artistico che ben si connettono al nostro territorio e alla tradizione artistica e culturale dell'intera Puglia.
La prestigiosa esposizione rappresenta un'importante occasione di rilancio dell'arte e del turismo a Conversano, città che, per la sua stessa struttura, custodisce all'interno
del tessuto urbano vere e proprie opere d'arte, capaci di affascinare i visitatori e di trasportarli indietro nel tempo, all'epoca di conti e badesse, di duelli e contese, al limite tra la realtà e la leggenda.
Al contempo, lo scambio artistico-culturale con la Ville de Llle prevede l'esposizione del ciclo pittorico della Gerusalemme liberata all'interno di uno dei più prestigiosi Musei di Francia: tale occasione non può che apportare alla rinascente Pinacoteca di Conversano e al Polo Museale, MUSeCO, quel respiro internazionale che la nostra Amministrazione ritiene giusto conferire alle proprie istituzioni culturali.
Lo scambio artistico-culturale tra la Pinacoteca Paolo Finoglio di Conversano e il Palais des Beaux-Arts di Lílle si inserisce dunque perfettamente nel programma di valorizzazione e di promozione dell'arte, della cultura e delle tradizioni di Conversano, e lega per sempre Conversano a Llle, in un connubio di amore per l'arte, per la storia e per la cultura in generale, quale componente essenziale per la crescita di ogni civiltà.

Pasquale Sibilìa
Assessore alle Politiche Culturali

 

Giuseppe Lovascio
Sindaco di Conversano


La collezione dei pittori italiani del tardo Cinquecento e d'inizio Seicento, conservata presso il Palais des Beaux-Arts di Lille, è di grande interesse: il farsi della raccolta segue, infatti, le vicende della costituzione dei musei francesi, dal decentramento napoleonico, alle politiche di acquisizione dei beni messe in atto da illustri direttori quali Edouard Reynart. In questo modo le copie, di grande qualità artistica, desunte da originali di autori affermati e volute per le collezioni reali da Luigi XIV, o lo splendido bozzetto del Veronese raffigurante 11 paradiso, destinato al ripristino della decorazione pittorica nella sala del Maggior Consiglio al palazzo dei Dogi di Venezia distrutta da un incendio, mettono in luce la particolare attenzione riservata a questa istituzione culturale. I Tintoretto, i Sustris, i Bassano e le altre opere conservate, principalmente di ambito veneto e di alta qualità artistica, con la loro presenza evidenziano la temperie del complesso e variegato ambiente lagunare aperto alle svariate influenze italiane e nordiche dell'epoca. Grazie all'impulso economico determinato da una borghesia ricca e culturalmente avanzata, Venezia divenne così prezioso crogiolo all'interno del quale fu superato l'impasse del manierismo toscano. La collezione del Palais des Beaux-Arts di Lille, articolata e ben costruita, permette cosi al fruitore di immergersi in questa realtà consentendogli, al tempo stesso, di affacciarsi su altre esperienze, quali quella romana e napoletana, e di avere in tal modo una visione complessiva del fenomeno artistico italiano a cavallo tra i due secoli.

Antonella De Marzo, Saverio Pansini, Rosanna Gnisci

Presentazione

La mostra di Conversano è posta sotto L’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

PATROCINATA DA: Unione Europea, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidente della Giunta Regionale della Puglia, Assessore al Turismo Regione Puglia, Presidente della Giunta della Provincia di Bari, Assessore alla Cultura Sport e Tempo Libero della Provincia di Bari, viaggiareinpuglia.it, Costa dei Trulli.

ENTI PROMOTORI: Comune di Conversano; MUSeCO Polo Museale di Conversano; Mibac, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggisitici di Puglia, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia; Comune di Lille; Palais des Beaux-Arts de Lille.

CON LA COLLABORAZIONE: Soprintendenza Speciale per il patrimonio Storico, Artisitico ed Etnoantropologico e  per il Polo Museale della città di Venezia e per i comuni della Granda lagunare.

IL PROGETTO SI INQUADRA IN UN’OTTICA DI SCAMBIO CULTURALE TRA ENTI APPARTENENTI ALL’U.E.

FINALITA’ DELLE MOSTRE: ’

  • Finoglio. Un Maestro del Barocco Napoletano. I dieci capolavori della Pinacoteca di Conversano a Lille. Lille, Palais des Beaux Arts, 23 aprile – 12 luglio 2010.
    L'idea progettuale della mostra da tenersi a Lille è nata dalla volontà del Conservateur del Palais des Beaux Arts Alain Tapiè di approfondire tematiche di Storia dell’Arte che prendono le mosse dal patrimonio dell’Istituzione. Il Museo di Lille, infatti, possiede un’interessante collezione di opere italiane relative al tardo Cinquecento e al Seicento tra cui è un’opera di Paolo Finoglio di particolare interesse. Il particolare fascino suscitato dall’interprete napoletano della lezione del Caravaggio ha spinto il Conservatore del predetto Museo ad esporre l’intero ciclo della Gerusalemme Liberata in un inedito allestimento ideato da Alain Fleischer, artista poliedrico e direttore dal 1997 dello “Studio national des arts contemporains-Le Fresnoy”, a Tourcoing in modo tale da creare possibilità di dialogo e di scambio tra espressioni dell’arte barocca e quella contemporanea.
  • Veronese, Tintoretto e la pittura veneta. Capolavori del Palais des Beaux Arts di Lille. Convesano, Pinacoteca “Paolo Finoglio”, Castello Acquaviva d’Aragona, 9 maggio 2010 – 21 luglio 2010.
    L'esposizione da tenere in Conversano organizzata nelle sale dell’attuale Pinacoteca “Paolo Finoglio” allocate nel prestigioso Castello Aragonese luogo per il quale furono progettate e realizzate le tele. La mostra tenderà non solo a mettere in evidenza la consistenza e la qualità dei manufatti artistici prestati dal museo di Lille, ma anche a ricreare percorsi e sollecitazioni utili ad operare un’efficace contestualizzazione del fenomeno tardo cinquecentesco e dei primi del seicento in ambito pugliese. La collezione di Lille, infatti, risulta particolarmente ricca di opere venete e la sua esposizione andrebbe a costituire un prezioso antefatto capace di illustrare in modo efficace l’ultima stagione dei grandi rapporti con la terra pugliese. È infatti nel volgere di questi anni che la regione muta il suo referente culturale ed artistico guardando con sempre più insistenza al contesto napoletano. Concepita in tal modo la mostra acquisisce una particolare pregnanza per il territorio.

APERTURA MOSTRE
Finoglio. Un Maestro del Barocco Napoletano. I dieci capolavori della Pinacoteca di Conversano a Lille. Lille,Palais des Beaux Arts: 23 aprile – 12 luglio 2010

Veronese, Tintoretto e la pittura veneta. Capolavori del Palais des Beaux Arts di Lille, Conversano Castello Acquaviva d’Aragona:9 maggio 2010 - 21 luglio 2010.

Orari visita a Conversano:
Martedì – Venerdì mattino: 10,00 - 12,30
Pomeriggio: 17,30 - 20,00
Sabato – Domenica mattino:10,00 - 12,30
Pomeriggio:  18,30 - 21,00
Lunedì chiuso.
Ingresso per disabili dal cortile del Castello
Sarà possibile, previa prenotazione, ottenere aperture in orari straordinari.
Info: 080.4951027 – Centro Informazioni Turistiche (via Domenico Morea – Castello di Conversano) 080.4956517
per giornalisti: 080.4955536

CURA DELLA MOSTRA A CONVERSANO: Fabrizio Vona, Saverio Pansini.
CATALOGO: Silvana Editoriale.
CURA DEL CATALOGO: Antonella De Marzo, Saverio Pansini, Rosanna Gnisci.
COMITATO SCIENTIFICO:
Ruggero Martines  Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia
Fabrizio Vona Soprintendente ai Beni Storici, Artisitici ed Etnoantropologici della Puglia
Alain Tapié Direttore del Palais des Beaux Arts di Lille
Antonella Di Marzo Soprintendenza ai Beni Storici, Artisitici ed Etnoantropologici della Puglia
Rosanna Gnisci Soprintendenza ai Beni Storici, Artisitici ed Etnoantropologici della Puglia
Saverio Pansini Direttore dell’Area Politiche Culturali del Comune di Conversano, Direttore MUSeCO
Caterina Bon Valsassina Soprintendente Speciale per il patrimonio Storico, Artisitico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e per i comuni della Granda lagunare
Fabrizio Magani Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
Luca Caburlotto Soprintendenza Speciale per il patrimonio Storico, Artisitico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e per i comuni della Granda lagunare

PROGETTAZIONE ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA A CONVERSANO:
Francesco Carofiglio

ELENCO DELLE OPERE IN ESPOSIZIONE A CONVERSANO

  • Leandro da Ponte detto BASSANO (e bottega) Gesù caccia i mercanti dal tempio, (Jésus chassant les marchands du temple), ultimo quarto del XVI secolo
  • Leandro da Ponte detto BASSANO Ritratto di Bastiano Gardalino, (Portrait de Bastiano Gardalino), 1580-1590
  • Francesco Montemezzano (Verona 1555 - Venezia post 1602) La Dialettica, (La Dialectique) , seconda metà del XVI secolo
  • Francesco Montemezzano La Geometria, (La Géométrie), seconda metà del XVI secolo
  • Francesco Montemezzano La Retorica, (La Rhétorique), seconda metà del XVI secolo
  • Francesco Montemezzano L’Astrologia, (L’Astrologie), seconda metà del XVI secolo
  • Lambert Sustris (Amsterdam 1515-20 Padova o Venezia 1568 circa) Giuditta e Oloferne, (Judith tenant la tête d’Holopherne), tra il 1548 e il 1551
  • Lambert Sustris Noli me tangere, tra il 1548 e il 1560
  • Paolo Caliari, detto VERONESE (Verona 1528- Venezia 1588) Esquisse pour le Paradis, 1578 circa
  • Paolo Caliari, detto VERONESE (d’après) Il martirio di San Giorgio, (Le Martyre de saint Georges)
  • Paolo Caliari, detto VERONESE (e bottega) Pietà o Il Cristo compianto dalla Vergine e due angeli, (Pietà ou Le Christ pleuré par la Vierge et deux anges), seconda metà del XVI secolo
  • Jacopo Robusti detto Tintoretto (Venezia 1519-1594) Ritratto di un senatore veneziano, (Portrait d’un sénateur vénetien) , 1570-80
  • Nicola Grassi (Zuglio Carnico, Udine 1682- Venezia 1748) La Cena, (La Cène), circa 1740-1750
  • Giambattista Tiepolo (d’après) (Venezia 1696- Madrid 1770) Sant’Agostino, Luigi di Francia, Giovanni l’evangelista e un vescovo, (Saints Augustin, Louis de France, Jean l’Evangéliste et un évêque), XVIII secolo           
  • Paolo Domenico Finoglio (Orta di Atella o Napoli 1590 ca.- Conversano 1645) L’Immacolata Concezione o La Vergine circondata d’angeli, (L’Immaculée Conception ou la Vierge entourée d’anges, 1626-1630
  • Domenico Fetti (Roma 1589- Venezia 1623) San Gregorio Magno, (Saint Grégoire le Grand), primo quarto del XVII secolo
  • Johann Liss (Oldenburg in Holstein 1595- Venezia 1630) Mosè salvato dalle acque, (Moïse sauvé des eaux), prima metà del XVII secolo
  • Francesco Lazzaro Guardi (Venezia 1712- Venezia 11793) Capriccio architettonico, (Caprice architettural), metà del XVIII secolo
  • Lionello Spada (Bologna 1576- Parma 1622) Joseph e la donna di Putiphar, (Joseph et la femme de Putiphar) , 1620 ca.
  • Alessandro Tiarini (Bologna 1577- 1668) Rinaldo e Armida, (Renaud et Armide), 1620 ca.
  • Carlo Maratta (Maratti) (Camerano 1625- Roma 1713) L’imperatore Augusto chiude le porte del tempio di Giano o La Pace d’Augusta, (L’empereur Auguste ferme les portes du temple de Janus ou La Paix d’Auguste), 1660 ca.
  • Gioacchino ASSERETO, Apotheose di San Tommaso D’Aquino, 1645

Lo scambio artistico-culturale tra la Pinacoteca “Paolo Finoglio” di Conversano e il Palais des Beaux-Arts di Lille si inserisce nel programma di valorizzazione e di promozione dell’arte, della cultura e delle tradizione di Conversano, città d’arte e di storia, terra generosa di ogni bontà, antica contea arroccata su una collina che guarda al vicino mare.
Il Ciclo della Gerusalemme Liberata, opera del pittore barocco napoletano Paolo Domenico Finoglio, ospite alla Corte degli Acquaviva D’Aragona, rappresenta indubbiamente un unicum nel suo genere, non solo per l’ampiezza del tema – si tratta, infatti, di ben 10 grandi opere -  ma anche per la sua stabile collocazione all’interno della stessa sede per cui fu progettato.
La sua esposizione all’interno di uno dei più prestigiosi Musei di Francia non può che apportare  alla rinascente Pinacoteca di Conversano e al Polo Mussale, MUSeCO, quel respiro internazionale che la nostra Amministrazione ritiene giusto conferire alle proprie istituzioni culturali.
Al contempo, l’esposizione, nella Galleria della Pinacoteca “P. Finoglio”, dei 22 Capolavori Italiani di fine ‘500 del Palais des Beaux-Arts di Lille, opere di notevole pregio e valore artistico che ben si connettono al nostro territorio e alla tradizione artistica e culturale dell’intera Puglia, rappresenta una importante occasione di rilancio dell’arte e del turismo a Conversano, città che, per la sua stessa struttura, custodisce all’interno del tessuto urbano vere e proprie opere d’arte, capaci di affascinare i visitatori e di trasportarli indietro nel tempo, all’epoca di Conti e Badesse, di duelli e contese, al limite tra la realtà e la leggenda.

Scheda bibliografica
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a cura di Antonella De Marzo - Saverio Pansini - Rosanna Gnisci
Titolo Veronese, Tintoretto e la pittura Veneta
Editore Selvana Editoriale Spa - Cinisello Balsamo (Mi)
Prezzo € 20.00
data pub. aprile 2010
In vendita presso:
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