Tra concettismo e nuova scienza 
L'opera di Domenico Antonio Mele
vuoto

Presentazione

  
Tra concettismo e nuova scienza - L'opera di Domenico Antonio Mele
Recupero dellacultura popolare

La pubblicazione dì Maria Aurelia Mastronardi sull'opera poetica di Domenico Antonio Mele non costituisce un ulteriore esempio di recupero "erudito" di un autore "provinciale", pressoché ignoto o appena citato dai repertori di fine Ottocento e primo Novecento, ma si inquadra in un più ampio progetto di' ricostruzione delle vicende legate alla storia della cultura pugliese ed in particolare della Terra di' Bari, la cui fisionomia appare per molti* versi incerta e senza caratteristiche ben definite.
L'analisi della vicenda intellettuale di un personaggio se pur "minimo", inserito in un preciso spaccato della vita accademica di alcuni noti sodalizi pugliesi e meridionali, quali l'Accademia dei Pigri di Bari, l'Accademia dei Ravvivati di Acquaviva e soprattutto l'Accademia degli Spensierati di Rossano, mira a ricostruire la storia o la "microstoria" di alcuni gruppi intellettuali, delle modalità di approccio all'esercizio letterario, della scelta di determinati modelli, della fortuna di questi ultimi nella storia civile sociale culturale del Viceregno napoletano, particolarmente verso la fine del XVII secolo.
E se Napoli rappresenta pur sempre il polo verso il quale gravita la vita intellettuale del Viceregno, il tessuto della periferia non si presenta certo omogeneo rispetto alla capitale, ma appare ricco al suo interno di sottili differenziazioni.
La ricerca della Mastronardi mira a delineare un tassello di questa situazione così variegata e composita. La scelta di un autore come il Mele, medico e letterato, non è certo casuale, ma ha il preciso scopo di' mettere in luce, in un'età di profondi mutamenti, da un lato la penetrazione dei fermenti innovativi della "nuova scienza" in aree per alcuni versi attardate e vincolate alla tradizione, dall'altro l'incerta definizione dello statuto sociale dello "scienzato", ancora legato ad una dimensione prevalentemente letteraria dell'esercizio intellettuale.
Proprio per questi motivi, se in senso lato l'intera produzione del Mele attesta un'adesione quasi incondizionata alle punte estreme del concettismo napoletano, di notevole interesse si presenta il poema scientifico Il Proteo, in cui, nella disamina della struttura dell'Universo, larghissimo spazio viene dedicato all'anatomia, con l'impiego non solo di tutto il repertorio tradizionale, ma delle più rilevanti scoperte della ricerca contemporanea ed in particolare di' autori come Bellini e Malpighi.
In tal senso, quindi, attraverso la vasta produzione di' un poligrafo come il Mele, emergono alcune linee di fondo della produzione letteraria, insieme con gli echi del dibattito scientifico che caratterizzava la vita accademica della provincia pugliese.
Costante è stata l'attenzione della Mastronardi a non generalizzare tendenze personali o di ristretti gruppi intellettuali; difatti la ricerca tende a definire la precisa trama di rapporti alla luce della quale l’esperienza del medico-letterato acquista la propria specifica connotazione.
In quest’ottica anche la ricostruzione di un “frammento”, come può essere definita la vicenda del Mele, può acquisire un suo significato e spessore, e comunque può rappresentare un esempio o un documento di vita letteraria pugliese del Seicento.
Il lavoro della Mastronardi, corredato da un ampio apparato di note e da una Nota al testo, tecnicamente ineccepibile nell'esame delle varianti, è da considerarsi dunque non solo di carattere storico letterario biografico, ma anche filologico, poiché la produzione del Mele, tratta da tre manoscritti conservati nella Biblioteca Nazionale di Bari, per la prima volta viene edita ed analizzata con tutte le armi della critica più seria e rigorosa, di cui l'Autrice dimostra di avere precisa conoscenza e sicurezza.

Giovanni Ramunni
Scheda bibliografica
vuoto
Autore Maria A. Mastomardi
Titolo Tra concettismo e nuova scienza - L'opera di Domenico Antonio Mele
Editore Schena Editore Fasano (Br)
Prezzo € 35.00
data pub. novembre 1990
In vendita presso:
Schena di Fasano
vuoto
Tra concettismo e nuova scienza 
L'opera di Domenico Antonio Mele
vuoto

Presentazione

  
Tra concettismo e nuova scienza - L'opera di Domenico Antonio Mele
Recupero dellacultura popolare

La pubblicazione dì Maria Aurelia Mastronardi sull'opera poetica di Domenico Antonio Mele non costituisce un ulteriore esempio di recupero "erudito" di un autore "provinciale", pressoché ignoto o appena citato dai repertori di fine Ottocento e primo Novecento, ma si inquadra in un più ampio progetto di' ricostruzione delle vicende legate alla storia della cultura pugliese ed in particolare della Terra di' Bari, la cui fisionomia appare per molti* versi incerta e senza caratteristiche ben definite.
L'analisi della vicenda intellettuale di un personaggio se pur "minimo", inserito in un preciso spaccato della vita accademica di alcuni noti sodalizi pugliesi e meridionali, quali l'Accademia dei Pigri di Bari, l'Accademia dei Ravvivati di Acquaviva e soprattutto l'Accademia degli Spensierati di Rossano, mira a ricostruire la storia o la "microstoria" di alcuni gruppi intellettuali, delle modalità di approccio all'esercizio letterario, della scelta di determinati modelli, della fortuna di questi ultimi nella storia civile sociale culturale del Viceregno napoletano, particolarmente verso la fine del XVII secolo.
E se Napoli rappresenta pur sempre il polo verso il quale gravita la vita intellettuale del Viceregno, il tessuto della periferia non si presenta certo omogeneo rispetto alla capitale, ma appare ricco al suo interno di sottili differenziazioni.
La ricerca della Mastronardi mira a delineare un tassello di questa situazione così variegata e composita. La scelta di un autore come il Mele, medico e letterato, non è certo casuale, ma ha il preciso scopo di' mettere in luce, in un'età di profondi mutamenti, da un lato la penetrazione dei fermenti innovativi della "nuova scienza" in aree per alcuni versi attardate e vincolate alla tradizione, dall'altro l'incerta definizione dello statuto sociale dello "scienzato", ancora legato ad una dimensione prevalentemente letteraria dell'esercizio intellettuale.
Proprio per questi motivi, se in senso lato l'intera produzione del Mele attesta un'adesione quasi incondizionata alle punte estreme del concettismo napoletano, di notevole interesse si presenta il poema scientifico Il Proteo, in cui, nella disamina della struttura dell'Universo, larghissimo spazio viene dedicato all'anatomia, con l'impiego non solo di tutto il repertorio tradizionale, ma delle più rilevanti scoperte della ricerca contemporanea ed in particolare di' autori come Bellini e Malpighi.
In tal senso, quindi, attraverso la vasta produzione di' un poligrafo come il Mele, emergono alcune linee di fondo della produzione letteraria, insieme con gli echi del dibattito scientifico che caratterizzava la vita accademica della provincia pugliese.
Costante è stata l'attenzione della Mastronardi a non generalizzare tendenze personali o di ristretti gruppi intellettuali; difatti la ricerca tende a definire la precisa trama di rapporti alla luce della quale l’esperienza del medico-letterato acquista la propria specifica connotazione.
In quest’ottica anche la ricostruzione di un “frammento”, come può essere definita la vicenda del Mele, può acquisire un suo significato e spessore, e comunque può rappresentare un esempio o un documento di vita letteraria pugliese del Seicento.
Il lavoro della Mastronardi, corredato da un ampio apparato di note e da una Nota al testo, tecnicamente ineccepibile nell'esame delle varianti, è da considerarsi dunque non solo di carattere storico letterario biografico, ma anche filologico, poiché la produzione del Mele, tratta da tre manoscritti conservati nella Biblioteca Nazionale di Bari, per la prima volta viene edita ed analizzata con tutte le armi della critica più seria e rigorosa, di cui l'Autrice dimostra di avere precisa conoscenza e sicurezza.

Giovanni Ramunni
Scheda bibliografica
vuoto
Autore Maria A. Mastomardi
Titolo Tra concettismo e nuova scienza - L'opera di Domenico Antonio Mele
Editore Schena Editore Fasano (Br)
Prezzo € 35.00
data pub. novembre 1990
In vendita presso:
Schena di Fasano
vuoto
La Berenice regina degli Argivi di Isidoro Calisto
vuoto
Recensione
  
Collana Crescamus 16

In attesa di recensione

 
Scheda bibliografica
vuoto
Autore Maria A. Mastomardi
Titolo La Berenice regina degli Argivi di Isidoro Calisto
Progetto grafico Vincenzo Perillo
Prezzo contributo
data pub. dicembre 2010
In vendita presso:
Coop. Armida Conversano Telefono: +39 080 4959510
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
vuoto

Mostra posizione