CONTEMPO WINTER 2022_SPECIAL EDITION
Rassegna dedicata alla fotografia d’autore “Contempo of Photo”

 
  “INVENTARIO”
Mostra di fotografia
GIANNI LEONE
Collezione permanente Fondazione Pino Pascali
a cura di Valentina Iacovelli
dal 3 marzo al 3 aprile 2022
ex chiesa di San Giuseppe a Conversano
 
 

 

 

 
     
 

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Dopo il successo della mostra “In giro per Bari” con le foto di Rocco Errico, in corso all’Ex Palazzo delle Poste di Bari, continua a Conversano edizione speciale di Contempo - progetto dedicato alle produzioni per l’arte e la cultura contemporanea di Valentina Iacovelli.

CONTEMPO inaugura la mostra “Inventario” di Gianni Leone, alle ore 18.30, nell’ex chiesa di San Giuseppe, con opere provenienti dalla collezione del Museo Pino Pascali, in collaborazione con la Fondazione.

Il taglio del nastro sarà preceduto da una conferenza-presentazione, alle ore 18 nel chiostro della Biblioteca civica comunale (via San Giuseppe di Conversano). Intervengono: Giuseppe Lovascio, sindaco di Conversano, Caterina Sportelli, assessora alla Cultura del Comune di Conversano, Stefania Liverini, direttrice area Politiche culturali, Gianni Leone, fotografo, Silvestro Simeone, fotografo, Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pino Pascali e Valentina Iacovelli, curatrice della mostra e fondatrice di Contempo.

Una collezione di scatti dagli anni settanta ad oggi con alcuni inediti che raccontano la ricerca di Leone dei paesaggi italiani e pugliesi con il suo stile peculiare che lo ha reso precursore di un metodo. In mostra foto scattate a Conversano, Polignano a Mare, Bari, Adelfia, Martina Franca e non solo. Le fotografie come espressione del proprio mondo interiore, mostrano sequenze di vita quotidiana, di luoghi intimi dove il tempo sembra sospeso. Ricordi che tentano di restituire un senso a un luogo perduto o indefinito.

“Dai suoi scatti traspare una sensibile poetica narrativa che supera gli stereotipi per approdare ad un realismo lirico”, spiega Valentina Iacovelli, curatrice della mostra e fondatrice di Contempo.

E aggiunge: “Gianni Leone come un gentiluomo silenzioso vaga per le vie dei luoghi da lui amati o scoperti. Questo suo “andare a zonzo” ci restituisce in immagini poetiche una inedita Conversano senza tempo. Le luci e le ombre emergono dal lontano passato. Le strade, l’architettura, i tanti volti delle città della Puglia concorrono a costruire un’idea di paesaggio come punto d’incontro tra il mondo esteriore e il mondo interiore”. Gianni Leone assieme ai suoi colleghi Luigi Ghirri, Mario Cresci, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte ha contribuito al rinnovamento dell’iconografia della fotografia italiana, ribaltando stereotipi e luoghi comuni sul Belpaese.

Nell’ambito di questa operazione dedicata alla fotografia urbana Contempo espone anche le foto di Silvestro Simeone, fotografo classe 1990. Le sue foto si trovano nello spazio all’interno della Biblioteca civica: una vetrina con affaccio su giardino comunale della Villa Garibaldi di Conversano.

La mostra Inventario è il debutto nella Conversano tanto amata da Leone: un’occasione per la città di creare un ciclo di appuntamenti con la fotografia d’autore. Appuntamenti annuali con esposizioni di prestigio, un modo per creare un turismo esperienziale per potenziare e sottolineare la valenza distintiva della città per il suo posizionamento, per la sua storia e per la sua bellezza architettonica.

Il format Contempo sceglie di diffondere la cultura del bello portando al di fuori degli spazi tradizionali, dalle fondazioni e dai musei, le collezioni per raggiungere un pubblico più ampio. In questo modo l’arte si fa, sempre più spesso, strumento di riqualificazione e valorizzazione del territorio, allontandosi dai musei per entrare nello spazio condiviso.

Il progetto Contempo of photo2022, realizzato da Contempo produzione per l’Arte e la Cultura Contemporanea, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), la Fondazione Museo Pino Pascali, Città Metropolitana. Promosso da Regione Puglia “PiiiL Cultura in Puglia”, Città Metropolitana di Bari, Comune di Bari, Comune di Conversano, Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.

Biografia

Gianni Leone nasce nel 1939 a Bari, nella cui Università ha insegnato Storia delle dottrine politiche. Inizia a fotografare nel 1979 nel contesto di un’intensa attività di animazione culturale: dal 1981 al 1983 dirige la galleria Spazio Immagine dove espone la prima ricerca, Letture, e fino al 1983 promuove gli “Incontri di Spazio Immagine”, intesi cicli di conferenze e letture, affiancati da esposizioni monografiche, di respiro nazionale e internazionale. Tra gli altri invita Luigi Ghirri, Mario Cresci, Giovanni Chiaramonte – che lo invita alla collettiva Luogo e identità della Fotografia contemporanea Europea (1982) – e Guido Guidi. La sua opera fotografica, centrata su una personalissima declinazione della ricerca critica del linguaggio dell’immagine e della memoria, si dispiega in più di trent’anni di viaggi, spesso ritorni, raccontati con fotografie in bianco e nero e poi, dal 1994, a colori.

Ha svolto collaborazioni e ricerche come Fasti barocchi (sul barocco napoletano, 1984), il fondamentale Viaggio in Italia, Giardini d’Europa (1988), Ritorno al mare(1994), Nuovo Paesaggio italiano (1998), Mediterranea, Verde e Vintage (2005, 2008), e le più recenti Poi (2010) e Casa Ghirri (2011), intense riflessioni sugli spazi della perdita. Leone continua a realizzare i suoi Vaghi Paesaggi, vedute del vagabondare, della bellezza, dell’indeterminazione splendida e continuamente mutevole dall’esterno in cui, imperfettamente, ci si specchia. Nel 2016 su invito della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare espone una mostra di oltre 100 fotografie in bianco e nero e colore dal titolo Inventario. Ancora nel 2016 Beppe Sebaste lo invita alla collettiva che inaugura la sua Stanza/Ci sono cieli dappertutto a Narni. Sempre a Narni, nel 2017, è ancora Sebaste che espone per la prima volta La casa e le stagioni, per ricordare di Luigi e Paola Ghirri le foto scattate nel casale di Roncocesi da Gianni Leone, Daniele De Lonti e Vittorio Fossati. Nel 2019, ancora nella Fondazione Pino Pascali, partecipa alla mostra Viandanti a Suda cura di Rosalba Branà.

La nascita del Museo Pino Pascali risale al 1998 a seguito di un importante lascito di opere e cimeli appartenuti all’artista da parte della famiglia. Nel 2010 il Museo si trasforma in Fondazione Pino Pascali, compartecipata dalla Regione Puglia e dal Comune di Polignano a Mare. L’attività della Fondazione muove i suoi passi dalla figura di Pino Pascali, uno dei più importanti esponenti dell’arte italiana e internazionale durante gli Anni Sessanta, scomparso a soli 33 anni a Roma, punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell’attività espositiva del museo. Oltre alle opere di Pino Pascali, tra cui i Cinque bachi da setola e un bozzolo, la Fondazione espone le opere degli artisti pugliesi più significativi e le opere degli artisti internazionali vincitori del Premio Pino Pascali. La collezione permanente e le mostre temporanee restituiscono al pubblico un’offerta culturale in linea con gli standard museali più apprezzati al mondo, tanto da veder assegnato, nel 2013 e nel 2019, il Primo Premio come Miglior Fondazione d’Arte Contemporanea d’Italia dalle riviste Espoarte e Artribune.

 
 

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