L’arte dei marmorari. Il cappellone settecentesco della Vergine della Fonte nella Cattedrale di Conversano
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Premessa
  
 

L’arte dei marmorari in Italia meridionale
Con piacere presento il libro di Leonardo Petro- sino che si inserisce nel filone di studi sull’arte dei marmorari in Italia meridionale, con particolare riferimento al Cappellone settecentesco della Vergine della Fonte nella Cattedrale di Conversano. Caso emblematico di una realtà operativa nell’ambito sia di una famosa cattedrale che di una importante Confraternita committente di opere d’arte all’architetto Giuseppe Gimma, noto grazie ad una recente e qualificata bibliografia storica e critica. (...)
Oggetto di studio del presente volume è la Cappella di Santa Maria della Fonte, nella cattedrale di Conversano, che preziosi documenti ritrovati presso gli Archivi da Leonardo Petrosino restituiscono alla nostra memoria, dopo che un incendio devastatore del 1911 ne ha cancellato le tracce.
Protagonista principale di tale ricerca è l’altare, fulcro da sempre di tutta la decorazione sacra, ma oggetto di totali decontestualizzazioni purtroppo anche in epoca recente. E così è stato anche nella cattedrale di Conversano.
L’accurato studio di Petrosino ben si adegua a quelle che sono le ricerche della nostra Cattedra. E’ una ricerca trentennale portata avanti dalla sottoscritta da quando pose l’attenzione sugli altari marmorei preziosi (ad intarsi di pietre dure o a intagli sinuosi) smantellati dopo la Riforma liturgica degli anni ’60, per una falsa interpretazione (...)di obbligatori cambiamenti per il nuovo rito anche in tutta la zona presbiteriale.
L’attenzione di studiosa su questo argomento, a partire dal volume Arte napoletana in Puglia dal XVI al XVIII secolo (1983), ha visto allineati con lei anche gli interessi culturali del “Centro Ricerche di storia religiosa in Puglia”, (...).
E proprio nella Collana di studi del “Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia” da me presieduta, si colloca a buon diritto il pregevole volume di Leonardo Petrosino che offre (...) il graduale passaggio analitico dal ritrovamento dei dati documentari (attestanti la commissione dell’altare della Madonna della Fonte 1776 sia al progettista Giuseppe Gimma che agli artefici, il napoletano di Antonio di Tommaso marmoraro e il martinese Angiolo di Michele stuccatore) all’attenzione ai luoghi oggi della Cattedrale di Conversano, confrontati con quelli dove originariamente si collocava il precedente altare della Madonna della Fonte (passando dall’abside laterale sinistra alla parete del transetto sinistro secondo appunto il progetto e il disegno esistente di Giuseppe Gimma), alla “riscoperta” di disegni acquerellati (presenti nell’Archivio diocesano di Conversano eseguiti nell’800 e già pubblicati da Rescio) con la possibile ipotesi che uno di essi (quello a “tipologia settecentesca”) possa corrispondere al disegno riproducente l’altare settecentesco della Madonna della Fonte, oramai non più esistente, ma opera del marmoraro napoletano, il di Tommaso.
La novità è che però il di Tommaso lavora con bottega a Bari ed il suo altare quindi non è importato da Napoli, com’era secolare prassi in tutto il ‘600 e prima metà del ‘700. (...) A fronte degli episodi di temporanea permanenza di artisti napoletani in Puglia, è da segnalare il fenomeno della seconda metà del Settecento di alcuni artisti napoletani che si insediano nelle città dove vengono chiamati per lavoro, spostandosi e formando bottega locale: Nicola Lamberti a Polignano, Andrea Scala a Trani, Vincenzo Pannone a Bitonto dove forma bottega affermata, tanto da denominare un’intera strada detta appunto la via “del marmoraro”.
A questi casi della seconda metà del settecento, possiamo aggiungere (...) ora questo del marmoraro napoletano Antonio di Tommaso, che lavora con bottega propria a Bari in quanto «capomastro marmoraro di Napoli, casato e commorante da molti anni a Bari». In Bari «dove detto altare dovrà travagliarsi», inclusa la condizione della circostanza, che se «questi non fusse di quella perfezione che si richiede, si possano da suddetti Signori Procuratore ed Officiali di detta cappella far formare in Napoli a danno e interesse di detto Mastro Antonio».
Interessante a questo punto è sottolineare l’idea originale di Leonardo Petrosino di corredare l’intero volume di una serie di Box relativi alla tipologia dell’altare barocco marmoreo, nei suoi particolari (...).
Tali Box hanno come sfondo le variegature di marmi più svariati usati per adornare gli altari, marmi sempre segnalati puntualmente nei contratti che venivano stipulati fra il committente e l’architetto e il marmoraro-scultore. (...)
Concludiamo dunque con tale splendido altare di tipologia sanmartiniana, cioè ispirato ai pregevoli modelli del grande scultore napoletano Giuseppe Sanmartino, che ha lasciato vari esempi in Puglia nella seconda metà del ‘700, tutti importati da Napoli. (...)

 

M. Pasculli Ferrara
Scheda bibliografica
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Autore Petrosino Leonardo
Titolo L’arte dei marmorari. Il cappellone settecentesco della Vergine della Fonte nella Cattedrale di Conversano
Editore AGA Arti Grafiche - Alberobello
Prezzo € 23.00
data pub. luglio 2010
In vendita presso:
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