Il destino dei duellanti
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Prefazione
  
 

Qualche tempo fa, nel nostro territorio veniva pubblicata una ricerca storica su un fatto realmente accaduto nel 1673, L’ultimo duello, ambientato a Conversano, Noicattaro e a Norimberga, in Germania. Il libro, scritto da Vito Didonna, proponeva la storia di un duello sulla base di documenti scoperti nell’archivio di Norimberga. La vicenda narrata ha avuto successo tanto da essere rappresentata l’estate scorsa, in forma teatrale, nei comuni di Conversano e Noicattaro. Ora lo stesso autore  ripete l’iniziativa  con Il destino dei duellanti, libro nel quale si ricostruisce la vita dei due protagonisti del duello di Norimberga, don Francesco Carafa di Noja e il futuro conte di Conversano, don Giulio II Acquaviva d’Aragona.
Le vite di questi due nobili feudatari, benché diverse, vissute con sprezzo del pericolo, sono così avventurose da incuriosire il lettore spingendolo a leggere d’un fiato le storie raccontate dallo storico nojano nel suo piccolo e bel libro.
Sopratutto le vicende del conte di Conversano, Giulio II, si presentano così intense da rendere il personaggio affascinante nel bene e nel male: gli amori contrastati, i duelli dai quali usciva sempre vincitore, le prepotenze verso i sudditi, le polemiche con la Chiesa, la misteriosa morte a Nisida, tutto ciò contribuisce sicuramente a fare del conte Giulio un uomo pieno di glamour.
L’altro protagonista del duello di Norimberga, don Francesco Carafa di Noja, salì agli onori della cronaca nera soprattutto per l’episodio del clamoroso sequestro di un naviglio con merce di contrabbando, nel porto di Bari. Successivamente, per dissapori con la famiglia, si allontanò da Noja, diventando a Roma prelato alla corte pontificia.
A margine di queste vicende, l’autore racconta la storia dello scandaloso rapimento, dal Monastero di S. Benedetto di Conversano,di donna Dorotea Acquaviva , da parte del nobile nojano  don Rodolfo Carafa. L’episodio dette luogo ad una bella, intensa, seppure breve, storia d’amore che sfociò nel matrimonio. Un loro nipote, don Giovanni Carafa, diventato duca di Noja, fu l’autore della famosa carta topografica di Napoli.
Sullo sfondo di queste vicende personali, si intravedono alcuni segni caratterizzanti la società feudale del ‘600, nel Regno di Napoli: il difficile rapporto tra sovrano e  baroni, i contrasti con la Chiesa, l’odiosa pressione fiscale spagnola a carico dei sudditi e, non ultima, la piaga del contrabbando.
A conclusione della lettura del volumetto, il lettore non può fare a meno di richiamare alla mente il bel romanzo storico del Manzoni, I Promessi Sposi.
La società feudale del ‘600, in cui è ambientato il romanzo manzoniano, il nobile prepotente feudatario Don Rodrigo, la storia della Monaca di Monza, la peste, tutto questo contesto è presente anche ne’ il destino dei duellanti, in cui si raccontano tante microstorie che, come gli affluenti di un grande fiume, si riversano poi nella grande Storia, illuminandoLa.
Con questo ultimo libro, lo storico nojano Vito Didonna, continua il suo cammino sempre più rivolto a voler ricostruire quella parte della storia della nostra Puglia  ancora sconosciuta, ma  affascinante e densa di mirabolanti avventure.

Filippo Affatati Scenografo teatrale
Scheda bibliografica
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Autore Vito Didonna
Titolo Il destino dei duellanti
Editore Grafica 2P s.n.c. Noicàttaro
Prezzo s.p.i.
data pub. dicembre 2009
In vendita presso:
tel. 080.4745480 cell. 392.5414875
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