Università Popolare e della Terza Età 
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Inaugurazione Anno accademico 2024-2025
Commemorazione XXV anno dalla Fondazione 

Conversano, 9 ottobre 2024 – presso Cinema Teatro Norba

 
 

 

 

 

 

 

 
Università Popolare e della Terza Età 
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Inaugurazione Anno accademico 2024-2025
Commemorazione XXV anno dalla Fondazione 

Conversano, 9 ottobre 2024 – presso Cinema Teatro Norba

 
 

 

 

 

 
Università Popolare e della Terza Età  UPTE - Conversano     
     Università Popolare e della Terza Età
Inaugurazione Anno accademico 2024-2025
                   UPTE - Conversano

anno accademico 2024 - 2025

 

Da sinistra a destra e dall’alto in basso:

DIRETTIVO: Giovanni Sibilia, Rosamaria Manghisi, Maria Coletta, Domenico Fanelli, Mimmo Scisci, Nunzio Sansonna, Leo Babbo.

DOCENTI:

Lezioni frontali: Gianni Buonsante, Laura Conte, Candida De Toma, Franca Di Vagno, Tonino Fanizzi, Antonio Galizia, Mario Giannuzzi, Franco Macchia, Chiara Liuzzi, Benedetto Boccuzzi, Angelo Ramunni, Margherita Sisto, Raffaele Cicorella.

Lezioni Laboratorio: Donatella Bianco, Adriana De Ruggieri, Annamaria De Ruggieri, Antonia Di Maggio, Ilaria Di Palma, Giovanni Di Vagno, Marika Piemontese, Gianni Totaro, Matteo Trovisi.

 Commemorazione XXV anno dalla Fondazione 
 Commemorazione XXV anno dalla Fondazione 

  

Discorso del presidente Giovanni Sibilia per il 25 esimo Anniversario dell'Università Popolare della Terza Età


Gentili soci, ospiti, docenti, autorità.

Oggi celebriamo un traguardo molto significativo: il 25 esimo anniversario della Università Popolare e della Terza Età. Credo che un quarto di secolo sia abbastanza per poter affermare, anche con orgoglio, di far parte di una Associazione matura, radicata sul territorio e direi anche utile alla cittadinanza.

Durante questi anni sono state erogate 20000 ore di lezioni, organizzate conferenze, gite, esibizioni di coro, di teatro, e tanto altro. L’evento di oggi ci offre l’occasione per riflettere, abbozzare un bilancio e rafforzare la consapevolezza del nostro valore.

Frequento l’UPTE da 15 anni e, sebbene non siano pochi, per preparare questo evento ho dovuto integrare le mie conoscenze ricostruendo la storia dei precedenti 11 anni a me ignoti. Ciò mi ha offerto l'opportunità di studiare il percorso associativo fin dai primi passi, ed è accaduto anche un qualcosa che ha stimolato un po’ la mia fantasia. Vi dirò che mentre curiosavo qui e lì, nei vari cassetti impolverati alla ricerca di un punto di partenza, mi sono imbattuto inaspettatamente in una cartellina contenente dei ritagli di giornali che parlavano di noi. Non nego che questi mi abbiano destato curiosità e attrazione, così ho maturato l’idea che era giunto il momento di mostrare a tutti quei ritagli.

Approfittando del momento propizio mi sono messo all’opera, dedicando parte della mia estate 2023, e non solo, a cercare, leggere, catalogare, integrare attraverso ulteriori ricerche e redigere un libro che, sebbene non pretenda di descrivere in modo esaustivo il percorso della nostra straordinaria Associazione, sicuramente consente di coglierne il sudore, l’impegno profuso per resistere 25 anni e poter concludere, parafrasando Vasco Rossi, con un bel: “Eh già… Noi siamo ancora qua”.

Quali furono i giornali che colsero i nostri primi vagiti?

La Gazzetta del Mezzogiorno, con un articolo di Antonio Galizia, quindi, L’informatore, La Piazza, Fax, La Vipera, Il Gazzettino, Levante, la Repubblica. Confidiamocelo, “finire” sui giornali, in un momento in cui i Social non esistevano neppure nella più fervida immaginazione era motivo di grande soddisfazione.
Poi, oltre agli articoli di stampa, sulla scia dell’entusiasmo che questa ricerca mi infondeva, ho pensato di includere anche altre informazioni desunte dai verbali delle Assemblee, del Direttivo e stralci di bilancio, in modo da arricchire i contenuti del libro.

Di seguito vi descrivo alcune utili informazioni storiche.

La nostra Associazione, fu avviata nel 1999. Dieci furono i soci fondatori: Donato Verna e Marisa Galgano, rispettivamente Presidente e Vice Presidente, quindi i Consiglieri: Simone Cardascia, Pasquale D’Alessandro, Sante Giannetta, Giacomo Moliterno, Rita Richetti, Nicola Sportelli, Francesco Trovisi e Maria Volpe.

Indubbiamente dobbiamo ringraziare questi dieci lungimiranti soci fondatori per aver dato vita alla nostra Associazione.
Diciamo pure che all’epoca ancora non esisteva un quadro legislativo di riferimento, ma in Italia, al sud come al nord, si erano già costituite realtà simili. I tempi erano maturi ed esisteva la Federuni (Federazione Nazionale Università) già dal 1982, alla quale la nostra UPTE aderì nel 2002, venti anni dopo. E Conversano, città ricca di scuole e notoriamente amante della cultura, non poteva rimanere insensibile ai richiami dei fondatori e a quelli dei bravi docenti che via via si aggregavano per condividere il loro sapere con i corsisti.
Da allora, benché la mission è rimasta invariata, le esigenze formative e la composizione dei frequentanti l’Associazione è un pochino cambiata, come del resto è cambiata la nostra società, come siamo cambiati tutti noi. Le fotografie e i filmati dell’epoca ci raccontano un po’ del “come eravamo”, si percepisce tanta semplicità, compostezza e voglia di adattamento. Poteva anche succedere di organizzare degli eventi nella stessa piccola sede dove si svolgevano le lezioni. Non di rado commemorazioni, feste e ricorrenze finivano degustando pietanze che gli stessi corsisti preparavano a casa. Un cliché, se vogliamo, romantico, ma oggi improponibile anche in considerazione del numero degli iscritti, ma questa radice, associata a un convinto ed entusiastico impegno, rappresenta proprio quella parte positiva del nostro passato che ci ha permesso di proseguire ininterrottamente e di crescere.

Disporre di una sede adeguata è sempre stata l’aspirazione che ci ha accompagnato. In principio le lezioni si svolgevano nei locali dell’Associazione “Con Loro”, grazie alla sensibilità del compianto dott. Giulio Gigante, oppure nelle aule, udite, udite! della Scuola Media Forlani (rif. Articolo di Antonio Galizia del 15/1/99 Gazzetta del Mezzogiorno) e della scuola elementare 1° circolo, a volte si tenevano nella Sala Consiliare e in altri siti comunali, grazie alla sensibilità degli Amministratori locali. Immagino l’impegno dell’allora presidente Donato Verna nel tessere la rete relazionale per ottenere i comodati per l’uso delle aule, necessari all’attuazione dell’offerta formativa. Tutto però era instabile, precario e a tutt’oggi, nonostante i progressi, aspiriamo ancora a disporre di una sede adibita a scuola per adulti, così come esiste una scuola per giovani.

Verrei ricordare alcuni docenti pionieri del nostro percorso, presenti col loro impegno sin dai primi anni di attività:

Nel 1999 c’era prof. Gimino Veltri, inizialmente come docente, poi come consigliere, come poeta e subito dopo come ideatore e coordinatore del giornalino interno Libera età. C’erano le prof.sse Camilla Coletta e Margherita Marzano ed anche Tina Franchini e Mino Zangorini come collaboratori.
Dal 2000 seguirono i professori: Velia Tateo, Pasqua Lomele, Linda Lopriore, Vito L’Abbate, Domenico Macchia, Mario Giannuzzi, Tina Sibilia e i dottori Antonio Fanizzi e Franco Macchia

Per una questione di sinteticità non posso citare tutti i docenti che si sono susseguiti, me ne scuso, ma è ovvio che a tutti loro va il nostro sentito ringraziamento.

Dal 1999 al 2011, come detto, l’Associazione è stata guidata dal compianto Donato Verna;
Dal 2012 al 2017 dalla dott.ssa Maria Pia Attanasio;
Dal 2017 al 2020 dalla sig.ra Maria Carrieri;
Dal 2021 dal sottoscritto.

Ancora per esigenze di sinteticità non posso citare tutti i componenti del Consiglio Direttivo che si sono susseguiti, segnalo che gli stessi sono elencati, anno per anno, nel libro commemorativo. Più problematico è stato rintracciare i nominativi di tutti i Docenti e degli iscritti, spero in futuro di poter redigere un’apposita dispensa. Tuttavia vorrei esprimere qualche considerazione sull’offerta didattica. Intanto va detto che si è sempre definita in base alla disponibilità dei docenti volontari e in base alle adesioni dei corsisti. Ci sono materie che resistono da 25 anni e materie che nascono, durano alcuni anni e poi si estinguono per esaurimento di interesse. In generale non c’è una forzatura da parte del Direttivo nel favorire o penalizzare una materia o un’altra. Posso affermare che l’attuale offerta didattica, frutto di affinamenti continui, è davvero di buona qualità e adeguata alle aspettative dei frequentanti. La crescita continua degli iscritti ne dà atto.
Vorrei segnalare un’altra considerazione che ha inciso sulla nostra crescita e riguarda la “quota annua di iscrizione” che è sempre stata relativamente contenuta grazie appunto al volontariato su cui l’Associazione è basata.

Ancora in tema di bilancio vorrei adesso esprimere una mia personale opinione riguardo alle relazioni interpersonali che hanno caratterizzato la vita associativa. Nei tre anni in cui ho operato nel ruolo di presidente e considerando quanto desunto dalla ricerca storica effettuata per redigere il libro che oggi presentiamo, ho maturato la consapevolezza che portare avanti l’Associazione è un compito gravoso e il relativo carico operativo e di coinvolgimento emotivo può essere ripartito solo con chi ha l’affezione necessaria, la presenza costante e la visione panoramica orientata alla risoluzione delle problematiche.

Durante questi 25 anni, come in tutte le famiglie che si rispettino, sono successi contrasti e incomprensioni, ma forse è proprio questa complessità che rende viva la nostra Associazione, e se stiamo qui oggi numerosi, significa che la forza del nostro valore fondante supera quella divisiva dei personalismi e ciò induce, a costo di ogni sacrificio, ad andare avanti. Però devo aggiungere: ben vengano le persone disponibili e capaci di salvaguardare questo meraviglioso bene comune.

Mi avvio alla conclusione, ma avrei ancora un’ultima riflessione da segnalare. Ripercorrendo la nostra storia appare evidente in tutta la sua importanza il buon rapporto con gli Amministratori Comunali. Citerò solo i Sindaci che si sono susseguiti in questi 25 anni: Vitantonio Bonasora, Francesco Iudice, Pasquale Loiacono e Giuseppe Lovascio. Con loro c’è stato un rispettoso reciproco riconoscimento che ha generato una costante sinergia positiva. E debbo aggiungere che non ho mai percepito l’ingerenza della politica nella gestione dell’UPTE e credo proprio che questo abbia favorito una libertà di pensiero e forse è anche stato motivo di longevità.
E oggi, nel solco di questi favorevoli rapporti, ringraziamo l’attuale Amministrazione Comunale e in particolare, il Sindaco Giuseppe Lovascio e, l’Assessore Katia Sportelli, per aver accolto l’invito a patrocinare questo evento e favorito la pubblicazione dell’annesso libro, che vogliono essere, la testimonianza di un percorso, un omaggio a quanti hanno prestato la loro opera. Questo per noi rappresenta anche un invito a proseguire e, per quanto possibile, faremo in modo che il nostro cammino non si fermi qui. Continueremo a lavorare per fare dell’UPTE un aggiornato contenitore culturale, con un’offerta formativa di qualità, continueremo a promuovere la cittadinanza attiva e a difendere quel senso di comunità inclusivo e solidale che ci contraddistingue!
… e auspico che contraddistingua tutti i cittadini della nostra bella Conversano!

Buon venticinquesimo anniversario a tutti!

 

 

 
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Salviamo i dialetti

Conversano, 13 giu. 2024 – presso il giardino dei Limoni Monastero di San Benedetto

 
 

 

 

 

 
 

Ce velёte venё, venetё!

E ce non nge velёte venё non nge sёte venёnne!

Ma ce venёte ié mégghie!

Pe chésse avёte a venё, a förze a förze!

Uèie a vóu ce non nge venёte!

 

 

 

 
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Salviamo i dialetti

Conversano, 13 giu. 2024 – presso il giardino dei Limoni Monastero di San Benedetto

 
 

 

 

 

 
 

Ce velёte venё, venetё!

E ce non nge velёte venё non nge sёte venёnne!

Ma ce venёte ié mégghie!

Pe chésse avёte a venё, a förze a förze!

Uèie a vóu ce non nge venёte!

 

 

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