Angelo Calcagnini

Note biografiche dell'autore
   
Angelo Calcagnini
Angelo Calcagnini
Nato a Castellana G.  12 feb. 1912

Sono nato da Antonio Calcagnini e da Giovanna Maria Inzucchi, in via Polignano, numero 7, alla contrada San Giovanni, il 12 febbraio 1912. A quell’epoca i miei genitori abitavano in un trullo, e là nacqui io.

Si stava stagnando, in quei giorni, una cisterna costruita allora vicino al trullo, e quella mattina, alle sette e mezzo, arrivò il maestro muratore che era Andrea Fanelli, soprannominato “u Russo”. Sentì di piangere me ch’ero nato da poco e chiamò mio padre, per dargli gli auguri.

Mesto Antonio, - disse (e lo chiamò “maestro”, perché mio padre era contadino, ma anche mastro paretaio, che fa cioè i muri a secco) - Mesto Antonio, auguri ! E’ un maschio? “

“Sì, sì mesto Andrea, - rispose mio padre - è un maschio”.

“Speriamo che sia un bravo scalpellino!” - disse mastro Andrea.

E anche mio padre disse: “Speriamo.”

Tutto questo l’ho saputo dopo, quando ero ragazzo e maestro Andrea, che faceva la stessa strada mia, perché abitava dietro a noi, parlava volentieri con me.

Per la Madonna della Grotta ha scolpito un interessante presepio in pietra ed altre sculture che adornano la chiesa-cripta.

Ha pubblicato:
 - Vita di un artigiano (1980),
 - La Madonna della Grotta (1985);
 - Tutte le opere di A.C. (1989).
 - la Madonna della Grotta (1991).

Tratto da: Tutte le opere


Angelo Calcagnini
di Antonio e di Giovanna Maria Inzucchi è nato a Castellana il 12-2-1912. Sposatosi l’8-9-1930 con Rosa D’Aprile, ha tirato su una famiglia di ben 12 figli, di cui due morti poco dopo la nascita.

Ha fatto quasi tutti i mestieri, collegati con la pietra: il cavamonti, il chiancataro, il guastacalce, il muratore, il costruttore; ma la sua specialità e la sua passione è rimasta quella del mestiere appreso ed esercitato da giovane: lo scalpellino. Agli scalpelli è tornato, quando è andato in pensione; e, prossimo ai 70 anni, ha allestito nella cripta della Madonna della Grotta, riapertasi specialmente per opera sua, un presepio di statue in pietra di sorprendente fattura.

Nel dicembre 1978, il periodico castellanese. La Forbice cominciò a pubblicare Vita di un artigiano, una sua autobiografia, curata - per la definitiva stesura scritta - da Pietro Piepoli. Le 19 puntate di questa Vita, rivedute ed ampliate, corredate di un 'Appendice di due Racconti lasciati così come Calcagnini li aveva scritti, furono edite in volume a sè dalla Tip. Pascale e furono donate dall’Autore e dalla moglie in occasione della festa delle loro nozze d’oro il 16-6-1980.

Entro lo stesso anno 1980 venne fuori, sempre presso la Tipografia Pascale, una Seconda Appendice, che conteneva Altri due racconti ed una Aggiunta a Vita di un artigiano e che - anche nella numerazione delle pagine - continuò il volumetto al quale è ora allegata.

Nel 1985, col personale interessamento e... contributo del Nostro, uscì: La Madonna della Grotta, Castellana-Grotte, Tip. Pascale. L’opuscolo conteneva, oltre tante illustrazioni e tante notizie, scritti di Marco Lanera, Pietro Piepoli, Vito De Bellis ed Angelo Calcagnini.

Di Angelo Calcagnini e del suo presepio si è occupata anche la stampa di più ampia risonanza regionale e riporteremo i nomi di tre testate, che indicano tre direttrici particolari della pubblicistica pugliese.

Augusto dell’Erba, in un articolo (Tra Bisanzio e... Castellana) su Meridiano Sud dell’autunno 1981, elogiava l’intraprendenza e l’iniziativa di Calcagnini, e del... suo gruppo, ed auspicava sponsorizzazioni, che è difficile ottenere, già a chiederle; figurati a non chiederle nemmeno!!!...

Nico Blasi, per illustrare uno dei piccoli saggi (Gli artisti della pietra) di Umanesimo della pietra. Riflessioni. 1983, sceglieva due fotografie di Angelo Calcagnini che sono anche in questo libro (vedi figg. 31, 38, 58).

Mario Laterza, esagerando un po’, nel supplemento Week-end della Gazzetta del Mezzogiorno del 21-12-1984, arrivava a dire che, quello della Madonna della Grotta, è il presepio più bello di Castellana.

L’articolo del Laterza è stato, poi, utilizzato da altri, che ne han scopiazzato giudizi ed errori (ci sono anche gravi errori nel giornalista della Gazzetta!); e, per fare un solo esempio, citeremo Eccobari, A. III, die. 1986. (Peraltro, per alcuni anni, suggerito chissà da chi, Tutto città della SIP, nella pagina con la pianta di Castellana, affermava che qui, da noi, c’erano da vedere: il Convento, S. Francesco e... la Madonna della Grotta!)

     Pietro Piepoli                                                                             

Note biografiche  dall'autrore



Vita di un artigiano
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Vita di un artigiano
Estratti
(riveduti ed ampliati)
da "La Forbice" n. 10-19 (1978-11980

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Questa autobiografia, faticosamente composta dal suo protagonista e non meno faticosamente ricostruita dal sottoscritto, è - sostanzialmente - il piombo usato, o da usarsi, dalla Tipografia Pascale per le dieci puntate che videro, o vedranno, la luce sul periodico castellanese «La Forbice», numeri 10-19 (dicembre 1978 - dicembre 1980).

Quanto al mio lavoro di ricostruzione, mi corre l’obbligo di chiarire che sono stato fedele, il più possibile, al testo di mesto Angelo; il qual testo è un brogliaccio, non facile a leggersi e non facile a capirsi, composto lungo l’arco di più mesi ed integrato da una serie di più foglietti, riferentisi a successivi episodi che l’Autore ha voluto ricordare.

Quando non son riuscito ad interpretare il brogliaccio, ho interpellato direttamente l’interessato ed ho cercato di rendere sempre, con un linguaggio il più possibile fedele al suo, quanto egli mi chiariva. Lo stesso metodo ho usato per alcuni episodi (pochissimi) direttamente trasmessimi a voce e da me, quasi sotto dettatura, trascritti.

L’originale manoscritto, di cui ho detto, è conservato, autografo, nella Biblioteca Comunale di Castellana-Grotte.

Ancora due parole circa la differenza fra il testo qui pubblicato e quello della Forbice.

Qui sono inseriti alcuni brani, stilati da Caleagnini dopo la pubblicazione delle puntate 1°, 3° e 5°, riguardanti gli anni 1916-17 (la chiamata alle armi del padre), 1922 (la punizione materna del venerdì santo), 1925 (il rattoppo della statuetta in gesso dell’amico Fanizzi), 1937 (la visita al cimitero di Genova) e 1947 (il progetto per il monumento ai Caduti).

Inoltre si è tentato di correggere alcuni dei non pochi errori, sfuggiti alla furia della pubblicazione della rivista, e si è data a tutto il testo una suddivisione in capitoli.

Infine si sono aggiunti, dopo l’autobiografia, due racconti, ai quali si fa precedere una indispensabile nota chiarificatrice, subito dopo il titolo.

Ci si esime, per ora, da qualsiasi commento.

Se ne vuol fare uno solo, di fondo: per breve, per modesta, per limitata che sia, questa è la vita di un uomo.

Aggiungo: questa è, di un uomo singolare, una vita singolare; singolare, non fosse per altro, per il fatto stesso d’essere stata scritta e d’essere stata stampata.

In queste pagine, ci si voglia credere o no, c’è un uomo vero, un uomo completo, un uomo che ha sofferto, che ha lavorato, che ha amato come, con felice espressione, che ben può definirsi letteraria, dice lo stesso Autore alla fine delle sue memorie.

Per me, poi, in queste pagine, c’è qualcosa di più: c’è un amico simpatico ed estroso, eccentrico ed imprevedibile, generoso e straordinario. Sì, straordinario.

Voglio dire che, per me, è stato un vero piacere collaborare ad un lavoro di codesto genere e presentarlo. 

Pietro Piepoli
Scheda bibliografica
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a cura Pietro Piepoli
Titolo Vita di un artigiano
Editore Tipografia Pascale
Prezzo s.p.i.
data pub. giugno 1980
In vendita presso:
 

 

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la Madonna della Grotta - 1991
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la Madonna della Grotta
Una chiesarupestre

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Io dico, scherzando, che questo è il IV libro della Madonna della Grotta.

Ed intendo, per I, Vita di un artigiano di Angelo Calcanini (Castellana-Grotte, Tip. Pascale, 1980), che, stampato in due mesi diversi, a giugno e a novembre, si chiude, a pag. 42, con il capitoletto Il presepio della Madonna della Grotta e tre foto di detto presepio; ed a pag. 87 (la numerazione delle pagine continua, nell’opuscolo di novembre, quella dell’opuscolo di giugno) con la foto di Calcagnini e la mucca per il presepio della Madonna della Grotta.

Per II libro, intendo l’opuscolo di 48 pagine, ricco di illustrazioni e di notizie, caldamente voluto da Angelo Calcagnini, espressa-mente intitolato La Madonna della Grotta (Castellana-Grotte, Tip. Pascale, 1985).

Per III libro, intendo il volume Angelo Calcagnini. Tutte le opere, con Presentazione di Pietro Piepoli ed Appendice su La Madonna della Grotta. Come si vede, nel titolo stesso riecheggia il nome della Madonna della Grotta. Ma noteremo anche che il cuore delle opere è rappresentato dalla nostra chiesetta: infatti il terzo capitolo del libro (Sculture) si divide in tre parti: a) prima del presepio; b) il presepio della Madonna della Grotta; c) dopo il presepio.

S’è visto come, nei tre titoli citati, è sempre ritornato il nome di Calcagnini! (E ritornerà, qui, ancora, ovviamente!) Ed è giusto che sia così, perché bisogna riconoscere che, se la Madonna della Grotta è stata riaperta ed aggiustata, ed è ritornata agli onori della cronaca... e del mondo, il merito è tutto di Angelo Calcagnini, ed a lui se ne deve rendere grazie.

A lui ed, anche, a sua moglie, Rosa Maria D’Aprile, morta dopo grandi sofferenze il 16 aprile 1990 (era nata il 3 febbraio 1914).

Anche Rosa ha fatto molto per la Madonna della Grotta: tante pulizie, finché ha potuto; la statuina in cartapesta del leccese prof. Angelo Capocci; la raccolta paziente e toccante per i restauri.

Ma questo IV libro della Madonna della Grotta è opera, essenzialmente, di tre universitari, ormai laureati o laureandi, dell’Università di Firenze Nicola Scarcelli, Marco Matarrese e G. Walter Putignano

 

E qui il mio compito di "curatore” potrebbe anche ritenersi esaurito.

Ma mi sia consentito scrivere poche altre parole, per dare poche altre notizie sulla nostra chiesetta, quasi a continuazione delle pagine 94 e 95 del citato Tutte le opere ecc. e delle pagine 22-24 del citato Madonna della Grotta.

Uno dei lavori più importanti, fatti per l’edificio e da noi non ancora segnalato, è stata la stagnatura ed il conseguente utilizzo del grande pozzo, che è sistemato all’angolo Sud-Ovest della costruzione. Mesto Angelo Calcagnini ha provveduto a renderlo agibile (nessuno vi aveva mai provveduto prima, in oltre duecento anni!), per cui non vi è più neanche il fastidio di attingere acqua dalla pur vicina fontanella pubblica.

È continuata la tradizione della Messa di mezzanotte alla vigilia di Natale, iniziatasi nel 1985. L’abbiamo continuata anche questo Natale scorso, pur essendo Calcagnini in Ospedale.

Anzi, per Natale, si va ripetendo da un po’ di anni una cara abitudine, che si avvia a diventare pur essa una tradizione. La professoressa Raffaella Mongiello di Bari, la quale ha donato alla Madonna della Grotta una bella tovaglia d’altare ricamata, ha accompagnato, per diversi anni, gruppi di alunni e di amici a visitare, in periodo natalizio, i presepi di Padre Pio al Convento e di Mesto Angelo alla Madonna della Grotta, come mete ideali per "sentire” il Natale. Anche ora, che è andata in pensione, ella - per Natale - torna alla sua vecchia scuola e si fa promotrice della gita-pellegrinaggio a Castellana. È venuta anche lo scorso dicembre 1990, con due pullman di studenti: e li ho accompagnati io, in sostituzione di mesto Angelo ammalato.

Antonio Nanna fu Pasquale, il quale era venuto in possesso di un Cristo alla cannedda (Gesù coronato di spine), che ha una lunga storia, da narrare in un’altra occasione, ha pensato bene di donare quella sua statua alla Madonna della Grotta, dove (un’altra tradizione che si continua!; fu sospesa solo l’anno scorso) si fa il sepolcro il Giovedì Santo. La statua è stata restaurata dalla Signorina Maria Minoia, che è una "specialista” in questo genere di restauri; ed ora fa bella mostra di sé nei sepolcri ultimi e la farà in quelli avvenire.

La nostra modesta fatica è finita. Leggerla, chi l’abbia letta, non vi avrà trovato gran gusto; prepararla, è stata una enorme stancata, per Calcagnini e per me. Sia, ecco, a onore e gloria di Calcagnini, ma - specialmente - a onore e gloria della Vergine Santissima della Madonna della Grotta!

Pietro Piepoli
Scheda bibliografica
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a cura Pietro Piepoli
Titolo la Madonna della Grotta - 1991
Editore Tipografia Pascale
Prezzo s.p.i.
data pub. luglio 1991
In vendita presso:
 

 

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Tutte le opere
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Il sogno di mesto Angelo sarà sempre stato quello di vedere, tutte di seguito, una dopo l’altra, in armoniosa sequenza, tutte le sue opere. In prospettiva, quando - alla fine di tanti lavori eseguiti, o durante l’esecuzione di essi - si faceva fotografare vicino all’opera realizzata, o che stava realizzando, in prospettiva - son certo - egli pensava a questo suo sogno.

Da concretizzare come? Con un libro.

Frequentando la Civica Biblioteca, mesto Angelo s’accorse, a un certo momento, che di libri, come sognava il suo, ce n’erano ed avevano un titolo seducente: L’opera completa di... X. Si trattava, e si tratta (perché la collana continua a pubblicarsi), dei Classici dell’Arte Rizzoli, detti anche CAR, più brevemente, per un richiamo alla sorella BUR (ma il successo della prima non è neanche un barlume di quello della seconda).

Da quel momento mesto Angelo non ebbe più pace. Nè ne diede più a me ed al tipografo Nicola Pascale. Perché anche lui voleva il suo libro dell’opera completa.

Il libro, ora, è qui: lo vedi anche tu, lo hai tra le mani. È la realizzazione di quel sogno, di cui si diceva all’inizio. Realizzazione faticosa, per la raccolta che mesto Angelo ha dovuto fare delle foto delle cose reperibili ancora; e, ciononostante, incompleta, per le tante cose che reperibili non sono più, perché donate, perché distrutte, perché lontane. (Un solo esempio: nella sua Vita di un artigiano mesto Angelo dice che all'abbazia di Montecassino fece dei capitelli simili a quelli antichi, con motivi di frutta. Ci pensi, se andava a Montecassino con un fotografo e si faceva fotografare, a riconoscerli???, i capitelli fatti da lui?!...)

Eppure penso che questa antologia di illustrazioni possa dirsi esauriente e, quanto meno, penso che contenga le cose più importanti (il presepio della Madonna della Grotta, per es.) o più singolari (i disegni dei ferri dello scalpellino, per es., i quali, eseguiti per scriverci sotto la corrispondente parola dialettale, formano - a veder bene - delle comode ed originali nomenclature per specialisti).

Tutto il materiale, che in questa occasione (ed anche prima) mesto Angelo conservava ed ha donato alla Civica Biblioteca di Castellana, tutto il materiale ha subito un primo esame ed è stato sottoposto ad una prima scelta, da parte dell’interessato Autore. Che ha scelto, ovviamente, secondo gli dettava il cuore ed il ricordo. Una scelta più fredda e distaccata è stata quindi operata da me, che miravo a dare un assaggio delle varie attività, in cui mesto Angelo si è cimentato, e che prediligevo foto storiche, documentarie. Infine ci si è dovuti rimettere al giudizio inappellabile del tipografo, il quale ha eliminato roba che non poteva essere riprodotta per motivi tecnici.

Comunque è rimasta inalterata la suddivisione, diciam così, in quattro sezioni, che io avevo sin dall’inizio dato alle illustrazioni disponibili:

I, disegni vari                                                                   figg.            2 - 18

II, lavori di particolare rilievo                                             »             19 - 27

                    a) prima del presepio                                    »             28 - 42

III, sculture   b) il presepio                                                 »             43 - 58

                    c) dopo il presepio                                         »             59 - 78

IV, riconoscimenti e documenti vari                                   »            79 – 89

Nell’ambito di ogni sezione, preferibilmente, le figure sono state ordinate cronologicamente. I titoli, dati alle opere qui illustrate, sono miei ed altra comodità non hanno che di precisarle, poi, nell’indice.

Mi pare d’aver detto l’indispensabile, per la presentazione di questo terzo volume di Angelo Calcagnini. E, comunque, mi sembra indispensabile far seguire una nota bio-bibliografica, che offra qual­che altro dato, utile ad una più completa comprensione di questo libretto e del suo Autore.

 

Pietro Piepoli
Scheda bibliografica
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Autore Calcagnini Angelo
Titolo Tutte le opere
Editore Tipografia Pascale
Prezzo s.p.i.
data pub. 25 gennaio 1989
In vendita presso:
 

 

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La Madonna della Grotta - 1985
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La Madonna della Grotta - 1985
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Si vuol aprire questo volumetto con il contributo del Prof. MARCO LANERA, Inserito nel volume La preistoria di ”Castellano”, sec. X-XII, Fonti per la storia di Castellana, Fascicolo I, Sezione Seconda - Commento (pubblicato per impegno dell’Ass. Pro Loco di Castellana-Grotte, presso la Tipografia Pascale, 1979).

In questo volume, alle pagine 150-155, commentando il documento XVI dell’altro suo volume Fonti per la storia di Castellana, Fascicolo Primo, dal 901 al 1117, Sezione Prima - Documenti (Bari, Italgrafica Sud, 1975), il prof. Lanera s’indugia a parlare della Madonna della Grotta al paragrafo 2 (La Lama e la Grotta) del capitolo Vili (Minutaglia Topografica).

Il documento esaminato è una cartula commutationis seu vicariationis fra il giudice Maiore, figlio di notar Bisanzio di Monopoli e che agisce anche per suo fratello Nicola, ed il monastero di San Benedetto di Conversano; è datato Conversano, ottobre 1091; permuta delle terre, che sono alla lontana contrada Corte di Orreo, nel Canale di Pilo, e nella prossimità di Castellano.

Si pubblica integralmente l’intero paragrafo, sottolineando - com’è detto verso la fine - che esso è stato composto nell’estate del 1977, quando la Madonna della Grotta non era stata ancora riaperta.

Pietro Piepoli
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a cura Pietro Piepoli
Titolo La Madonna della Grotta - 1985
Editore Tipografia Pascale
Prezzo s.p.i.
data pub. 1985
In vendita presso:
 

 

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