Villaggio del Fanciullo
vuoto
Recensito per "Scaffale" da Francesco Saverio Iatta
  
Villaggio del Fanciullo  

Giuseppe Lovecchio continua nella sua meritoria opera di scavo storico volta precipuamente a ricostruire le vicende più significative che hanno contrassegnato, in maniera singolare, la storia della nostra comunità. In Il villaggio del fanciullorievoca - con l’acribia documentale che gli è oramai consueta - le vicende che hanno portato alla realizzazione del Villaggio del fanciullo (vedi Il villaggio del fanciullo promosso dal Circolo fratellanza conversanese di Long Island City N.Y., Artigrafiche SCICI, Conversano 2007). 
Con questo suo nuovo lavoro (dopo aver ricostruito le vicende che hanno portato alla costituzione dell’«Università Popolare», della “Società operaia di mutuo soccorso”, delle “Confraternite, congreghe e opere pie” e  dell’ «Ospedale civile F.Jaja») l’avvocato racconta, in modo affabile quanto partecipato, le vicende di tutti coloro che seppero dar vita a quello che pareva, inizialmente, solo un sogno. E, poi, richiama alla mente dei più distratti la mole dei sacrifici, delle rinunce e delle incomprensioni che spesso costellarono la stessa realizzazione del Villaggio. 
Questa volta, per sovra mercato, la rievocazione delle contingenze storico-culturali che hanno portato alla costituzione del Villaggio è ancor più meritoria - delle altre sin qui condotte - perchè l’avvocato Lovecchio non s’è potuto valere dell’archivio della parrocchia di sant’Andrea e dello stesso Villaggio perché inesistenti. 
 Quanto poi risulta particolarmente funzionale, in questa ultima rievocazione, sono le testimonianze raccolte sull’iter che portò alla creazione del Villaggio e poi il ricco, inedito corredo fotografico che si squaderna dinnazi agli occhi del lettore. Lettore che, per questo, si rivede passare dinnanzi - con un senso di non rattenuta malinconia - personaggi pubblici nazionali e non (sia emigrati negli USA che residenti nella natia cittadina) o comuni cittadini che, grazie al loro disinteressato apporto, hanno contribuito - in maniere davvero non sempre consuete-  alla costruzione di una struttura ch’è stata uno dei peculiari vanti della nostra comunità. Grazie al corredo fotografico il lettore ha, inoltre, a disposizione una rievocazione che è anche visivamente efficace. Infatti le su citate riproduzioni permettono di riandare - sull’abbrivio della memoria - alle singolari figure umane, religiose e politiche che - almeno un tempo - Conversano ha avuto la fortuna di avere sia negli Usa - e ci riferiamo ai membri del circolo della fratellanza di Long Island N.Y.-  quanto anche, in misura non modesta, nella nostra stessa comunità. 
 A quanti poi ritengono che le rievocazioni sin qui offerte dall’avvocato Lovecchio siano solo di stampo “giornalistico”, facciamo presente che queste rimangono, a dispetto degli stessi ipercritici lettori, dei solidi punti di partenza, oramai ineludibili, per ogni ulteriore più ambiziosa ricostruzione. Intento questo ultimo che non è stato mai programmaticamente perseguito dall’avvocato Lovecchio che, non per nulla, affida le sue impagabili rievocazioni ad uno stile eminentemente colloquiale che deliberatamente si propone di risultare “semplice e immediato“ e tale, comunque, che “i lettori trovino di facile e piacevole comprensione”.

 

Francesco Saverio Iatta
Recensito da Paolo Viotti
  
Villaggio del Fanciullo  

Recensito da Paolo Viotti

 

La ricostruzione storica dell'impresa che consentì di realizzare anche a Conversano il Villaggio del Fanciullo è l'ultima fatica di Giuseppe Lovecchio. Già direttore della Confcommercio di Terra di Bari, Lovecchio ripercorre le tappe di quella che, per quei tempi (gli anni '50), fu una grande opera, non soltanto per le dimensioni dell'edificio. 
L'autore si sofferma su tre personaggi a dir poco temerari (così vennero considerati all'epoca): monsignor Vittorio Tricase, l'avvocato Nicola Scarpelli e Raffaele Iacovazzo, segretario della scuola di avviamento professionale di Conversano e apprezzato giornalista. In anni di grande disagio sociale, morale ed economico, quali erano quelli immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, i tre credettero in un sogno: realizzare un Villaggio del Fanciullo anche a Conversano, identico negli scopi a quello costruito nella vicina Bari. L'opera fu realizzata grazie al contributo decisivo dei conversanesi d'America, in particolare del Circolo della fratellanza di Long Island, New York. Lovecchio ripercorre minuziosamente tutte le tappe della realizzazione della struttura. Tutto nacque da un'intuizione di monsignor Vittorio Tricase. 
Negli anni difficili del dopoguerra, volle istituire un asilo per bambini dell'età prescolare di mattina e fare doposcuola per scolari delle elementari di pomeriggio, utilizzando un locale contiguo al corpo di fabbrica della chiesa di Sant'Andrea. Successivamente il Villaggio del Fanciullo accolse anche ragazzi che avevano bisogno di assistenza. 
All'interno della struttura nacquero laboratori artigianali per insegnare mestieri e scuole per insegnare a leggere e scrivere. Il contributo degli italo americani è ricostruito minuziosamente dall'autore, che come già in altri lavori non manca di arricchire il proprio lavoro con fotografie, documenti e ritagli di giornali. Oltre a descrivere le tappe della realizzazione dell'opera, Lovecchio si sofferma a raccontare vicende personali e aneddoti sui protagonisti dell'impresa. Ne viene fuori un interessante spaccato di storia locale.
La Repubblica 3 gennaio 2008 (Paolo Viotti)
Recensito da Vittorio Polito
  
Villaggio del Fanciullo  

Il villaggio del fanciullo di Conversano

 

Giuseppe Lovecchio Villaggio del Fanciullo Edizioni Arti Grafiche Seisci pagg. 212 L'instancabile Giuseppe Lovecchio ha pubblicato l'ultimo suo lavoro Villaggio del Fanciullo, edito dalle Arti Grafiche Scisci di Conversano. Lovecchio, magistrato tributario e redattore del periodico della Camera di Commercio "Bari economica", ha scritto numerosi libri con argomenti vari, (la maggior parte riferiti al suo paese: Conversano). 
Questa volta ha pensato di ricordare alcuni concittadini residenti all'estero che hanno contribuito a fare la storia della sua città, raccontando le vicende del Villaggio del Fanciullo conversanese attraverso la nutrita corrispondenza intercorsa tra la signora Emma Scarpelli De Bellis e suo padre ed alcuni dirigenti del Circolo della Fratellanza conversanese di Long Island City di New York, che furono determinanti sul piano economico-finanziario nella rea-lizzazione del Villaggio. 
Molte difficoltà ha incontrato l'autore nel reperimento delle fonti documentali e fotografiche, insufficienti per un racconto completo ed esauriente. 
La pubblicazione non vuole essere un duplicato di un precedente lavoro del Crsec Distretto Bari/15, ma intende rendere testimonianza a tutti i protagonisti che dettero vita ad un sogno, nonchè portare alla luce, attraverso il materiale documentale, i sacrifici, le rinunce, le incomprensioni che la realizzazione di quel sogno comportò. 
Nell'introduzione Lovecchio fa un breve excursus storico della Chiesa di Sant'Andrea, che riprenderà e concluderà nelle pagine finali, mentre la conclusione si ferma agli anni '70, quando la povertà che ispirò la creazione del Villaggio era diventata ormai un ricordo, sostituita da una diffusa agiatezza sociale ed economica.
Nel volume, documentatissimo, sono stati inseriti alcuni mattutini di mons. Gianfranco Ravasi, nell'intento di offrire spunti di riflessione per arricchire il notevole lavoro dell'autore.
Bari Sera Zip del 26 feb.braio 2008 Vittorio Polito
Scheda bibliografica
vuoto
Autore Giuseppe Lovecchio
Titolo Villaggio del Fanciullo
Editore Arti Grafiche Scisci Conversano
Prezzo s.p.i.
data pub. novembre 2007
In vendita presso:
Coop. Armida Conversano 
Telefono: +39 080 4959510
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
vuoto

Mostra posizione