False chimere
vuoto
Prefazione del Prof. Antonio Realmonte
  
Romanzo

’esistenza dura, difficile di Lorenzo e della sua famiglia, dove manca la figura paterna, è, purtroppo, una tematica ricorrente nel nostro quotidiano. Non è così e l’autore del presente romanzo, Angelo Buonsante, ne è viva testimonianza. Lorenzo, protagonista sfortunato della storia, rappresenta tanti giovani di oggi che, nonostante i buoni esempi, pur presenti nella propria famiglia, per una logica spicciola ed anche immatura, propria dell’età, non sa sottrarsi al grande fascino del dio denaro, prendendo come modello personaggi negativi della vicenda. Solo di fronte al dramma Lorenzo riacquista la sua dignità: l’aver partecipato al delitto è sufficiente a farlo sentire colpevole pur non essendo stato lui a premere il grilletto della pistola e ad uccidere. In carcere, poi, la sua permanenza, avversata da altri detenuti, si colora di esperienze artistiche che in qualche modo gli offrono la possibilità di riavvicinarsi a quella società, i cui spaccati sono ben connotati e descritti nel testo, e che lui aveva considerato, in fondo, ostile. La storia si snoda, così, tra alti e bassi sul piano psicologico ed umano, che la rendono attraente tanto che il lettore è sollecitato a leggere, preso com’è dal desiderio di conoscere l’esito finale. A rendere piacevole la lettura del testo, concorre anche la scelta di un linguaggio familiare e, quindi, di facile intuizione e comprensione. Pertanto, senza dubbio, considerata la sua valenza educativa, è idoneo per un pubblico di lettori giovanile, nonché adulto.

Prof. Antonio Realmonte

Introduzione: di Angelo Buonsante

La storia di Lorenzo può essere quella di un adolescente qualunque interessato alla continua ricerca di uno “status vivendi” sempre migliore. 
Influenzato dalla società adulta, tenta di raggiungere, con ogni artificio, maggiore ricchezza. 
Gridare allo scandalo per il fatto che gli uomini di oggi si dannano l’anima per rincorrere una sicurezza economica maggiore e più consistente, non è un fatto nuovo, ma di tutti i tempi e le società. Il denaro, perciò, come simbolo e strumento necessario del potere, è diventato un idolo a cui offrono un sacrificio di immoralità e disumanità. Nessuno, oggi, si accontenta più di garantire a se stesso e ai propri familiari un benessere soddisfacente e appagante, ma vuole di più, sempre; perciò, è costretto a darsi da fare in mille modi, leciti o illeciti, per innalzare il suo tenore di vita e, soprattutto, per assicurarsi una condizione sociale di prestigio. 
Merita considerare che, con una massiccia ondata di messaggi pubblicitari, di inviti suggestivi e persuasivi, i mass-media caricano negativamente ognuno, convincendolo della assoluta necessità di comprare beni e persuadendolo che, solo in questo modo, si può dare un senso e una dignità alla propria esistenza: i beni materiali diventano valori sociali che assicurano prestigio e dignità a coloro che li posseggono e li consumano. 
E’ chiaro, perciò, che per ottenere ciò che si vuole, bisogna disporre di denaro e, chi ne ha già a sufficienza, ne desidera di più: Il denaro è ormai una nuova religione predicata con intensa serietà da uomini e donne di questo tempo, che mostrano, tra l’altro, una preoccupante disposizione a non badare ai mezzi con cui il rito della ricchezza può essere celebrato. Ne consegue che i bisogni non rappresentano più quello che manca, ma di cui si avverte la mancanza: la povertà e l’indigenza sono esempio, il più delle volte, della ridotta disponibilità di beni superflui che il potere economico fa apparire come indispensabili. E’ impensabile, comunque, negare alla società il diritto a procurarsi quanto serve per migliorarsi in senso civile e culturale, ma non bisogna sprecare un’esistenza per rincorrere i mezzi materiali che intrappolano “false chimere”. Il dio denaro continua a vincere su tutti i fronti, conquistando, giorno dopo giorno, nuovi fedeli ai suoi riti sanguinosi e crudeli. 
Questo spiega la violenza, la crudeltà, i contrasti feroci, le ansie e le paure, la brutalità e la disumanità del vivere moderno. Per orientarci e avviarci verso modi più autenticamente umani, occorre ribaltare dalle fondamenta le strutture economiche e gli pseudo-valori su cui regge la società moderna e ispirare la propria vita, finché siamo ancora in tempo, ai sentimenti ed ai principi più veri e genuini della solidarietà umana, della fratellanza, della felicità e dell’amore tra le creature.
Scheda bibliografica
vuoto
Autore Angelo Buonsante
Titolo False chimere
Editore Vivere in
Prezzo € 8,00
data pub. aprile 2005
In vendita presso:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
vuoto

Mostra posizione