Per amore della nostra terra
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Prefazione

  
Per amore della nostra terra
Itinerari ambientali. storici
e culturali di Puglia

Un mare aperto in bonaccia. Così apparve la Puglia agli ardimentosi viaggiatori francesi che, guidati dall’abate Richard de Saint Non, nel Settecento si avventurarono alla scoperta della nostra regione. La spedizione, della quale facevano parte lo scrittore Vivant De Non e l’architetto-pittore Jean Louis Desprez, ha lasciato tracce importanti non solo nel testo ma, soprattutto nelle bellissime incisioni che rappresentano la Puglia con i suoi monumenti, la sua gente, il suo paesaggio così accattivante da suggerire ai francesi di essere in presenza della «terra promessa dopo la traversata del deserto. La bellezza, la varietà, le gradazioni di verde dalla vegetazione formano un quadro così sereno, così dolce, così gradevole alla vista, così incantevole che non ci si stanca di ammirarlo». Come si vede è una delle descrizioni più gratificanti della nostra terra, ma non è l’unica, né la più antica. Prima dei Francesi, aveva compiuto in Puglia ben quattro viaggi, tra il 1680 e il 1687, l’abate romano Giovanni Battista Pacichelli che, nell’opera postuma “Del Regno di Napoli in prospettiva”, pubblicata nel 1703 dallo stampatore napoletano Michele Luigi Mutio, offriva una gran mole di informazioni sulla realtà territoriale, sull’organizzazione politica, civile ed ecclesiastica delle nostre contrade con un prezioso supporto cartografico. Poi vennero le descrizioni di altri viaggiatori stranieri (Henry Swinburne, George Berkekey, Johann Riedsel, Sigismond Valent), ma la pietra miliare lungo la via che sarà percorsa da numerosi altri viaggiatori, italiani e stranieri, rimane quella del “Voyage pittoresque ou descriprions du Royaume de Naples et de Sicile” della spedizione Saint Non pubblicato in tre tomi (l’ultimo nel 1783). Un racconto fresco, accattivante, con illustrazioni di tale finezza da trasmettere, con efficace segno grafico, la suggestiva bellezza del paesaggio, la superbia di certe vestigia archeologiche e monumentali, l’epopea della storia richiamata alla memoria.

Tutto questo in un’epoca nella quale la Puglia era tagliata dagli itinerari dei grandi viaggiatori per i quali l’Europa finiva a Napoli.

Il gusto della ricerca e il desiderio di raccontare ha stimolato nel tempo centinaia di studiosi ognuno dei quali ha contribuito a tenere vivo, a rinfrescare e arricchire quel racconto.

Il libro che offriamo all’attenzione del Lettore, ha una motivazione in più: l’amore per questa terra bella e fortunata, dolce e misteriosa, scrigno custode di mille e più anni della nostra vicenda umana. “Per amore della nostra Terra” è il titolo del racconto che ha impegnato due “viaggiatrici” dei tempi nostri, Angela Campanella e Santa Fizzarotti Selvaggi. Un viaggio lungo un itinerario di straordinaria suggestione sul filo della memoria sto­rica ritenuta non solo ricordo vivente del passato, ma, soprattutto, fondamento importante della nostra vita di oggi.

Ed eccoci proiettati nella storia delle origini di questo lembo di terra che si vuole nata da una scheggia del Continente africano, con i suoi popoli, i popoli della Puglia antica che riemergono dalle testimonianze ancestrali affiorate sul Gargano, nella Grotta Paglicci, uno dei siti paleolitici più vasti e importanti d’Europa, o nella Grotta Romanelli in quel di Castro o nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco o nelle costruzioni megalitiche della penisola salentina. Le due autrici, consapevoli dell’importanza della Storia, alzano il grande sipario di quel palcoscenico per presentarci, in una accattivante sceneggiatura, la Puglia di oggi.

E così, come in un film, fotogramma dopo fotogramma, si dipana la grande matassa della vita di questa nostra terra, in tutte le sue componenti: i personaggi, le tradizioni, i costumi, le connotazioni urbanistiche e architettoniche, i monumenti, le marine, le pietre, i rilievi e i declini, le chiese, le cattedrali i castelli, le grotte, la campagna, le storie e le leggende: un quadro composito e sfaccettato che, risalendo il fiume dei secoli, si fa pae­saggio antropologico, geografico e sentimentale.

Un itinerario costruito con curiosità e rigore, ma soprattutto con l’intatta passione di raccontare, con il gusto del dettaglio, ma anche con l’attenzione per l’affresco di divulgazione storica. In alcuni dettagli le due autrici ci offrono una dimensione nuova della nostra regione proponendoci sapori, atmosfere, personaggi, luoghi che hanno il potere di destare fresche ed intense emozioni. «Quell’angolo di terra mi sorride più di qualunque altro», afferma Orazio rivolgendosi a Settimio (Odi, Libro II) dopo avergli confessato la volontà di recarsi «verso il fiume Galeso gradito alle pecore coperte di pelli e ai campi governati dallo spartano Falanto», due figure fortemente legate alla storia di Taranto. Ecco, questo sentimento è l’impronta dell’intero racconto di Angela Campanella e Santa Fizzaroti Selvaggi.

Un atto d’amore per ricordare le bellezze mai sopite della nostra terra, ma anche un monito a rispettarne la storia, a tutelarne l’irripetibile identità fisica e culturale. Alla ricerca dei mille colori di Puglia, recita il capitolo introduttivo. E questi colori sono nella Murgia, nelle sue tre proiezioni (Barese, Costiera e dei Trulli), nella superba bellezza del Gargano, nella leggiadra, elegante distesa della penisola salentina.

Con i monumenti scorrono le imprese dei grandi personaggi che hanno attraversato la storia di queste contrade, i re, gli imperatori, i pontefici, i Santi, gli avventurieri, le donne che hanno lasciato tracce indelebili della loro capacità, anche di governo, forti della orgogliosa consapevolezza del loro intelligente coraggio. Si pensi, per esempio, alle badesse di Conversano.

Il mito trova spazio nel “sogno in libertà di Cassandra” che presso il lago di Salpi riscatta l’ascolto che altrove le hanno negato. La leggenda è alimentata dal poetico monologo di Santa Fizzarotti Selvaggi dedicato a Otacilia Secundilla, matrona romana di nobile casato, che, su pressione della comunità amministrata, riesce a regalare a Rudiae, la patria di Quinto Ennio, un anfiteatro per colmare il complesso di inferiorità di quella comunità rispetto alla vicina Lupiae (l’antica Lecce) che quella struttura già vantava.

Di particolare interesse le schede di gran parte dei Comuni delle tre grandi aree (Capitanata, Terra di Bari, Salento), con la descrizione delle loro identità storiche, artistiche, economiche, vocazionali, persino di costume e folclore, senza trascurarne, frugando tra vecchie carte e ricette, l’aspetto enogastronomico.

Insomma un vasto, appassionato panorama di storie, letteratura, devozione, culture e civiltà che sfociano talvolta in favolosi paesaggi dell’anima. L’anima di questa terra che Angela Campanella e Santa Fizzarotti Selvaggi ci aiutano a capire e ad amare.

 
Michele Cristallo
Scheda bibliografica
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Autore Angela Campanella - Santa Fizzarotti Selvaggi
Titolo

Per amore della nostra terra

Editore LB Edizioni - Bari
Prezzo 18,00 €
data pub.

giugno 2020

ISBN 9788894831535
In vendita presso:
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