Eterno è il mio amore
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Prefazione

  
Eterno è il mio amore
Trilogia del Sogno

Brividi di poesia

Si provano leggendo, senza fretta, uno ad uno, i versi di questa dolce-amara Nuova Trilogia. Ciò che la rende Nuova è che sono Riflessioni di Voce saffica, come suggerisce il sottotitolo, riflessioni sulla implacabilità del tempo, sulle tensioni tra passato, presente e futuro, sul senso della vita vissuta, sul sentirsi vivi, sulla nostalgia della giovinezza, sulla poesia come unico elisir per tornare a vivere, per un impossibile eterno ritorno. 

Con questa trilogia Santa Fizzarotti Selvaggi entra nella sua “selva” che però non è oscura, ma un bosco di fate, Dove le querce / Narrano le storie / Della terra (I 67), un giardino pieno di profumi e di vita ciclica, che, stagione dopo stagione, ritorna a vivere, alimentando la lancinante nostalgia di vita e di poesia. Lo smarrimento non è nel mezzo ma all’inizio del cammin, come smarrimento di bimba e nel desiderio: E nel desiderio / Mi sono smarrita / Quale bimba / Nel bosco dei cedri / Dove è scritto / Il libro segreto / Del Destino (I 64). 

Entra in punta di piedi, con la sua metrica sempre più scarnificata, sempre più mistica, e con le sue rintoccanti metafore, veri e propri ritornelli, che sottolineano decisive parole chiave: giorni, desiderio, amore, dove, accadere, vorrei, vita, e, più cruciali di tutte, parole, pensieri, poesia

I 14: Ci sono giorni… Ci sono giorni… Ci sono giorni… Ci sono giorni…. Ci sono giorni.

I 93: Desiderio / Carezzevole / Di vivere / Come se mai / Avessi vissuto / E sorridere sempre / Senza quell’enigma / Che cela il pianto. / Desiderio / Intenso / E imprudente / Di esistere / Senza tempo / E senza spazio / In dimensioni altre/ Prima di ogni storia. / Desiderio / Inesausto / Di immergermi / In un campo di grano / E sentire il fuoco / Lambire le vesti/ E il caldo / Sul volto. / Desiderio / Prorompente / Di felicità / Per me / Sconosciuta / Di godere / Dell’amore / Per l’eternità.

II 17: Quando incontrerò / Me stessa? / Non so più / Dove sia la mia anima / Dove sia il mio cuore / Dove sia la mia mente. / So che ti cerco / Tra le vie segrete / Dei cieli infiniti / Dove gli universi / Si sfiorano / E gli angeli / Accarezzano le stelle / Senza ardere / Nel fuoco. Dove vivo ora / Non so più / Forse in altro tempo / E altro spazio / In un luogo lontano / Una dimensione beata / Dove il futuro / E il passato / Sono il presente / E tutto esiste /Per l’eternità.

I 37: Ma dove la mia vita/ Ora ? / Dove il mio respiro / Ora ?/ Dove il mio cuore / Ora?

I 88: Dove vorrei riposare / Qualche istante / Senza affanno / Lasciandomi cullare / Dai sentimenti / Nel silenzio / Fonte di dolci / Parole / Quale musica / Del cuore / Dove ha dimora / Tutto il mio  amore /  Indomito / E infinito.

I 79: L’accadere / Improvviso dell’amore / Che riempie di timore / Ogni angolo segreto / Del cuore […] / L’accadere / Improvviso dell’amore / Riempie di timore / Ogni angolo segreto / Del cuore.

 II 53: È tutto / Un miracolo […] / È tutto / Un miracolo […] / È tutto / Un miracolo […] / È tutto 

Un miracolo […].

II 97: Con il desiderio / Travolgente / Di respirare / L’aria della giovinezza.

III 28: Signore / Di ogni stella / Dimmi […]/ Signore / Di ogni fior di  loto / Dimmi […]/ Signore / Dei sogni / Dimmi […] / Signore / Di ogni sospiro / Dimmi […] /Signore / di ogni carezza / Dimmi […] / Signore / Dimmi / Esiste / L’amore? 

 III 29: Respirare vorrei […] / E respirare vorrei […].

 III 41: Difficile / È vivere […] / Difficile / È vivere […] / Difficile / È vivere […] / Difficile / È vivere […]/ Ma difficile / Soprattutto / È vivere / Senza amore.

III 76: Vivere vorrei / Su questa terra / Per vedere il sole / Sorgere dal mare / E tramontare / In estate / E poi Immergersi / In silenzio / Nel mare di Creta / Vivere vorrei / Per godere / Dei fiori del giardino / Delle fate / In primavera / Quando sbocciano / I narcisi pieni di luce / Vivere vorrei / Per vedere / Nel cielo terso / Luna e stelle / Ogni istante / Senza respiro / Nell’incanto della notte / Vivere vorrei / Tra gli infiniti suoni / Dell’anima / E un sogno di rinascita / Al di là delle ferite / Sanguinanti / Invisibili a sguardo / Nascoste dal sorriso / Come se fosse sempre / L’aurora / Ma senza le tue parole / Tutto diverrebbe tenebra / E  ritornerei / A vestirmi di nero / Un lutto eterno / Come negli anni / Della giovinezza / Quando smarrii la speranza / Nella foresta della perfidia / E abbandonai i colori / Ogni emozione / Per lasciare posto / Alla poesia.

III 89: Un angelo / Vorrei vicino a me […]/ E un angelo / Vorrei vicino a me […]/ Un angelo / Vorrei vicino a me […]/Un angelo / Vorrei vicino a me […]/ Un angelo / Vorrei vicino a me / Per vivere. 

III 93: Vorrei sentir […] / Vorrei sentir. 

Desiderio. Tra le parole chiave spicca in primo luogo desiderio, un sentimento squisitamente saffico (pothos, himeros: frr. 74b, 78 Voigt).

La parola desiderio è frequentissima in tutta la raccolta. I desideri riguardano l’amore con le sue tenere manifestazioni. E non ci si meraviglia, perché è tutta e in primo luogo “poesia del desiderio”. Ma tra gli altri il più significativo è il desiderio di vivere, di vita. Il desiderio è bisogno, sapienziale e mistico, di sidera. La Nuova trilogia canta proprio questo bisogno etimologico di tornare a riveder le stelle, canta il desiderio del desiderio.

I 3: Paesaggi […] / Si aprono / Al desiderio / Di vivere.

I 20: Un pensiero / Discreto / Per non incendiare / Il desiderio / Di vivere

I 28: Nel cuore ho sentito […] / Desiderio di vita

I 93: Desiderio / Carezzevole / Di vivere / Come se mai / Avessi vissuto.

II 3: In desiderio / Di sguardi / E carezze / Tenere parole / D’amore / Pur senza la primavera / E il vento impetuoso / Della giovinezza / Ma nella coscienza / Di esistere / Senza tempo.

II 50: Scolpire la vita / Nel cuore / È magica / Opera / Dell’amore / Del desiderio / Di esistere.

II 69: anime elette / Nel desiderio di vivere / Ogni istante nel sogno / Al di là del pianto / Immerse nel profumo / Di lillà / E le mele acerbe / Dell’infanzia.

II 85: E nel desiderio / Il brivido / Della vita.

II 96: Nel desiderio / Di rinascere / Ancora.

 II 97: Con il desiderio / Travolgente / Di respirare / L’aria della giovinezza. 

 II 99: Nel desiderio / Di rinascere / In un altro tempo / E altro spazio

III 3: desiderio / Di vivere / Alla ricerca / Di piccola felicità.

III 20: Il desiderio / Di vivere / Almeno / Per un istante.

III 28: Desiderio di vita.  

Come se. Contro il disagio del tempo che scorre implacabile Santa Fizzarotti Selvaggi adotta un altro suggestivo modulo, quello del come se, in tutte le sue declinazioni: come se mai, come se fosse, come se fosse sempre, come se nulla. Il come se è il suo amuleto della vita, del desiderio di vivere.

I 93: Desiderio / Carezzevole / Di vivere / Come se mai / Avessi vissuto 

I 97: Mentre la mia anima / Arde / Di un fuoco / Misterioso / E rende il cuore / Tenero di giuggiola / Sconosciuto / A se stesso / Come se fosse / La prima volta (I 97).

I 100: Estate / Di grano / E di luna / D’Oriente / Nel favonio / Ardente / Sulla pelle / Questa notte / Desiderante / Carezze / In ebbrezza / Di innocenza / Come se fosse / Sempre / La prima volta / Tremante d’emozione. / Ma io / Ho  avuto / Diritto di esistere?

II 7: Ma tutto sembra / Svanire / Tra ali di angeli / Come se nulla / Avessi mai vissuto / E che tutto / Deve ancora / Accadere.

II 25: Strade deserte / Di cuori / E di affetti / Intimoriti / Dal terrifico / Diffuso / Nell’etere / Spietato / Di misericordia / Come se alla vita / Non si avesse / Alcun diritto.

II 28: mie parole / Sembrano / Svanire nel vento / Come se il deserto / Le frantumasse.

II 51/ La notte / Non eclissa / La gioia di vivere / Se pur in solitudine / Tra il candore / Del lino / Fresco di bucato / Per me / In attesa eterna / Di qualcosa / Che avverrà. / Come se mai / Io avessi vissuto / Se non nel fior / Di mandorlo.

III 76: / Come se fosse sempre / L’aurora. 

Vivere vorrei. Il desiderio di vivere è una, forse la prima, delle più profonde riflessioni di Voce saffica. Riprende e capovolge il desiderio saffico di “morire” anzi di “essere morta”. Il desiderio è ferma volontà in un’ode dell’addio ad una sua fanciulla amata: essere morta davvero voglio fr 94.1 Voigt, dove davvero (adolos “senza dolo”) è sempre interpretato riferito a voglio ma potrebbe ambiguamente anche riferirsi a essere morta senza artificio, senza ritualità, ma proprio morta. L’indicativo voglio torna nella stessa ode al v. 9 io però voglio/ ricordarti … / … quante... e belle abbiamo vissuto. Nel fr. 95.10-11 di nuovo Saffo confessa: non provo nessun piacere nell’essere (?)/ ma un desiderio di morire mi tiene e / di vedere le rive dell’Acheronte (?) / roride e colme di loto (trad. F. Cinti). Nel famoso fr. 31 la descrizione dei sintomi dell’amore si conclude col sentirsi morire: di essere morta poco lontana/ sembro a me stessa (vv. 15-16).

Ma la variatio è solo visionaria, perché il desiderio è di vivere ma solo “come se”. Come se fosse la prima volta, come se non avesse già vissuto, come se fosse possibile esistere nel mondo delle origini, dell’arche, nel preludio del mondo. Forse anche per questo Santa Fizzarotti Selvaggi non dice più voglio ma, al condizionale, vorrei, avrei voglia. Una piccola sottile sfumatura, un pensato ripensamento.

 II 50: Nulla ritorna / Dal passato / Se non la voglia / Di vivere.

II 64: Ecco / Io vorrei vivere / In libertà.

II 83: Avrei voglia / Di vivere / E io vestita di bianco / Spezzare / La curva del tempo / E riaprire gli spazi / Degli universi / E incontrare la storia / Dolente / Dell’umanità / E la mia.

III 4: io sussurro / Timorosa / Alla mia anima / Che vivere vorrei / Sospesa / Nell’indefinito tempo / Di un amore eterno / Per non sentir la morte / E respirare istanti / Di sconosciuta / Felicità.

III 66: E sempre respirare / Vorrei per questo / Cielo splendente / E questo mare in burrasca / E parlare con te

III 76: Vivere vorrei / Su questa terra / Per vedere il sole / Sorgere dal mare / E tramontare / In estate / E poi Immergersi / In silenzio / Nel mare di Creta / Vivere vorrei / Per godere / Dei fiori del giardino / Delle fate / In primavera / Quando sbocciano / I narcisi pieni di luce / Vivere vorrei / Per vedere / Nel cielo terso / Luna e stelle / Ogni istante / Senza respiro / Nell’incanto della notte / Vivere vorrei / Tra gli infiniti suoni / Dell’anima / E un sogno di rinascita / Al di là delle ferite / Sanguinanti / Invisibili a sguardo / Nascoste dal sorriso.  

Svanire … vorrei. In un caso il desiderio è di svanire, non tanto un eufemismo quanto un modo di spezzare / La curva del tempo. Il desiderio è di svanire, ma per ricominciare (II 60), perché rinunciare è firmare la resa.

 II 60: Svanire / Nel buio / A volte vorrei / Per ricominciare / Dall’alba dei secoli / Dal principio / Del primo sogno / E provare il respiro / Di una vita / In pienezza / Istante dopo istante

II 88: Rinunciare / È morire / Firmare la resa.

III 55: Cosciente nel sogno / Vorrei non svegliarmi.

Anche la drammatica fantasia del ritorno alla dimora avita si intreccia al rivedere tutta la mia vita.

III 91: il respiro / Mi lascerà / Per tornare alla dimora / Avita / E rivedere in un istante / Tutta la mia vita / Gli incontri e le illusioni / Le speranze e gli inganni / Le menzogne / Le piccole invisibili carezze.

 Morire e rinascere vorrei. Il voglio essere morta di Saffo è rivissuto dunque come vorrei vivere o almeno svanire ma per rinascere, anche solo un istante, a nuova vita, o magari riuscire a fermare ogni istante / Dell’esistenza (II 68). Un vero e proprio miracolo.

I 65: Mi sentivo rinascere ancora.

I 71: Vorrei rinascere/ A nuova vita.

II 3: Rinascere / Ogni istante / A se stessi.

 II 57: Nel vento d’autunno / Morire / E rinascere / Vorrei in un istante.

II 79: In fondo al cuore / Ferito da amore / Ogni istante / Rinato / A nuova vita / In un respiro / Invisibile / Leggero.

II 86: il cuore / Si apre / A nuova vita

III 42: desiderare / Di nascere / A nuova vita.

III 46: Se nascere / È un dolore / Rinascere / È un miracolo / La fine della morte / Del cuore / E l’inizio della vita.

 Piccola magia. Ecco la piccola magia di Santa Fizzarotti Selvaggi: vivere nell’eternità o anche soltanto vivere ancora, come leggiamo in II 11 e 66.

II 11: La piccola magia / Di fermare / Il tempo / E a farmi sentire / Di vivere / Nell’eternità / Sognando / Prati di felicità/ Dove gli angeli / Scrivono  / Poesie (II 11).

II 66: Accade di rado / Dopo mille e mille/ Anni / Di viaggio nella storia / Del tempo / Sin dai primordi / Avvolti in liquido / Di madre / E poi d’improvviso / L’istante di un sospiro / Alla fonte delle sorgive / Acque della poesia / Madonna Felicità / Invita / A sorridere / Di ogni dolore / Purché ci si senta / Vivere / Ancora.

Il tema centrale della riflessione sulla vita è, continua a essere, sentirsi vivere, sentirsi viva:

II 95 (ma 94): La voglia di volare / Più in alto delle aquile / E guardare il mondo / Dei sentimenti / Che agitano il mio cuore / Ma mi fanno / Sentire viva.

II 96: E io mi perdo / In un sogno / Tra gli universi / Nel desiderio / Di rinascere / Ancora.

II 100: Di miele / Vorrei ogni istante / La mia esistenza / Per sentirmi viva.

III 16: Sentirsi vivere / Mi appare strano / Ora / Dopo interminabili anni.

III 44: Ma sentire / Di esistere / Non ho mai / Conosciuto / Fino ad ora / Nel tempo / Del tramonto.

III 45: Quando ogni istante / È segno divino / D’immemorabile tempo / Quando amare / Non era una colpa / Ma un bisogno / Assoluto / Di sentirsi vivi.

III 54: miracolo / Dell’essere vivi / Qui e ora.

III 59: sentirsi libera / Senza catene / Di bui pensieri / Prigioniera / Di un antico passato / Eppur soltanto ora / Il mio cuore / Sente d’esser / Vivo.

III 60: L’Amore / Quel sentimento / Misterioso / Indicibile / Ineffabile / Che ogni giorno / Mi fa esistere / In una eterna / Rinascita.

III 90: III 90: L’anima mia / Casta acqua / Di sorgente / Innevata / Brucia / Nel sogno / D’esser viva.

III 92: Ma nel cuore / Alveo segreto / Dei desideri / Danza / Madonna Libertà / Per sciogliere / Le nevi eterne / Che incatenano / Il sentimento / Che vivi fa sentire / Pur nelle angosce / Di arido deserto.

 Ci sono giorni. La riflessione sul tempo continua instancabile con la scoperta che ci sono giorni e giorni e che i propri giorni, quando ci sono, sono fatti di poco, di ore e di istanti ma pieni d’amore.

 I 14: Ci sono giorni / Pieni di sole / Solitari / Nel proprio desiderio / Ci sono giorni / Lunghi / Sin dalla luce / Dell’alba / Fino al tramonto / Per illuminare / Il deserto / Ci sono giorni / Brevi / Come brezza / Di mare / Ci sono giorni / Di pianto / Senza lacrime / Ci sono giorni / Larghi / Di sorriso / E altri / Di paura / Ma i miei giorni / E le mie ore / E gli istanti / Sono solo / Pieni / D’amore.

 Quell’attimo / Sfuggente. Il tempo è insomma scandito da visuale femminile in istanti, attimi, ore. I giorni e persino gli anni sono fatti di ore, di attimi. Nel carpe diem al femminile ciò che va colto non è il dies, ma il momentum, l’attimo sfuggente, l’attimo che non tanto fugge ma sfugge, che potrebbe essere l’ultimo. La riflessione sul tempo, sulla ferita e sulle cicatrici del tempo, è la personale forma de dilemma amletico essere o non essere, la propria agognata vita nova.

I 1: Ferita/ dell’eternità. Cfr. III 35: ferita del tempo.

I 4: In un attimo/ Distratto / Dalle cose / Del vivere/ Quotidiano.

I 46: Istante/ Dopo istante/ Ma la vita/ È / Un istante.

I 86: E ogni istante / Sono generati / Dal Creatore / Di ogni cosa.

I 87: Ed è in quell’attimo / Sfuggente / Che i sogni / Nell’ora/ Tarda/ Del tramonto.

I 88: Dove vorrei riposare / Qualche istante / Senza affanno.

II 45: Abisso / Del tempo / Quando tutto / Era racchiuso / In un istante.

II 50: Implacabile / È il tempo / Nulla ritorna / Dal passato / Se non la voglia / Di vivere / Guardando / Il brillio delle stelle / Lo splendore del cielo / Il timore dell’alba / La nostalgia del tramonto / Coscienti / Che ogni istante / Può essere l’ultimo / Ma può essere / Il primo / Di storie meravigliose.

II 52: Ogni anno / Svanisce / Nelle ore veloci / Del tempo / Che divora ogni cosa / Consegnando tutti / Alla Memoria / O all’Oblio.

La ferita del tempo e dell’eternità.è proprio la scansione per istanti, che privilegia e valorizza il nunc, in perpetua lotta con l’infinito passato (II 53), con quello remoto, remotissimo, con l’origine del mondo, col vagheggiato principio/ Della storia umana (I 99).

La ferita del tempo è la lontananza del passato, il suo non ritorno.

 I 5: In attesa / Di vita nuova.

II 4: Le immagini / Del mio passato / Invadono / Il mio presente […] In attesa / Di un accadere / Inaspettato

II 17: Dove il futuro / E il passato / Sono il presente / E tutto esiste / Per l’eternità.

II 74: Ora in me / Canta quella bimba / Timorosa delle nuvole / Amante del sole / E dei sogni / Ancora / Al di là del tempo / Senza passato / E futuro / Ma solo / Presente / Nel sogno dei sogni.

II 93: Piena d’esistere / Qui e ora / Senza passato / E futuro / Ma solo il presente / Se pur sfuggente / Quale acqua di fiume / O spuma di mare.

III 48: Dove il passato / È soltanto / Una sbiadita immagine / Della nostra vita.

III 51: tempo / Dolce crudele tiranno / Della mia esistenza / Senza giovinezza / Né futuro / Ma solo il presente.

III 58: Sarebbe rinascere / A vita nuova / In una dimensione / Onirica / Senza passato / E futuro.

La distanza è solitudine, femminilmente e disperatamente. Basta una “mezza” notte per sentire sfuggire la “giovinezza”, come si legge nel frammento saffico 168B Voigt citato nella seconda cantica della Nuova Trilogia:

È già esangue la luna, e le Pleiadi / son diventate nell’albore pallide. / Già metà della notte è fuggita. / Già la mia giovinezza m’abbandona. / Ed ora sono, nel mio letto, sola

 Camillo Neri (Saffo, Poesie, frammenti e testimonianze, a cura di C. N. e di Federico Cinti, Rusconi, 2017, p. 410) ha ricordato alcune celebri traduzioni d’autore.

Leopardi: Oscuro è il cielo: nell’onde / la luna già s’asconde, / e in seno al mar le Pleiadi / già discendendo va. / È mezzanotte, e l’ora / passa frattanto, e sol, / qui sulle piume ancora / veglio ed attendo invan.

Foscolo: Sparir le Pleiadi / sparì la luna / è a mezzo il corso / la notte bruna: / io sola intanto / mi giaccio  in pianto.

Quasimodo: Tramontata è la luna / e le Pleiadi  a mezzo della notte; / giovinezza dilegua, / e io nel mio letto resto sola.

Pavese: Tramontata è la luna / e le Pleiadi, è mezza / notte, è passata l’ora: / giaccio sola nel letto.

Ce ne sono ovviamente tante altre, perché Saffo è una tentazione per tutti. Io dormo sola torna anche all’inizio di una poesia di Alda Merini (Tu mi vedi che io dormo sola / e sai bene sono proprio io) che ha il titolo ad un’intera raccolta (Io dormo sola poesie, 2005).

Per una versione per la scena all’Abeliano con la regia di Corrado Veneziano, io stesso tradussi: È calata la luna, / e le Pleiadi. Notte / fonda. / L’ora trascorre. / E sola giaccio nel letto (Rose di Pieria. Saffo, Traduzione a cura di F. D.M., Bari, Levante 1989). Alla prima nel piccolo affollatissimo teatro era eccezionalmente presente Carlo Ferdinando Russo che aveva portato Olschki l’editore di Belfagor, venuto proprio quel giorno a Bari a trovarlo.

Saffo contrappone le notti ormai “mezze” (μέσαι δὲ / νύκτες) all’ora che incalza (παρὰ δ’ ἔρχετ’ ὤρα), che cioè sfugge. Come in altri casi, ciò che μέσαι vuole dire è che le νύκτες ormai volgono alla fine. Le notti “mezze” sono dunque persino di più dei due parti terzi trascorsi descritti da Odisseo in Iliade X 251-253: già la notte tramonta, è vicina l’aurora, / molta strada hanno fatto le stelle, il più della notte, due terzi, / è passato, ormai resta soltanto l’ultimo terzo (trad. G. Cerri). Quella notte era davvero quasi tutta finita, a differenza di quella di Saffo, Ma per lei quella mezza notte passata significava che avrebbe perso per sempre l’ὤρα, l’occasione di un amore.

Santa Fizzarotti Selvaggi cita il frammento nella traduzione dei Frammenti… d’arte e d’amore di Maria Clara Dominici (Lecce, Youcanprint, 2019), dove ὤρα è la giovinezza, perché per lei ciò che si perde non è solo un’ὤρα ma l’intera giovinezza perduta, l’infanzia di cui ha ancora voglia.

II 8: In lacerante / Nostalgia / Di giovinezza.

II 44: Briciole/ Di infanzia.

II 58: Ai margini del bosco / Dove io sogno / La giovinezza perduta / E i brividi / Del primo amore.

II 74: Ho voglia di infanzia / Di giochi / E odor di borotalco / Di quel tintinnio di culla.

L’attimo sfuggente è la parte viva dell’esistenza. È l’accadere, come lo chiama in altri versi, l’accadere inaspettato.

I 72: l’accadere / Alla pienezza del sole / Diviene / Per desiderio / Di indicibile / Umano segreto.

I 79: L’accadere / Improvviso dell’amore / Che riempie di timore / Ogni angolo segreto / Del cuore […] / L’accadere / Improvviso dell’amore / Riempie di timore / Ogni angolo segreto / Del cuore.

 I 85: Istante / Pieno di speranza / In un accadere / Straordinario

II 4: tutto / Altro diviene / In attesa / Di un accadere / Inaspettato.

II 7: tutto / Deve ancora / Accadere.

II 49: Perché l’accadere / Dell’amore / Si nutre / Di profonda / Conoscenza.

II 52: Tutto può / Accadere / D’improvviso / Quale pioggia / Nel deserto

III 2: L’accadere / Del presente / È candido / Quale lino bianco

III 96: Inspiegabile / È / L’accadere delle storie / Umane / Radicate / In un tempo assai remoto.

III 99: Ma a volte / Può accadere / Che la lama dell’amore

 Pelle e capelli. Riflessione di Voce saffica è anche quella sul corpo femminile, sulla pelle, un termine frequente e caratteristico in questa raccolta come in altre prcedenti, e sui capelli, che si intreccia strettamente a quella sul tempo. Il tema delle rughe e dei capelli è toccato più volte dalla poetessa di Lesbo: frr. Voigt 21.6 la pelle la vecchiaia ormai, 58c4-5, 12 il corpo che un tempo era … oramai la vecchiaia, / e divennero bianchi (?) i capelli da neri […] la canuta vecchiaia, 98a.6-7 chiome più bionde di una fiaccola, 167 (pelle ?) molto più bianca dell’uovo, 214a Campbell (in POxy 2637, fr. 2637 fr. 35) sulla vecchiaia, test. 210 Voigt scitinetto, un tipo di legno usato per tingere la lana, ma anche forse per ossigenare i capelli.

 II 40: Attendere / Ogni notte / L’alba / E l’aurora / E il mattino / Per rivedere / Il proprio volto / Allo specchio / Scrutare / Ogni capello bianco / E ogni piccola ruga / È doloroso / Ma doloroso / Ancor più / E attendere te / Nei pressi del monastero. 

Santa Fizzarotti Selvaggi canta l’implacabilità del tempo umano, nel quale, mentre in natura tutto rinasce (II 56), invece “nulla ritorna”. Canta la nostalgia del tramonto, sapendo che ogni istante può essere l’ultimo, ma sognando che possa anche essere il primo.

 Parole. Saffica è anche e soprattutto la riflessione sulla poesia e in che cosa consiste. La poesia è fatta di parole, verba non solo quelle che volant ma anche quelle scripta che manent. Non bisogna andare a comprarle come i colori o il bronzo. Bisogna cercarle e trovarle e trovarle diverse da quelle già trovate, bisogna trovarle nuove. E come diceva Bacchilide non è facile trovare le porte di parole non dette (fr. 6 Mähler).

Un’altra speciale parola chiave di questa Nuova Trilogia è appunto parole, parole “taciute” (II 27, II 76, III 88), non dette (III 96), generate dal sentimento (II 26), svanite nel vento e frantumate (III 25), nate fra le dita / per miracolo (III 25), che mancano (III 52). Un vero manifesto poetico è III 100, un’apologia delle parole, della loro onnipotenza nel bene e nel male, una versione nuovissima di quella del logos che Gorgia nell’Encomio di Elena 8: “la parola è un grande dinasta che con corpo piccolissimo e invisibilissimo, sa fare cose meravigliose”.

I 50: E ragioni trova / Solo in parole / Di poesia.

II 28: Le mie parole / Sembrano / Svanire nel vento / Come se il deserto / Le frantumasse / E nulla rimanesse / Di me.

II 36: Il sentimento / Genera / Parole di poesia.

III 25: Tra le dita / Per miracolo / Nascono / Le mie parole.

III 40: E la mia anima / Si risveglia / Nella luce / Di pensieri nuovi / E ignote parole.

III 50: Preziosa / E l’intimità / Delle parole. 

III 52: le nostre anime / In sogno ogni notte / Conoscono / La propria mistica / Essenza / Sentono un’intima / Rinascita / E parole non hanno / Per raccontare / L’emozione / Di un sorriso / Di nascosto / Rubato alle stelle.

 III 76: Ma senza le tue parole / Tutto diverrebbe tenebra. 

II 79: E così la parola / Diviene / L’abisso della storia / In cui può esistere / Ogni sospiro / E tentazione / Senza gocce / Di sangue / E tutto questo / Si chiama / Poesia.

III 96: le parole / Non dette fanno male / Al cuore / E per dirle / Si può chiedere aiuto / Al vento che le sussurri / Nella notte / Oppure al mare. […] Ogni pensiero / Ogni parola / In esilio da me / Lacerano la mia pelle / E per lenire le piaghe / E guarire le ferite / Traducile tu / In musica / E io in poesia / Per consegnarle / All’eternità

III 100: La natura delle parole / È sempre / Al di là di ogni oceano / Immaginato o reale / Ambivalente  e abissale, /Le parole / Sfuggono alla mente / Si incarnano / Nel cuore / Scavano solchi / Riaprono  ferite / Leniscono piaghe / Creano il vuoto / Tessono le reti / Costruiscono ponti / Uccidono e salvano / Inventano il mondo / Nelle tenebre / Trovano / La luce / Quale uragano / Annientano l’anima / Ma possono / Indurre in tentazione / Generare una guerra / Edificare la pace / Ma le parole / Nascono / Da una domanda d’amore / Impronunciabile Nome.

 Pensieri. Ma la poesia con le parole esprime pensieri. Uno dei primi è l’amore, amore pensato, ragionato: E allora / La mia anima / Si ritrova / A ragionar / D’amore (I 2), che riecheggia Dante, Convivio III: Amor che ne la mente mi ragiona.

     La poesia è il luogo di pensieri (II 50), un luogo non trasparente: Misterioso / È / Il luogo della poesia (III 74). Per Santa Fizzarotti Selvaggi i pensieri sono nuovi o dispersi o in frantumi e, come l’amore, sono, come l’amore, affidati al vento e si possono rapire (I 89, II 60) al cielo per trasformarli in parole di poesia e farli vivere al posto suo, perché sono pensieri poetici.

 I 24: I pensieri / Sono piume / Leggere / Di angeli in volo / E di notte / Quando le emozioni / Più segrete / Invadono / Ogni piccola vena / E goccia di sangue / Nella mia mente / Accade un miracolo / E nascono / Parole di poesia / Libere / Nel desiderio / In pienezza / Di innocenza / Quale sorriso / Di nuvola / Nel cielo limpido / Di un solstizio / Di vento / E di fuoco.

I 71: Vorrei rinascere / A nuova vita / Guardare l’orizzonte / […]   E cominciare / A ripensare / Il mondo / Sin dagli inizi / Del tempo. 

I 89: Orione/ Splendente nella notte / A rapir i miei pensieri.

I 92: Pensando / E ripensando / Sentendo / E risentendo / Nel silenzio / Assoluto / Di notti lunari / Tutto si svela / Tra i sentieri / Della memoria / A volte celati / Da antiche mura

I 96: Dinanzi al mare / Gli orizzonti / Dinanzi al mare / Gli orizzonti / Si aprono / E nascono / Inattesi / I pensieri / Quali fior di giglio / Candidi / Come l’anima / Si aprono / E nascono / Inattesi / I pensieri / Quali fior di giglio / Candidi / Come l’anima.

II 5: per questa / Assai rara / Felicità / È possibile / Pensare alla vita.

II 60: Ma io / Ho vissuto / Dimensioni altre / Andando a rubare / Furtiva di notte / I pensieri al cielo / Da tutti gli angoli / Degli universi possibili / Per celarli in me / E trasformarli / In parole di poesia.

II 68: Sentire il respiro / Riempire ogni angolo / Del cuore / Dove discreti / I pensieri segreti / Si celano casti.

II 77: I silenziosi pensieri / Nell’aria aleggiano / Con vesti di seta / Avvolgenti un cuore / Di primavera / Caldo di sole.

 III 23: Il mio pensiero / In questo silenzio / D’ avvolgente / Abbraccio / Naufraga / Nel sangue / In fondo al cuore. / Ogni istante / Tra nuvole rosse / Di pensieri / Diviene eternità / Con te.

II 24: E io / In pensieri / Nuovi / Persa / In un mare / Misterioso / Di miracoli / Semplici / Come acqua / Di casta / Sorgente.

II 26: E la mia anima / Cerca la tua anima / Al di là del tempo / Tra le fiamme di fuoco / Nel segreto / Dei pensieri / Dispersi / Tra i petali / Di rose / Di questo Aprile / Crudele.

II 31: Le acque del mare / Culla d’Afrodite / Hanno raccolto / Lacrime di popoli / E genti senza dimora / E anche i miei pensieri / Fatti d’inquiete / Speranze.

 II 32: nulla accadrà / Nella foresta dei pensieri / Nella mente / Se non come folgore / Nei boschi.

II 37: Tenera è la notte / Quando il pensiero / Si smarrisce / Nei sogni.

II 41: Il mare / Stamani / Ha rapito / I miei pensieri / Per consegnarli / Al vento.

III 59: E così il mio cuore / Palpita / Dinanzi a sentieri / Che non si possono / Eludere / Per la loro preziosità / E che bisogna percorrere / Fino alla radura del sole / Dove i nostri pensieri / Senza tempo / E senza spazio / Possano vivere / Al posto mio.

II 69: In un’atmosfera / Sospesa / Nuvole di pensieri / In frantumi.

Nella riflessione sulla poesia rientrano altri versi sui semi della poesia e sui reticolati divenuti poesia.

I 25: Vorrei universi nuovi / Dove sono celati / I semi della poesia.

I 88: Reticolati spinosi / Divenuti ora / Poesia.

 Scrivo. Non c’è poesia senza memoria. La memoria è futuro. Saffo minacciava per questo una rivale che non prendeva parte alle rose di Pieria: andrai vagando / invisibile (fr. 55.3-4 Voigt). La voglia inesausta di vivere spinge a scrivere, perché una poetessa vive per continuare a vivere nei suoi versi anche dopo. Una ricerca di immortalità anche se illusoria. A questa ennesima profonda riflessione di Voce saffica, Santa Fizzarotti Selvaggi dedica le sue poesie più profonde e più autentiche. La parola chiave, la parola d’ordine è scrivo, ogni notte, ogni sospiro, per raccontare del mio eterno amore, per scrivere, addirittura col sangue, la storia antica in forma di poesia: storia del passato del mondo e del passato proprio, fatta di fili invisibili riannodati, che safficamente vorrebbe rivivere come se fosse la prima volta. Scrivere queste storie meravigliose (II 50), inedite fiabe (III 50), significa raccontare il dolore del mondo / E il mistero della vita / E dell’amore, significa accorgersi di esistere. Una magia o proprio un miracolo (II 53).

II 38: Dinanzi all’infinito / Cielo / Con lo sguardo / Perso / Lungo la scogliera / Con il respiro / Leggero / Quale alito di vento / Con il profumo / Intenso / Di fresche alghe / Con la memoria / Dolente / Del futuro / Con la nostalgia / Lacerante / Del passato / Con la voglia / Inesausta / Di vivere / Io scrivo / Ogni notte / Con il favore / Delle tenebre / La mia storia / Di tutti i giorni / Della mia vita / Fatta soltanto / D’amore / E di passione / Senza spazio / E senza tempo / In abito candito / D’innocenza / Cuore libero / Da prigioni / In un’anima / Guerriera.

II 46: Sempre ferito / È / Il mio cuore / Inutilmente / Ma sollievo / Trova / In parole / Di tenerezza / Quali rosee / Bouganvillee / Del giardino / Odorose di bosco / Pur nelle spine / E così con il sangue / Scrivo / In forma di poesia / La storia antica / D’invisibili fili / Riannodati / Nella notte / Intessuti / Di taciuti pensieri / A tratti manifesti / Quasi in ombra / D’ulivo / In una difficile / Libertà.

II 53: È tutto / Un miracolo / Nelle gocce di pioggia / Nei colori dell’arcobaleno / Nella luce della luna / Nell’accorgersi / Di esistere / Dopo anni / Di tenebra / Nel tuo volto / Specchio / Della mia anima.

II 82: ora in ginocchio / Dinanzi al Cielo / Racconto / Il dolore del mondo / E il mistero della vita / E dell’amore.

II 101: Il mio cuore / Forse smarrito / Per sempre / Nella foresta delle Fate / Nella scrittura / Alla ricerca / D’illusoria / Immortalità.

III 79: Nel silenzio della notte / Nelle ore tarde I Del desiderio / Scrivo ogni sospiro / In forma di poesia / E racconto / Del mio eterno amore.

III 50: Preziosa / E l’intimità / Delle parole / E del silenzio / Più intenso / Delle ore notturne / Quando tutto tace / E si ode il cuore / Raccontare / Inedite fiabe.

 Senza vivere / Mai. La poesia è una madonna, Madonna Poesia (II 10), assistita da altre madonne: Madonna Speranza (III 53), Madonna Verità (III 64, 87), Madonna Felicità (III 66), Madonna Libertà (III 92).

Madonna Poesia è onnipotente ma esigente. Bisogna lasciarle il posto, rinunciando a qualcos’altro di importante: abbandonai i colori / Ogni emozione / Per lasciare posto / Alla poesia (III 76).

L’ultima spiazzante riflessione di Voce saffica arriva nella terza cantica della Nuova Trilogia ed è un crudo, spietato bilancio.

II 18: E invece / Ho soltanto / Scritto opere / Di giorno / E di notte / Senza vivere / Mai / E ora / Mi rimane / Un istante / Per sentire / Scorrere la vita / E a questo istante / Non posso rinunziare.

Scrivere sempre, di notte e questa volta anche di giorno, scrivere soltanto è servito a raccontare la vita, ma senza viverla mai. Uno scacco matto! Vivir para contarla, come dice il titolo del romanzo di Gabriel García Márquez, è ciò che bisognerebbe invece fare. Ma fra i poeti, chi ci riesce?

Per sentire di nuovo la vita scorrere resta alla fine solo un istante, un istante solo, al quale è perciò impossibile rinunciare, l’attimo sfuggente.

Francesco De Martino

Scheda bibliografica
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Autore Santa Fizzarotti Selvaggi 
Titolo

Eterno è il mio amore

Editore Gruppo Editoriale Les Flaneurs Srl 
Prezzo s.p.i.
data pub.

luglio 2021

ISBN 979-12-80063-20-5
In vendita presso:
Libreria Roma - Bari
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